Un ponte per i ragazzi ucraini costruito dalla "Rafa Nadal Academy"

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Un ponte per i ragazzi ucraini costruito dalla “Rafa Nadal Academy”

La Rafa Nadal Academy protagonista di un’iniziativa straordinaria in favore di cento tennisti ucraini pronti a vivere un’esperienza indimenticabile

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Cento giocatori ucraini avranno l’opportunità di vivere un’esperienza unica a Manacor presso la Rafa Nadal Academy. Il tutto è nato da una proficua sinergia tra l’ente che li ospita, l’International Tennis Federation (ITF) e la Federazione Ucraina di tennis.

Gli obiettivi che questi tre enti si sono prefissati sono molteplici: allontanare momentaneamente questi ragazzi dai territori colpiti dalla guerra e continuare a far sì che si allenino per coltivare il grande sogno di diventare giocatori professionistici di tennis. Ad oggi, un totale di 24 giocatori hanno già fatto questa esperienza presso le strutture di Manacor per godere da una a due settimane di alloggio completo con allenamenti di tennis, preparazione fisica e convivenza con i giovani tennisti che si allenano durante tutto l’anno nella Rafa Nadal Academy di Movistar.

La selezione dei giocatori si sta svolgendo in collaborazione con Eugeny Zukin, vice presidente e direttore esecutivo della Federazione ucraina di tennis e con il coinvolgimento diretto dei diversi reparti dell’Accademia, coordinati a livello logistico da Natalia Mordasova, allenatrice ucraina protagonista nell’Accademia di Rafa Nadal dal 2017.

La situazione nel mio Paese – commenta Natalia Mordasova – da un anno è estremamente complicata. Se la vita normale è già difficile, la vita per i tennisti è quasi impossibile. Dall’inizio della guerra, l’Academy è stata protagonista di tante iniziative in favore dei tennisti ucraini. Ha dato lavoro ad alcuni allenatori provenienti dall’Ucraina dall’aprile dello scorso anno, e ha invitato molti giocatori a titolo privato. Ora, con questo progetto siamo riusciti a istituzionalizzare questo aiuto e fare in modo che molti giocatori vivano un momento positivo nella loro vita. In Ucraina è molto difficile trovare posti dove allenarsi. Sono in contatto diretto con le famiglie e sono tutti molto grati per questa opportunità. Io, a livello personale, sono anche molto grata per tutto ciò che l’Accademia sta facendo per l’Ucraina in questi terribili mesi“.

Anche Toni Nadal, direttore tecnico dell’Accademia, ha apprezzato molto questa iniziativa: “I bambini stanno attraversando un momento drammatico nella loro vita. Vederli sorridere nelle nostre strutture ci riempie di orgoglio per quello che stiamo facendo. Non cambieremo il corso delle loro vite, ma doniamo loro dei momenti indimenticabili. Speriamo che, insieme alla Federazione ucraina e all’ITF, possiamo continuare a fare la nostra parte in una situazione così difficile e dolorosa”.

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