L’assenza di Novak Djokovic anche dal torneo di Miami ormai è cosa nota, e martedì a Dubai il tennista serbo è stato intervistato da Becky Anderson, reporter della CNN. L’attuale numero 2 del mondo ha affrontato tutti i temi principali di attualità tennistica, compreso il suo status di non vaccinato che al momento gli impedisce di entrare negli Stati Uniti. Infine ha anche aggiunto interessanti osservazioni sulla rivalita con Roger Federer e Rafa Nadal.
Rimpianti sul vaccino
No, non ho affatto dei rimpianti. Ho imparato durante la vita che i rimpianti sono una zavorra, di fatto ti fanno vivere nel passato e io non voglio questo. Non voglio neanche vivere nel futuro, ma cercare di stare il più possibile nel momento presente, e piuttosto cercare di fare qualcosa per migliorare il futuro.
Su Alcaraz e la sua assenza dal Sunshina Double
Voglio congratularmi con Carlos Alcaraz, si merita assolutamente di essere numero uno. È un peccato che non abbia avuto modo di giocare Indian Wells e Miami perché sono due tornei che amo ma allo stesso tempo la mia era una scelta cosciente e sapevo che c’era la possibilità che non sarei andato. Questo è il corrente stato delle cose e spero che cambino per il resto dell’anno così da poter giocare lo US Open, il torneo per me più importante sul suolo americano.
Su un’eventuale partecipazione allo US Open
Sono fiducioso anche se non è nelle mie mani la scelta… bhe anche questo è discutibile perché c’è qualcosa che io potrei fare ma che ho deciso di non fare, e ovviamente se sarò ammesso a giocare la decisione spetta ai piani alti del Governo. A questo punto della mia carriera i tornei dello Slam sono quelli a cui punto di più e che vorrei giocare di più. Vorrei davvero tanto esserci perché ho tanti bei ricordi, e a dir la verità nella finale persa con Medvedev nel 2021 ho avuto forse uno dei momenti più belli col pubblico newyorkese; anche se ho perso quel match ho sentito tanto supporto dal pubblico e vorrei ricreare quella connessione. Non vedo l’ora.
Su Federer e Nadal
Mi hanno reso più forte, sia mentalmente che fisicamente, il mio gioco è migliorato grazie a tutte quelle partite che abbiamo giocato l’uno contro l’altro, soprattutto a causa delle partite che ho perso contro di loro, alcune davvero importanti. A volte ero davvero infastidito di far parte di quell’era’.