Roland Garros, Sonego: "Sapevo cosa fare in campo e dopo il primo set mi sono molto tranquillizzato"

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Roland Garros, Sonego: “Sapevo cosa fare in campo e dopo il primo set mi sono molto tranquillizzato”

Le parole di Lorenzo Sonego dopo la bella vittoria contro Ugo Humbert: “È stato come giocare fuori casa, ma mi piace molto giocare in questo tipo di atmosfera”

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Lorenzo Sonego concede un punto a Ugo Humbert - Roland Garros 2023 (foto Roberto Dell'Olivo)
 

Un Lorenzo Sonego molto soddisfatto si è detto molto contento della sua partita contro Ugo Humbert. Ecco quello che ha detto alla stampa dopo il match.

Sonego: Mi piace questo ambiente, ovviamente come quando c’è l’ho io a casa a Roma c’è l’ho contro a Parigi e contro francese, quindi il bello di giocare in casa fuori casa è però l’atmosfera veramente bella. Ho giocato in un campo stupendo, con tanta, tanta gente che mi vedeva e questo mi ha dato tanta energia, tanta, tanta carica per giocare una gran partita. 

D: Avete giocato tutti e due, parecchie palle corte del primo colpo dopo il servizio. È stato dovuto al fatto chele palle qui diventano molto grandi e magari si fermano più facilmente rispetto ad altre situazioni, ad altre superfici oppure è stata una scelta a prescindere? 

Sonego: Ma il mio tennis si è fatto anche di qualche variazione, di qualche smorzata, un po’ tutti i giocatori, anche sul veloce. La uso ovviamente in queste condizioni molto lente, con le palline magari consumate, è una variazione che può fare la differenza, anche far stare meno tranquillo ad altro e mischiare le carte.

D: Adesso c’è o Moutet o Rublev: chiaramente due giocatori completamente diversi: con Rublev una partita incredibile a Roma, con Moutet una partita in quali forse a Bercy un po’ di anni fa. Insomma due giornate europee diversi. Chi preferisci affrontare e cosa ti aspetti da questa partita?  

Sonego: Dire che in entrambi i casi sono partita difficile, perché se vince Moutet vuol dire che ha battuto Rublev e vuol dire che è in gran forma e quindi sarà un match difficile, un giocatore molto fastidioso, ha due colpi comunque diversi che danno molto fastidio. Il dritto molto carico e rovescio piatto che il suo colpo.  E poi con queste condizioni è difficile chiudere il punto uno che si muove molto rapido, ha un buon un slice, una grande mano, grande talento, quindi un giocatore molto fastidioso.  

Per quanto riguarda il Rublev, ovviamente è un giocatore che arriva anche in forma, che ha una grandissima, c’è una palla molto pesante e in queste condizioni comunque può lasciare il braccio quanto vuole, è difficile che io vada fuori; sarà difficile neutralizzare in servizio. Son due match completamente diversi. 

Lorenzo Sonego – Roland Garros 2023 (foto Roberto Dell’Olivo)

Sonego: Avevo un’estrema tranquillità sulle idee, quello che devo fare in campo fin dall’inizio ho avuto qualche difficoltà all’inizio, che però sono passate abbastanza presto. A metà del primo set, quando ho incominciato a capire un po’ meglio come giocare, come rispondere e come servire, mi ha dato tranquillità e poi da lì ho sempre avuto le idee chiare e massima fiducia in me stesso e molta serenità e quindi avendo idee chiare. Poi è stato tutto un po’ più facile. 

D: Nel 2025 saranno sostituiti i giudici di linea dal sistema elettronico, però non si sa ancora se sarà fatto sulla terra battuta. Volevo sapere, voi giocatori siete stati consultati per questa decisione? Cosa ne pensi tu personalmente? 

Sonego: Nel sui campi veloci ovviamente c’è più tranquillità, magari nei per i giocatori se c’è il sistema elettronico. È anche più difficile per un giudice anche valutare una palla sul veloce. Sulla terra, alla fine rimane il segno, è difficile trovare un avversario che prova a mettere in difficoltà l’arbitro mostrando il segno sbagliato.  

D: Volevo fare una domanda su quell’episodio sul 5-3 nel secondo, quando lui stava per finire lo smash e il raccattapalle è entrato in campo. Pensavo che magari così la folla si equilibrava un attimo oppure è stato istintivo pensare che il punto era suo ed era giusto così? 

Sonego: No, l’ho fatto anche altre volte, ma perché era giusto che vincesse lui quel punto. Era a un metro dalla rete. Non era giusto che lo vincessi io, eh, quindi il punteggio sarebbe stato sbagliato. Non mi piacciono queste situazioni, mi sono messo nei suoi panni… era un punto fatto, non aveva alcun senso. 

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