Roland Garros, record azzurro: 11 italiani al 2° turno, 7 vittoriosi contro classifica

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Roland Garros, record azzurro: 11 italiani al 2° turno, 7 vittoriosi contro classifica

Lo scorso anno dei 12 azzurri al via nei due tabelloni principali di singolare, 8 uomini e 4 donne, approdarono al secondo turno soltanto in 6: Sinner, Fognini, Cecchinato, Sonego, Giorgi e Trevisan. Nel 2023 sulle 11 affermazioni cinque sono arrivate su tds

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Andrea Vavassori - Roland Garros 2023 (foto Roberto dell'Olivo)
 

Non era mai accaduto prima che in un’edizione del Roland Garros, approdasse al secondo turno la bellezza di 11 portacolori azzurri sommando il tabellone maschile a quello femminile: 7 ragazzi sui 9 al via nel seeding principale, e 4 donne italiche sulle 6 ai blocchi di partenza; 7 su 11 vittoriosi contro giocatori meglio classificati. A fare il loro dovere, trovandosi di fronte tennisti con una classifica peggiore, solamente Sinner, Musetti, Giorgi ed Errani. Ad esempio, per portare il confronto con un edizione passata: nel 2022 furono 12 gli azzurri in gara nel main-draw parigino, 8 uomini e 4 donne, e “soltanto” la metà raggiunse il turno successivo (Sinner, Fognini, Cecchinato, Sonego, Giorgi e Trevisan).

Un primato conquistato grazie soprattutto all’en-plein della prima giornata, nella prima delle tre domeniche del torneo, con un perentorio 5 su 5 targato Musetti, Sonego, Arnaldi, Giorgi ed Errani, a cui hanno fatto seguito i tre successi colti lunedì – a fronte di altrettante sconfitte nostrane e quindi di un passivo relativo al rendimento azzurro di ieri presso Porte d’Auteuil che recita un pareggio di bilancio: 3/3 – a firma di Jannik Sinner, Fabio Fognini ed Elisabetta Cocciaretto.

Ad impreziosire poi il record agguantato dal nostro movimento, il fatto che cinque delle undici affermazioni italiane al primo turno siano arrivate al cospetto di una testa di serie (Sonego, Fognini, Cocciaretto, Paolini e Vavassori) e due ai danni di un – o di una – Top Ten. A proposito in particolare di questa statistica, si tratta proprio dell’ultimi due alfieri azzurri sopra citati. Il veterano ligure, 36 candeline spente appena sei giorni fa, che nel lontano 2011 in questo stesso evento raggiunse quello che è tutt’ora il suo miglior piazzamento in una prova Slam: quel quarto di finale che purtroppo però non poté nemmeno giocarsi contro Novak Djokovic, non riuscendo neppure a scendere in campo a causa di uno stiramento alla coscia che si procurò dopo l’infernale e drammatica battaglia vinta agli ottavi con il catalano Albert Montanés per 11-9 al quinto dopo aver annullato 5 match point, aver disputato la parte conclusiva del match da semiparalizzato e aver rimontato – tra gli innumerevoli altri – uno svantaggio di 5-2 nella quinta frazione.

Quest’anno ad arrendersi, in modo decisamente più agevole per il nativo di Arma di Taggia, a Fabio è stato Felix Auger-Aliassime: anche lui acciaccato sul piano fisico, con nuovi problemi occorsi al canadese oltre alla sempre dolorante e scricchiolante spalla ma che come abbiamo visto non possono essere un completo alibi soprattutto di fronte ad una magica versione di Fogna che ritrovata la forma fisica e ricreato lo speciale feeling con Corrado Barazzutti, è ritornato a mostrare – ai quei pochi smemorati che lo davano per morto sportivamente parlando – il proprio braccio in tutto il suo splendore.

Magnifica anche la nostra fantastica Coccia, Elisabetta ha mosso a dovizia la campionessa di due Wimbledon ma anche per due volte semifinalista a Parigi Petra Kvitova che quest’anno è tornata a vincere un WTA 1000 a Miami – mettendo in luce ancora una volta i limiti della ceca negli spostamenti laterali ed in generale le difficoltà quando non può colpire (per merito dell’avversaria di turno) con gli appoggi ben piantati. Una bella prima volta contro le Top 10, davvero bellissima.

Ed infine, a portare il computo da 8 a 11 ci han pensato i maratoneti Andrea Vavassori, Giulio Zeppieri e Jasmine Paolini. Una menzione speciale per il serve&voller torinese che ha portato a casa un sfida da cineteca, con tanto di 5 match point cancellati come Fognini 12 anni fa, e che ci ricorderemo per tanti anni custodendo nel cuore e nella memoria visiva le emozioni che ci ha scaturito la sua gladiatoria impresa di rimonta dallo 0-2: il ricordo più bello, di questa tre giorni e non solo, una stella marina di nome “Wave” dispiegata sulla terra rossa parigina.

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