Sara Errani: “Se vuoi goderti i momenti belli, devi passare anche attraverso quelli difficili”

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Sara Errani: “Se vuoi goderti i momenti belli, devi passare anche attraverso quelli difficili”

“Ho lavorato con uno psicologo perché avevo molta paura in campo”. La 36enne italiana si racconta: “Tornare in top 100 era un obiettivo personale”

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Sara Errani - Internazionali d'Italia 2014 - Roma (FOTO DI MONIQUE FILIPPELLA)
 

Alla vigilia dell’inizio degli Internazionali BNL d’Italia Sara Errani, che proprio nel circolo romano aveva conquistato la finale nel 2014 (sconfitta da Serena Williams), racconta ai microfoni della WTA di come sia riuscita a superare un momento difficile della sua carriera, tornando in top 100 dopo più di quattro anni.

Due giorni fa, con il mio coach, ci siamo chiesti cosa penserebbe la Sara di dieci anni fa se giocasse contro di me adesso”, dice Errani. Lui mi ha risposto scherzando: “Facile per la te di 10 anni fa”! Ridendo a questa risposta, l’ex numero 5 del mondo ricorda i migliori momenti della sua carriera: la finale al Roland Garros nel 2012, i tre titoli in Fed Cup con l’Italia, per non parlare della vittoria in tutti gli Slam in coppia con Roberta Vinci.

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Sapendo il livello che può esprimere, Errani racconta: “Per tre, quattro anni sono stata intorno alla posizione numero 103, 104 in classifica. Stavo pensando molto a rientrare in top 100, e c’ero vicina, ma non riuscivo a farcela. L’ho fatto più per me, era un obiettivo personale. E ora che l’ho raggiunto, me lo godo più di quanto ho fatto l’ultima volta”.

Parlando del suo brutto periodo, marcato da infortuni e dalla squalifica per doping subita dall’ITF, Sara dice “E’ stato difficile: ho lavorato con uno psicologo perché avevo molta paura in campo, soprattutto al servizio. Guillermo Coria ha addirittura smesso di giocare a tennis per questo. Ma io volevo ancora divertirmi, e ho capito che avrei dovuto superare quella situazione, anche se mi stava facendo soffrire molto. Se vuoi tornare a goderti momenti belli, devi passare attraverso i momenti difficili”.

Parlando invece del rapporto con gli allenamenti e i match, Errani racconta di come si diverta di più in allenamento, mentre nelle partite ufficiali “Amo pensare a quello che devo fare: devo cercare di trovare una tattica giusta per vincere le partite, non devo solo colpire la pallina. Solitamente il giorno prima, o la mattina stessa di un match, guardo dei video della mia avversaria e parlo molto col mio coach riguardo la tattica da utilizzare in partita. Mi piace essere pronta nel come preparo le partite, per poi scendere in campo e giocare con la testa”.

Consapevole che la fine della sua carriera sta arrivando, Sara si confida dicendo: “Non ho particolari obiettivi. Nella mia testa so solo che voglio ancora divertirmi e avere altri bei ricordi. Gioco perché amo il tennis e amo stare in campo; finché potrò, lo farò”.

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Al primo turno del WTA 1000 di Roma Errani, a cui è stata data una wild card, se la vedrà con l’esperta Pavlyuchenkova. In caso di vittoria, ad attenderla c’è la numero uno del mondo Swiatek. I riflettori, quindi, sono puntati su di lei; e Sara, parlando del pubblico italiano e della sua tendenza a compiere delle vere e proprie maratone in campo, conclude dicendo: E’ sempre bello giocare in casa. Ma non è così facile per gli italiani!

Andrea Binotto

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