Davis Cup Finals 2023, gli avversari dell’Italia: Svezia ancora tu, Canada per la rivincita

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Davis Cup Finals 2023, gli avversari dell’Italia: Svezia ancora tu, Canada per la rivincita

Cosa potrebbero aspettarsi Sinner, Berrettini, Sonego e gli altri azzurri di capitan Volandri nel girone di Bologna con Canada, Svezia e Cile

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Lorenzo Sonego - Coppa Davis 2022 (foto Roberto dell'Olivo)
 

La voglia di rivincita degli azzurri di Filippo Volandri dopo la sfortunata semifinale contro il Canada a Malaga passa nuovamente attraverso la compagine nordamericana, il team che ha poi vinto la finale. E a Casalecchio di Reno dal 12 al 17 settembre ci saranno anche Cile e Svezia.

Il Canada ci riporta appunto all’amara sconfitta di pochi mesi fa, con l’impresa di Lorenzo Sonego al cospetto di Denis Shapovalov, la sconfitta di Lorenzo Musetti con Auger-Aliassime e il doppio perso 7-6 7-5 da Fognini e da un Berrettini in condizioni precarie. I giocatori di punta della compagine nordamericana sono ovviamente gli stessi, anche se i risultati degli ultimi tempi non sono brillantissimi. Denis Shapovalov, classe 1999 e già numero dieci del mondo nel 2020, in questa stagione è più sregolatezza che genio, e nel Sunshine Double ha perso due partite su tre ed è vicino ad uscire dai primi 30. Felix Auger-Aliassime, ventidue anni, sesto nel ranking lo scorso novembre dopo i tre tornei consecutivi vinti, sarà almeno settimo dopo questa settimana, vista anche la sconfitta a Miami al secondo turno per mano di Francisco Cerundolo.

Completa la squadra la “terza forza” Vasek Pospisil, già numero 25 nove anni fa ma anche numero 4 in doppio, che affianca volta per volta una delle due stelle. Nella scorsa edizione erano presenti i giovani Alexis Galarneau e Gabriel Diallo, entrambi oltre la duecentesima posizione.

Poco incoraggianti i precedenti per noi: la rivalità, relativamente recente, è cominciata nel 2013 a Vancouver e vede i canadesi in vantaggio per 3-0. Prima della semifinale di Malaga il Canada si impone per 3-1 dopo un drammatico doppio vinto da Pospisil e Nestor per 15-13 al quinto contro i nostri Fognini e Bracciali. Nel 2019, primo anno con la nuova formula, a Madrid è ancora notte per gli azzurri, sconfitti 2-1 con Shapovalov che vince due tie-break su tre con Berrettini.

Se il Canada è per noi avaro di soddisfazioni, il Cile ci riporta se non altro alla memoria la vittoria di Santiago del 1976, unico alloro tricolore nella storia della manifestazione. Il bilancio delle sei sfide precedenti è interamente in nostro favore e conta sei precedenti: il primo addirittura nel 1949, l’ultimo nel 2012 a Napoli, 4-1 con Seppi e Fognini contro il Cile di Capdeville.

Nel turno di qualificazione di febbraio, il team cileno ha sconfitto per 3-1 il Kazakistan. Tennista con miglior classifica è Nicolas Jarry, numero 57 ma alla 38esima posizione nel 2019. Quest’anno sulla terra battuta sudamericana ha fatto faville, con la semifinale persa in tre set con Alcaraz a Rio e soprattutto la vittoria nella sua Santiago poco meno di un mese fa. Christian Garin è stato anche al diciassettesimo posto del ranking tre anni fa; oggi occupa la piazza numero ottantadue. Sul veloce si difende meglio di Jarry, ne è la prova l’ottavo di finale a Indian Wells poche settimane fa e lo splendido Wimbledon dello scorso anno, quando approfittò dell’improvviso ritiro da Covid di Matteo Berrettini e giunse fino ai quarti di finale, sconfitto da Kyrgios. Più staccati in classifica sono Tomas Barrios-Vera (183) e Alejandro Tabilo (162, ma 64 lo scorso luglio).

La Svezia è la squadra che più volte abbiamo incontrato nella storia della competizione: ben 21 volte in un periodo che comincia nel 1953 e arriva fino al settembre dello scorso anno, con la vittoria italiana per 2-1. Il bilancio è di 12-9 per gli scandinavi. Il precedente più illustre è certo la finale del 1998, con la battaglia di sei ore tra Magnus Norman e uno stoico Andrea Gaudenzi, che si arrende alla spalla non ancora a posto dopo un intervento chirurgico. Un altro protagonista azzurro è Paolo Canè, eroe di Cagliari nel 1990 contro Wilander, con Panatta che entra in campo per raccogliere l’esausto bolognese.

Oggi il team gialloazzurro è sostanzialmente un… affare di famiglia, con i due fratelli Ymer protagonisti dei singolari. Mikael, 25 anni, ha appena raggiunto il suo best ranking con la posizione numero 53 e quest’anno ha trionfato nel challenger di Ottignies.

Il fratello Elias, il meno dotato e meno giovane dei due con i suoi 27 anni, è attualmente 149, con un best ranking di 105 raggiunto nel 2018. Il terzo svedese, e primo… non-Ymer, è Andre Goransson.

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