Roland Garros, Cocciaretto: “Numero uno d’Italia? Bello, ma noi gareggiamo con il mondo…”

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Roland Garros, Cocciaretto: “Numero uno d’Italia? Bello, ma noi gareggiamo con il mondo…”

L’entusiasmo contagioso di Elisabetta Cocciaretto dopo l’approdo al terzo turno del Roland Garros. E si può continuare a sognare

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Elisabetta Cocciaretto - Roland Garros 2023 (foto Roberto dell'Olivo)
 

Elisabetta Cocciaretto è una ragazza dal sorriso contagioso. Il suo entusiasmo, la sua spontaneità riempiono il cuore ed è bello ascoltare la sua emozione al termine della partita che l’ha condotta per la prima volta al terzo turno di un torneo dello slam.

“È tutto abbastanza inaspettato, oggi era una partita più difficile da un punto di vista mentale, conoscevo la mia avversaria, ho cercato di mantenere la calma e di lottare ogni punto. Forse oggi rispetto al solito ero molto tesa, questa partita l’ho sentita molto. Oggi veramente è stato un giorno particolare, non mi era mai capitato di sentirmi così bloccata, rigida…non so nemmeno dove mi trovo in questo momento” ci racconta sorridendo dopo la partita.

È molto interessante, anche perché non frequente in un mondo di giocatori stereotipati e robotizzati, il suo approccio alle partite. “ È pur sempre solo una partita di tennis” aveva detto dopo la clamorosa vittoria contro la due volte campionessa di Wimbledon e numero 10 del mondo Petra Kvitova. Oggi per lei era la fatidica prova del nove, però “Con Kvitova sapevo di non essere favorita ma io voglio sempre giocarla e vincerla. Quando perdi, la perdi sempre, è con questo spirito che entro in campo.”

L’ascesa di Elisabetta è stata rallentata negli anni passati da problemi fisici, prima alla schiena, poi al ginocchio. Oggi gli avversari erano due, oltre alla svizzera dall’altra parte del campo, Elisabetta ha inscenato una battaglia con il tape al ginocchio.  “Durante la partita il ginocchio un po’ mi dava fastidio ma se mettevo il tape mentalmente era peggio perché ci pensavo, allora l’ho tolto e non ci ho pensato più. Ma adesso sto bene, era solo la tensione”.

Alla fine del torneo Elisabetta potrà festeggiare il best ranking ( dovrebbe entrare tra le prime quaranta, ma chiaramente il torneo non è finito) e sicuramente sarà la numero uno d’Italia, superando Giorgi e Trevisan. “Non ci ho mai pensato in verità. Per carità, è una cosa bella  ma noi gareggiamo con il mondo. Non ho mai fatto a gara con le altre, penso che giochiamo contro tante di tutto il mondo e non ci ho mai pensato, anche se capisco che sia prestigioso. Se vinco il torneo sarà top-10? Non sarebbe male”.

In un mondo ideale senza confini, perché smettere di sognare?

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