WTA Rabat: primo alloro per Bronzetti, battuta Grabher col brivido

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WTA Rabat: primo alloro per Bronzetti, battuta Grabher col brivido

Alla seconda finale WTA della carriera, Lucia Bronzetti vince il primo titolo, dopo una maratona contro Julia Grabher. Torna all’interno della top 70

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Lucia Bronzetti – WTA Rabat 2022 (foto via Facebook @wtarabat)
 

L. Bronzetti b. J. Grabher 6-4 5-7 7-5

Il titolo del WTA 250 di Rabat resta in Italia, ma non è la campionessa uscente Martina Trevisan a vincere in Marocco, bensi la numero 102 del mondo Lucia Bronzetti, al primo titolo in carriera dopo la finale persa a Palermo nel 2022 contro Begu. La tennista riminese è la quarta azzurra a vincere questo torneo e lo ha fatto superando 6-4 5-7 7-5 l’austriaca Julia Grabher in due ore e 49 minuti, certificando il suo ottimo momento di forma durante il quale ha vinto otto delle ultime nove partite giocate. È la 20esima tennista italiana nella storia a vincere un titolo nel circuito maggiore e si aggiunge a Giorgi, Errani, Paolini e Trevisan tra le giocatrici in attività. Bronzetti dalla prossima settimana sarà 65 del mondo (best ranking è numero 50 a gennaio di quest’anno).

Lucia parte alla grande e vince agevolmente il primo set

Si taglia con il coltello la tensione dell’austriaca nel primo game. Due doppi falli e un non forzato spalancano le porte del break a Bronzetti, bravissima ad entrare di prepotenza con il dritto prima e il rovescio poi, diagonale su cui ha una netta superiorità da cui non può prescindere. Bravissima poi l’azzurra a respingere subito il tentativo di contro-break di Grabher, che tenta di approfittare del campo appesantito dalla pioggia per tenere il bandolo della matassa dello scambio. Dopo però lo sfasamento iniziale, è Lucia a soffrire la pressione, e con un brutto quarto game rimette in carreggiata la n.74 del mondo, dal canto suo brava anche a cercare qualche variazione con le palle corte, che danno difficoltà a Bronzetti. La riminese però, dopo 3 giochi persi di fila, è brava a rialzare la testa e scaricare la responsabilità su Grabher, ribattendo e giocando tanto sul rovescio, costringendo l’avversaria a qualche rischio di troppo. L’austriaca sembra non reggerli e così, con un doppio fallo, si consegna di nuovo al break a favore della n.102 al mondo nel settimo gioco. Con costanza, gestendo bene i tentativi di variazione di Grabher e non disdegnando palle corte che le spezzino il ritmo, è Bronzetti a portare a casa il primo set. Chiude per 6-4, con un tennis solido e quasi mai in apnea, trovando belle sensazioni su ambo i colpi da fondo, anche se più mortifera con il dritto.

Bronzetti cede al momento di chiudere, con qualche polemica

Il secondo parziale scorre via abbastanza agilmente secondo il procedere dei servizi. Entrambe le giocatrici sembrano aver passato la fase della tensione e giocano molto più sciolte, per quanto nessuna delle due appaia in grado della zampata del sorpasso. Gli scambi sono regolari, poco spettacolo ma giusta solidità. A muovere le acque nel parziale, in un momento di relativa tranquillità, sul 4-4, 30-0 Grabher, è Bronzetti. Due grandi punti per arrivare a palla break, con un cambio di mano a sorprendere l’austrica su una contro smorzata, e un ottimo angolo stretto, conducono l’azzurra a palla break. Lì la tensione divora la n.74 WTA, già rigida da qualche game, che sbaglia un dritto onestamente non impossibile per mandare la riminese a servire per il titolo. L’austriaca trova però un gran game in risposta per ricacciare indietro Lucia, e, anche aiutata da una chiamata dubbia della giudice di linea, trova il contro-break che le permette di rimanere a galla. Arriva addirittura ad avere 4 palle break per tornare in vantaggio Bronzetti, dominando il game in risposta, ma ancora una volta l’austriaca non ci sta e le annulla tutte, anche in modo rocambolesco, ora con un punto incredibile, ora con l’ausilio del nastro, e scarica tuto su Lucia. E alla fine, l’inerzia psicologia fa tutta la differenza del mondo. Grabher gioca a braccio sciolto, spinge sia di dritto che di rovescio con fluidità, mettendo in difficoltà Bronzetti, incapace di reagire all’insistente forcing. E infatti, proprio mettendola alle corde e scatenando un paio di errori, Julia fa suo il secondo set 7-5 mandando la partita al parziale decisivo.

Terzo set con altri innumerevoli ribaltamenti premiano l’italiana

La finale del torneo marocchino ha un’altra svolta che influisce notevolmente sulla solidità (o fragilità) mentale delle atlete coinvolte. Grabher si porta avanti 3-1 e 40-0 ma a questo punto, a suon di passnti e colpi profondi da fondo, Bronzetti compie una risalità inaspettata di quattro game consecutivi che di fatto smorza qualsiasi entusiasmo alla numero 74 del mondo. Dopo circa un’ora dalla primo tentativo, Lucia torna a servire per chiudere il match sul 5-4 tuttavia la propositività di Grabher, che si ravviva quando è sotto nel punteggio, le permette di impatattare sul 5-5 con un break a ’15’ sull’italiana. Con estremo altruismo comunque, Julia gioca un altro turno alla battuta tutt’altro che eccelso (con tanto di doppio fallo) e concede alla sua avversaria una terza chance di chiudere l’incontro, che si rivelerà quella buona. Bronzetti questa volta si presenta alla battua con molta più decisione e al primo match point chiude 7-5 dopo due ore e 49 minuti.

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