Alcaraz verso la finale contro Medvedev: "Daniil è un muro, dovrò essere perfetto. Sarà una partita molto tattica" (Sky Sport Uno, ore 24)

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Alcaraz verso la finale contro Medvedev: “Daniil è un muro, dovrò essere perfetto. Sarà una partita molto tattica” (Sky Sport Uno, ore 24)

Il n. 1 del tabellone di Indian Wells Carlos Alcaraz si proietta al match che potrebbe consentirgli di tornare n. 1 ATP: “Sarà una partita completamente diversa da quella di Wimbledon”

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La conferenza stampa integrale di Carlos Alcaraz, al termine del successo in semifinale inflitto ai danni di Jannik Sinner con lo score di 7-6(4) 6-3 in quasi due ore di partita. Lo spagnolo con la vittoria sull’azzurro ha migliorato il piazzamento della scorsa edizione del torneo, dove a sbarrargli la strada era stato Rafa Nadal, ed ora è pronto ad affrontare la finale contro il n. 5 del tabellone Daniil Medvedev, imbattuto da 19 incontri consecutivi, per riprendersi la cima del ranking mondiale.

D. Puoi descriverci come sono cambiate le pressioni che avverti dall’esterno, dall’inizio della tua carriera fino ad ora? Quando hai mosso i tuoi primi passi nel Tour, non c’erano su di te le aspettative che ci sono oggi perché comunque rappresentavi la novità. Invece, ora ti sei stabilito ad alti livelli e quindi adesso ogni volta ci si aspetta che tu vinca. Da questo punto di vista, dunque, quanto è cambiata la situazione psicologicamente? Che tipo di sfida è da affrontare?

Carlos Alcaraz: “Sinceramente non è cambiato granché rispetto all’inizio della mia carriera. Anche perché penso di non essere sempre e comunque il favorito quando scendo in campo, inoltre a livello personale non credo di avere l’obbligo di vincere tutte le partite che affronto. Quello su cui mi concentro, sono semplicemente gli obiettivi che io e il mio team ci siamo prefissi e che sono ben chiari nella mia mente. So che cosa devo fare ogni volta che vado in campo, e quindi in tutti i match che gioco il mio focus è esclusivamente posto su quello. Poi, io cerco di godermi le partite e questo approccio mi consente di farlo“.

 

D. Volevo domandarti dell’andamento che ha avuto la seconda parte del primo set. Eri avanti 4-2, e poi lui [Sinner, ndr] in un certo senso ha prodotto il massimo sforzo innalzando parecchio il suo livello.

Carlos Alcaraz: “Sì, è stata veramente dura. E’ stato forse il momento più difficile di tutto l’incontro. Anche perché io in campo non ho fatto le cose giuste. I game sono andati via troppo rapidamente, in quei frangenti avrei dovuto prendermi più tempo per riflettere e pensare bene a quello che avrei dovuto cambiare per invertire nuovamente l’inerzia. A quel punto, l’iniziale vantaggio che mi ero costruito si era sgretolato e il match era ritornato in perfetto equilibrio. Devo dire, comunque, che lui dal quel momento in poi ha iniziato a giocare decisamente meglio di quanto non avesse fatto prima. Ribadisco, quella per me è stata una fase della partita molto complessa in cui ho dovuto combattere innanzitutto con me stesso“.
D. Sono sicuro che sai perfettamente cosa accadrebbe in classifica se dovessi vincere il titolo. Quest’aspetto ti influenza a livello mentale nell’approcciarti alla finale, oppure è qualcosa che riesce facilmente a mettere da parte e a non pensarci?

Carlos Alcaraz: “A proposito della difesa dei punti che ho conquistato nel 2022 grazie alla semifinale o…“.
D. No, il numero 1.

Carlos Alcaraz: “Sì, ne sono consapevole. Se domani [oggi, ndr] vincerò, tornerò in cima al ranking. Chiaramente cercherò non di pensarci, concentrandomi esclusivamente su quello che devo fare in campo. Sarà una finale molto tattica contro Daniil [Medvedev, ndr]. Una partita durissima, che se vorrò portare a casa dovrò essere perfetto. Questo è quello a cui darò importanza. Ma, sai, sarebbe essere bello vincere domani, ovviamente (sorride)”.

D. Se diventassi nuovamente n. 1 del mondo, sarebbe l’ennesima riprova della completezza del tuo gioco. Ma se dovessi dire un aspetto in particolare del tuo tennis, in quale ritieni realmente di essere il migliore al mondo?

Carlos Alcaraz: “Questa è domanda difficile a cui rispondere. Ci sono così tanti giocati che eccellono in un particolare aspetto del loro gioco, o che possono disporre di un colpo specifico incredibile. È molto complicato pter dire o individuare in cosa io potrei essere il migliore di tutti. Al di là di questo, io credo di essere abbastanza completo in ogni aspetto che il gioco richiede: mi muovo bene, posso contare su ottimi colpi, dispongo di una grande mobilità che mi permette di coprire in maniera inappuntabile il campo; il che non è una cosa banale dato che tanti giocatori hanno sì grande capacità nello scatto ma di contro possono avere delle mancanze nella copertura a 360° del campo. Ma affermare che io sia il migliore al mondo in un aspetto specifico del gioco, non posso dirlo“.

D. E se si parla di completezza di gioco generale?

Carlos Alcaraz: “Probabilmente sì“.

D Prima di tutto volevo porti una domanda su quando ancora non eri una stella del tennis mondiale, qual’ è stato il preciso momento in cui ti sei reso conto che saresti potuto realmente diventare un grande giocatore professionista? E poi volevo chiederti riallacciandomi al tema della domanda del collega, cosa ti dà più soddisfazione del tuo tennis?

Carlos Alcaraz: “Per quanto riguarda la prima domanda, quando ho ottenuto il mio primo punto ATP. Solo in quel momento ho veramente iniziato a rendermi conto di quello che avrei potuto fare nel tennis professionistico, ma che allo stesso tempo dovevo continuare a lavorare sodo per poter rimanere lì a lungo. Sulla seconda domanda, ti direi quando riesco ad eseguire colpi incredibili magari in precario equilibrio o anche quando mi disimpegno a rete con delle belle soluzioni. Quando tutto ciò mi riesce, mi diverto tanto in campo“.

D. Cosa trovi più impressionante del gioco di Medvedev?

Carlos Alcaraz: “È semplicemente un muro. Ti restituisce ogni palla, e copre il campo attraverso degli scatti impossibili. E’ in grado di tirare vincenti anche da angoli impossibili. È un corridore straordinario, un giocatore straordinario. Dovrò giocare il mio tennis migliore per vincere contro di lui“.

D. Quali sono i tuoi ricordi in merito alla partita che avete giocato a Wimbledon? Ti senti come allora, oppure un paio di anni dopo sarai in grado di portare un nuovo livello di gioco contro di lui? Pensi che il tuo gioco e la tua peculiare abilità nel saper variare costantemente il tuo tennis e i tuoi colpi possa essere la vera carta vincente contro il suo muro?

Carlos Alcaraz: “Se non ricordo male, quando giocai contro di lui a Londra era il numero 2 al mondo. Io ero totalmente diverso, avevo da poco iniziato per giocare nel Tour e non avevo praticamente alcun tipo di esperienza. Poi fu una partita abbastanza strana. Ora invece è tutto diverso. Potrò sicuramente mettere sul campo molta più esperienza di quella partita. So perfettamente come dovrò giocare contro di lui, anche perché ci siamo allenati tante volte assieme. Non sarà un qualcosa di nuovo per me“.

D. Daniil [Medvedev, ndr] ha fatto riferimento a quella partita di Wimbledon in 2021, ma ha anche lui ha detto che sono cambiate tante cose per entrambi. Perciò ritiene che questa è come se fosse la vostra prima partita, uno contro l’altro, visto quando siete cambiati in questi due anni. Ha la stessa convinzione?

Carlos Alcaraz: “Sì, come già detto concordo in pieno con lui. Sarà una partita completamente diversa, anche perché si giocherà sul cemento. L’erba è un qualcosa di unico, per questo prima dicevo che era stato un match strano quello a Wimbledon nel suo sviluppo“.

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Credit Suisse, la grande crisi della banca elvetica minaccia la partnership con Federer

A rischio l’accordo milionario tra Federer e Credit Suisse: Roger continuerà a “salutare” i viaggiatori dell’aeroporto di Kloten?

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Da Federer al calcio, la crisi di Credit Suisse investe il mondo dello sport svizzero. Il crollo del colosso bancario svizzero crea scompiglio tra i milioni di risparmiatori e le principali discipline sportive a cominciare dal calcio. Credit Suisse è diventato title sponsor tra gli altri anche della Super League svizzera, la massima divisione del paese.

Ma non c’è solo il calcio, anzi. Il quotidiano tedesco “Blick” si chiede se Federer continuerà a essere testimonial di Credit Suisse. Uno degli sportivi più importanti della storia dello sport vantava un accordo di circa 10 milioni di euro all’anno prima di appendere la racchetta al chiodo. La cifra sarebbe rimasta la stessa con l’immagine di Federer appare all’aeroporto di Kloten, e non solo, per salutare i passeggeri in arrivo con al fianco il logo dell’istituto di credito a un passo dal fallimento. Inoltre, il legame con Federer ha portato la banca a sponsorizzare anche la Laver Cup, ideata dallo stesso ex tennista. E adesso che succede? Il quotidiano tedesco ironizza chiedendosi se Federer continuerà a salutare tutti dall’aeroporto o se il “ciao” sarà al “Credit Suisse” e basta.

La Svizzera rischia di ritirare persino la propria candidatura ad ospitare i campionati europei di calcio femminile del 2025. E la lega elvetica sembra essere tra le favorite per l’appalto. La decisione arriverà il prossimo 4 aprile, ma ora il governo e i vertici della lega stessa temono che il fallimento della Credit Suisse, partner principale, possa far perdere punti alla candidatura.

 

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ATP Miami, Arnaldi e Bellucci si fermano al primo turno delle qualificazioni

Entrambi gli azzurri eliminati nel primo turno di qualificazione al Masters 1000 di Miami

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Conto alla rovescia cominciato per l’inizio del Miami Open 2023. Il secondo Master1000 ravvicinato del mese di marzo sta per prendere il via. Campi che cominciano a riempirsi di spettatori e gare di qualificazioni che scaldano l’attesa.

Brutte notizie per il tennis azzurro: il percorso di qualificazione al tabellone principale rimane privo di italiani. Matteo Arnaldi è sconfitto in tre set da Lukas Klein 6-4, 4-6, 6-4 in 2ore e 20′ di partita. Malgrado i favori del pronostico, l’italiano non è stato cinico nei momenti decisivi della gara. Statistiche similari per entrambi al servizio e differenza fatta davvero in pochi punti. Arnaldi aveva cominciato male la gara, con lo slovacco avanti 5-1 nel primo set. Recuperati entrambi i break con un 12-2 di parziale, il ligure va a servire per restare nel set ma non riesce ad arrivare a palla game e alla sesta palla set in favore del suo avversario cede servizio e parziale. Anche l’inizio del secondo set è negativo per Arnaldi che si ritrova sotto 2-0. Il ligure è bravo a recuperare e a conquistare il secondo set in 45′. Nel terzo set, lo slovacco reagisce e sale 3-0. Arnaldi non si scompone e ottiene il controbreak nel settimo gioco. Ancora una volta il decimo gioco gli è avverso: non riesce a gestire la pressione e al secondo matchpoint va ko. Al secondo turno lo slovacco incontrerà l’americano Eubanks.

Niente da fare anche per Mattia Bellucci: perde nettamente contro Zhizhen Zhang 6-1, 6-3 in 1ora e 13′. Il cinese che ha ottenuto l’80% di punti con la prima di servizio, il 63% con la seconda. Spesso in difficoltà sul suo servizio non è riuscito a entrare in partita.

 

Tutto secondo pronostico i risultati dagli altri campi. La testa di serie n. 1. Nuno Borges batte con un doppio 6-4 Steve Johnson. Regala spettacolo Benoit Paire che batte Gijs Brouwer 6-4, 6-4. Il francese, sostenuto dal pubblico americano, sfrutta la wild card ricevuta e vince nettamente contro l’olandese. Adesso per lui l’ostacolo Thanasi Kokkinakis, reduce dal doppio 6-3 su Collarini: c’è da attendersi una gara molto spettacolare, in cui le percentuali del servizio potrebbero risultare decisive.

Vita facile per Garin che batte Uchida con un doppio 6-4 e ora attende il connazionale Tabilo per la gara di secondo turno. Quest’ultimo ha eliminato in tre set Shevchenko, reduce dalla vittoria su Berrettini a Phoenix. Niente da fare per Basilashvili che continua il suo 2023 horror: vince Meligeni Alves in tre set, 6-4, 1-6, 6-1. In rimonta, il russo Safiullin riesce ad avere la meglio sull’americano Moreno De Alboran. Bene gli australiani Thompson e O’Connell, il primo batte Olivo 6-2, 6-1, il secondo vince 7-6(4), 6-4 sul tedesco Hanfmann.

Tre tie break nella gara più combattuta di questo primo turno di qualificazioni regalano il passaggio del turno
Kovacevic che elimina il tedesco Marterer. Nel set decisivo, il n. 144 recupera un break di svantaggio, annulla quattro match point, ma perde il tie-break 7-0.

Rischia grosso, invece, Jan Lennard Struff contro il n. 784 del mondo. Learner Tien vince il primo set e costringe il tedesco a una gara di sofferenza per passare il turno. Contro il n. 426 soffre Altmaier: Damm lotta ma non riesce a passare il turno.

Nel derby australiano Vukic batte Duckworth 6-1, 7-5. Albot batte Ymer in tre set, mentre il corato Gojo supera in tre set combattutissimi Holt: finisce 6-7(4), 6-7(5), 6-7(3).

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Il tabellone maschile di Miami 2023: possibile un’altra semifinale Sinner-Alcaraz

Berrettini e Musetti hanno un bye: possibili secondi turni contro McDonald e Lehecka. Ci sono Fognini-Lestienne e Sonego-Thiem

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Carlos Alcaraz - Miami Open 2022 (foto Twitter @MiamiOpen)
Carlos Alcaraz - Miami Open 2022 (foto Twitter @MiamiOpen)

Neanche il tempo di tirare le somme del primo Master 1000 della stagione, Indian Wells, che il circuito e il Sunshine Double si spostano in Florida, nella relativamente nuova location dell’Hard Rock Stadium, casa, nel resto dell’anno, della squadra locale di football americano, i Miami Dolphins. Quello che andrà in scena a Miami sarà un master 1000 sulla falsariga di quello che abbiamo visto in California: due settimane di gara, novantasei giocatori di altissimo livello coinvolti. Come ad Indian Wells, tuttavia, le assenze si faranno sentire: non saranno al via né Rafa Nadal (out per infortunio, tornerà a Montecarlo), né Novak Djokovic, il cui forfait è stato ufficializzato qualche giorno fa per la ricorrente problematica della mancata vaccinazione del numero uno serbo. 

Presenti in ogni caso tutti gli altri top ten: a guidare il tabellone sarà Carlos Alcaraz, detentore del titolo, seguito da Stefanos Tsitsipas e Casper Ruud, finalista uscente. Poco più in basso ecco comparire Daniil Medvdedev, finalista come Alcaraz del BNP Paribas Open, indubbiamente il giocatore del momento. 

Cinque, poi, gli italiani al via: guida la pattuglia azzurra Jannik Sinner, reduce dalla grande settimana californiana. Oltre a lui presenti Matteo Berrettini (eliminato ai quarti del challenger di Phoenix), ancora alla ricerca di una degna condizione, e poi Lorenzo Musetti (anche lui in un momento di crisi), Lorenzo Sonego ed infine, come ultimo ammesso al tabellone principale, Fabio Fognini. 

 

Il tabellone – Parte Alta

Il tabellone – Parte Bassa

Ottavi teorici

(1) Alcaraz vs Paul (16)
(9) Fritz vs Rune (7)
(3) Ruud vs Zverev (13)
(10) Sinner vs Rublev (6)

(8) Hurkacz vs Norrie (11)
(15) De Minaur vs Medvedev (4)
(5) Auger-Aliassime vs Tiafoe (12)
(14) Khachanov vs Tsitsipas (2)

Primi turni degli italiani

[10] J. Sinner vs bye / 2T vs Qualificato / Djere
[19] M. Berrettini vs bye / 2T vs Galan / McDonald
[18] L. Musetti vs bye / 2T vs Coria / Lehecka
F. Fognini vs Lestienne
L. Sonego vs Thiem

Il commento del direttore Ubaldo Scanagatta

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Informazioni sul torneo 

Tabellone a 96 giocatori (32 teste di serie con un bye al primo turno) 

4 wild card 

Copertura televisiva 

Come per Indian Wells, Sky dedicherà due canali anche all’ATP di Miami: Sky Sport Uno e Sky Sport tennis. 

Calendario di gioco 

Mercoledì 22: primo turno 

Giovedi 23: primo turno 

Venerdì 24: secondo turno 

Sabato 25: secondo turno 

Domenica 26: terzo turno 

Lunedì 27: terzo turno 

Martedì 28: quarto turno 

Mercoledì 29: quarti di finale 

Giovedì 30: quarti di finale 

Venerdì 31: semifinali 

Sabato 1: finale di doppio 

Domenica 2: finale di singolo 

Punti/montepremi 

Vincitore: 1000 punti/ $ 1,262,220 

Finalista: 600 punti/ $662, 360 

Semifinalista: 360 punti/ $ 352, 635 

Quarti di finale: 180 punti/ $ 184, 465 

Ottavi di finale: 90 punti/ $ 96, 955 

Terzo turno: 45 punti/ $ 55, 770 

Secondo turno: 25 punti/ $ 30, 885 

Primo turno: 10 punti/ $ 18, 660 

Record del torneo 

Maggior numero di titoli in singolare: Andre Agassi, Novak Djokovic (6) 

Maggior numero di titoli in doppio: Bob/Mike Bryan (6) 

Campione più anziano: Roger Federer, 2019 (37 anni) 

Campione più giovane: Alcaraz, 2022 (18 anni) 

Ultimo campione casalingo: John Isner, 2018 

QUI IL LINK AL TABELLONE DEL MASTERS 1000 MIAMI

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