La storia più interessante che mai leggerete sulla noia

Flash

La storia più interessante che mai leggerete sulla noia

“Sua Maestà è una ragazza piuttosto simpatica. Ma non parla molto” I Beatles

Pubblicato

il

Nick Kyrgios - Queen's 2019 (foto Alberto Pezzali/Ubitennis)
 

Di Bill Simons, pubblicato da Inside Tennis il 19/03/2023

Ci piace conoscere i nostri campioni. Vogliamo conoscere i retroscena – le battute d’arresto, le stranezze e i trionfi – cosa li rende interessanti. In gergo, potremmo dire che vogliamo far sfrigolare la nostra bistecca, sfruttare fino in fondo le nostre storie. Ci sembra di conoscere ogni dettaglio di Serena la giocatrice, la madre e la feroce guerriera. Sharapova ci ha regalato le caramelle Sugarpova. E la granitica Ash Barty si è data al cricket.

Elena Rybakina invece ci fa venire i brividi. Sappiamo che è brava a giocare a tennis. Ma dopo aver vinto Wimbledon lo scorso luglio, a malapena ha concesso un sorriso. Siamo rimasti, interdetti, a chiederci quale sarebbe stata la sua reazione se avesse vinto alla lotteria. Sappiamo che ha un ottimo servizio e che i suoi potenti colpi vincenti privi di spin sono piatti. Sfortunatamente, osiamo dire, anche la sua personalità potrebbe dirsi un po’ piatta. I giornalisti hanno cercato di scoprire la storia e alcune curiosità su una delle atlete più impassibili che abbiano mai incontrato. E’ stata reclutata da una manciata di college statunitensi. Quali? “Oh, non lo so. Ha gestito tutto mio padre…”

Non paghi, abbiamo provato: “Qual è la cosa più divertente o diversa che hai fatto mentre eri qui in California?”
“Non saprei – concede – perché onestamente, qui, c’è molto da fare… ma tutto quello che potrebbe interessarmi è così lontano… forse avrò un po’ di tempo dopo il torneo”.
“Va bene, parliamo di tennis – ci siamo detti – Qual è la parte migliore di quello che fai? Cosa ti piace di più?”

“Vincere gli scambi … Se ben giocati, ovviamente questi sono i momenti più divertenti”.

Ok, pausa. Un attimo. Proviamo a riavvolgere il nastro: “Quando si tratta di essere una professionista che viaggia per il mondo, qual è la parte migliore: il cibo, le persone, i luoghi, i panorami o semplicemente la vita che conduci nel suo complesso?”

Finalmente una reazione: È una vita dura, ma… incontri molte persone. Se hai tempo, vedi culture diverse” dice Elena, con qualche esitazione. Bene, questo è un progresso. Concede anche un dettaglio, rivelando di aver fatto cose “pazze” come andare sulle montagne russe.

Cercando di cogliere il dettaglio, le è stato chiesto: “Urli sulle montagne russe?” Ottenendo per tutta risposta: Rido tutto il tempo. Non sono davvero spaventata”. Conclude, finalmente sorridendo, la russa naturalizzata kazaka.

Non è strano pensare che Rybakina possa rimanere in prima linea nel tennis femminile per decenni. Ha solo 23 anni. Impareremo a conoscerla.
Niente da dire, i suoi colpi sono fantastici, ficcanti, profondi: il suo talento è sublime. E’ la racchetta a parlare per lei. Va detto, c’è una lunga lista di campioni poco carismatici nel tennis. Margaret Court, Steffi Graf, Rod Laver, Bjorn Borg e Pete Sampras (che insieme hanno 82 titoli di singolare nei Major) non erano proprio l’anima della festa.

Per una personalità che spacca, forse è più opportuno puntare su Nick Krygios: la sua classifica, n. 26 del ranking, non lo pone al top del suo sport, ma quando si tratta di riempire una prima pagina, è una sicurezza.

La noia fa parte della tradizione del tennis. Allenamenti da quattro ore al giorno possono essere noiosi. Essere costantemente in viaggio è molto più che faticoso. E alla domanda sul perché gli svedesi stessero andando così male a Wimbledon, Stefan Edberg una volta ha risposto: “Perché il tennis sull’erba è un gioco emozionante, e noi siamo persone noiose”.

Sebbene Sampras non avesse una personalità scoppiettante, il suo splendido gioco ci ha affascinato. Lo scrittore Simon Barnes, dalle pagine del London Times, ha riassunto così: “Ora arriva il momento di definire Pete Sampras. Mi viene in mente la frase “piuttosto bravo a tennis”, ma è imprecisa. “Decisamente superbo nel tennis” è molto meglio. Ma che dire del Sampras privato? E’ un mistero. Il tennis è un dramma, ma Sampras non ha un linguaggio del corpo interpretabile come per tutti gli altri. È piuttosto una cosa rara: un atleta di alto livello il cui corpo è quasi muto”. Quando è stato inserito nella Hall of Fame, Pete ha pronunciato le seguenti parole immortali: Sono solo un giocatore di tennis, niente di più, niente di meno“.

Una volta ha osservato: “Le persone parlano sempre di personalità, ma che cos’è esattamente la personalità? E’ andare là fuori e fare del tuo meglio? O lasciare qualcosa sul piatto e perdere? Ovviamente lo sport è intrattenimento, ma siamo tutti lì per vincere. La prima volta che ho vinto Wimbledon, hanno detto che ero noioso; la seconda volta hanno detto che lo era il mio gioco; e la terza volta, sono diventato improvvisamente il più grande giocatore del mondo.”

Lindsay Davenport non protestava molto contro gli arbitri, e non l’abbiamo mai vista rompere una racchetta. Tuttavia, una volta ha ammesso che, fosse stata una giornalista, non avrebbe scritto di una giocatrice come lei. Il celebre scrittore britannico Martin Amis ha affermato che ai vecchi tempi, quando Jimmy Connors, John McEnroe e Ilie Nastase davano il tono, la parola “personalità” nel tennis “era un sinonimo esatto di ‘stronzo‘”.

Decenni fa McEnroe una volta suggerì: “I giocatori maschi di oggi sono un noioso gruppo di cloni. Non si rendono conto di quanto siano noiosi… Dobbiamo sciogliere un po’ questi ragazzi… Ci sono un sacco di personalità cupe là fuori”. La star britannica Tim Henman non raccolse: “Non vivo pericolosamente. Non sono folle, ma mi piacerebbe pensare di non essere un robot e un noioso idiota”.

Molto tempo fa il New Yorker ha notato che Amis ha preso in giro l’idea diffusa che “il tennis moderno manca di giocatori con personalità – grandi e sfacciate caricature, spesso gesticolanti, che soddisfino i professionisti del marketing… Amis coglie un aspetto cruciale, l’idea che, al suo peggio, il tennis sia poco più di una sfilata di moda sudata, sia sugli spalti che in campo, un mondo che ama la ricchezza, la celebrità e un certo livello di comportamento scorretto, soprattutto da parte maschile. A metà partita, Kyrgios una volta borbottò: “Non avrei potuto scegliere uno sport più noioso”.

E a volte, il tennis soffre di battute a vuoto che portano a punteggi come 6-0, 6-1, di scambi noiosi da fondo campo o di gare di servizi vincenti. In questo senso, alla fine, forse più di qualsiasi altro sport, il tennis dipende dalla “personalità”.

Naturalmente, molti altri sport possono essere noiosi. Si diceva che l’attacco della squadra di Football dell’Ohio State University non fosse niente più che “tre iarde e una nuvola di polvere“. I primi sei Super Bowl furono un disastro. Mark Twain ha definito il golf “una bella passeggiata rovinata”. Le maratone di baseball, in particolare nei giorni canini dell’estate, possono essere soporifere. E, nel 1986, non è stato così emozionante vedere Mike Tyson mettere fuori combattimento Marvis Frazier in 30 secondi.

Ovviamente, come a comando, la finale Rybakina contro Aryna Sabalenka a Indian Wells è stata un piccolo dramma dandy con un pizzico di tragedia. Sabalenka sperava di vincere la sua quinta partita consecutiva contro Rybakina, che aveva battuto nella finale dell’Australian Open. Ma nel primo set, il peggior incubo di Sabalenka è riemerso dal nulla. I suoi problemi al servizio hanno ricominciato a farsi vedere, sintomo di una patologia invalidante dello sport nota come “Yips”.

Il suo lancio della palla vagava liberamente, fuori controllo. Il risultato sono stati dieci doppi falli (ovvero due game e mezzo) nel primo set. Comprensibilmente, sono apparsi sul suo viso accenni di terrore. Ha cominciato a mancare i colpi. Nel vento impetuoso, ha finito con il ridurre la velocità della seconda di servizio a un sospiro. E nonostante tutto, è riuscita a guadagnare dei set point. Ma la sua fiducia era già in frantumi.

Rybakina sarebbe presto diventata la prima vincitrice di Indian Wells ad arrivare dal Kazakistan. Elena ha prevalso in una drammatica maratona nel tie-break del primo set, e ha poi usato i suoi devastanti colpi da fondo per guadagnare due break nel secondo set, lanciata verso un trionfo per 7-6(11), 6-4. Sorprendentemente, con le sue vittorie consecutive su Iga Swiatek e Sabalenka, Rybakina ha eliminato le giocatrici numero 1 e numero 2 al mondo.

Dopo la sua vittoria ha offerto un sorriso delizioso, forse anche modesto, e che, rispetto alla sua espressione quasi muta a Wimbledon, sembrava estatico. Che meraviglia! La talentuosa giovane kazaka, che ha vinto due degli ultimi cinque grandi tornei femminili, salirà al numero 7 del mondo. Tuttavia, rimane un po’ un mistero. A Inside Tennis Sabalenka ha rivelato: “Non la conosco così bene, ma sembra una ragazza molto simpatica. Una brava persona dentro e fuori dal campo”. A dire il vero, dubitiamo che la campionessa di Indian Wells porterà presto a casa il premio “Miss Simpatia” da parte della WTA. Nel frattempo, è sicuramente brava a tennis. La sua racchetta urla forte, e questo non è affatto noioso.

Traduzione di Michele Brusadelli

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement