ATP Roma: Djokovic soffre per un set, poi dilaga contro Etcheverry

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ATP Roma: Djokovic soffre per un set, poi dilaga contro Etcheverry

Buon esordio di Novak Djokovic che impiega un po’ per prendere le misure a Tomas Martin Etcheverry. L’argentino dà tutto nel primo parziale che cede solo al tie-break

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Novak Djokovic – ATP Roma 2023 (foto Francesca Micheli, Ubitennis)
 

[1] N. Djokovic b. T.M. Etcheverry 7-6(5) 6-2

Non c’erano troppi dubbi sulle condizioni di Novak Djokovic, almeno dal punto di vista fisico, dopo le sue parole in conferenza stampa e quelle di Jannik Sinner con cui il serbo si era allenato. I dubbi riguardavano l’adattamento alla terra battuta, superficie che, per sua stessa ammissione, gli richiede più tempo per adattarvisi. Vittorioso per 7-6(5) 6-2 in un’ora e 51 minuti, il numero 1 del mondo ha convinto sul piano del gioco, spostando con facilità il n. 61 ATP Tomas Matin Etcheverry che, quando lo scambio si allungava, vedeva ridursi drasticamente le speranze di accaparrarsi il punto. Bravo in ogni caso l’argentino a entrare in campo deciso tanto da costringere Nole a rincorrere nella primissima parte del match e nel tie-break, salvo poi arrendersi a due punti dal set, con la differenza di livello che si è mostrata, improvvisa ma non inaspettata, in tutta la sua evidenza. In discesa, com’era lecito aspettarsi, il secondo parziale per Djokovic, che ha anche piazzato qualche bel tocco nei pressi della rete e diverse smorzate vincenti.

IL MATCH – Nole sarà anche il suo idolo (insieme a Delpo) e il n. 1 del mondo, ma Etcheverry non dimostra alcun timore, spinge, lo sorprende con un paio di accelerazioni e brekka in apertura con l’errore serbo nello scambio. La reazione di Djokovic è immediata, ma Tomas Martin annulla il vantaggio esterno con il dritto al volo dopo il servizio e consolida il vantaggio. Novak muove il punteggio, il 196 cm di La Plata ottiene diversi punti diretti con la prima, ma si fa riprendere al sesto gioco dopo un doppio fallo e un errore tentando il vincente lungolinea.

Etcheverry fa un gran uso del dritto e si muove abbastanza bene per la sua altezza, ma quando lo scambio si allunga non c’è gara, il punto va quasi sempre a Djokovic, abilissimo nel muovere la palla, anche perché l’altro non tira abbastanza forte né sa inventarsi grandi variazioni. Al decimo gioco, un rovescione lungolinea a punire l’argentino che esagera cercando il dritto vale a Nole il 15-40, doppio set point, ma la battuta toglie dai guai Tomas Martin.

Nel tie-break è ancora Etcheverry a partire forte, minibreak e 3-0 con l’ace e le mani su uno scambio lungo (15 colpi), ora non non più monopolio dell’altro. Nole rientra e va sotto ancora, 5-3 per il ventitreenne che però si ferma lì cedendo due punti al servizio: prima è costretto all’errore dopo che l’altro lo ha mosso bene con il dritto per affondare con il bimane lungolinea, poi subisce la risposta aggressiva sulla prima di servizio. Il gratuito sul set point ha il sapore della resa e, infatti…

In apertura di seconda partita viene lasciato fermo da due dritti e perde la battuta con un dritto fuori giri. Etcheverry rimane in scia aggrappandosi a un paio di turni di servizio, ma il match è finito, come certifica la sassata in risposta sui piedi argentini che vale il secondo break, agevolmente confermato per il 6-2 con un parziale finale di 12 punti a 1.

Djokovic è dunque atteso al terzo turno dal match completamente diverso che cercherà di proporgli Grigor Dimitrov.

La scritta di Nole sulla telecamera dopo il match:

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