Altra vittoria in tre set (6-3 7-6(4) 7-5) per Novak Djokovic sull’australiano Thompson al secondo turno di Wimbledon. Ora Novak aspetta l’esisto di Echeverry-Wawrinka e intanto riflette sulle proprie ambizioni e motivazioni.

D: Potresti affrontare Stan Wawrinka al prossimo turno. Tu hai avuto un ruolo fondamentale nella sua carriera. Che ruolo ha giocato lui nella tua? Come descrivereste il vostro rapporto? Vi allenate insieme e parlate.
N.D.: Mi ha tolto due Slam. Questo è stato il suo ruolo: battermi in due finali Slam (ride). Stan mi piace molto. È una grande persona. È veramente un’ ispirazione cosa sta facendo alla sua età. Ha quasi quarant’anni e sta andando ancora forte. Non è una cosa che in molti possono fare. Dopo molte operazioni alle ginocchia, va ancora avanti. Non dobbiamo dimenticare che è un tre volte campione Slam, vincitore di Coppa Davis e Oro Olimpico. Ha avuto una carriera fantastica. È per questo che penso sia qualcosa di ammirevole e impressionante che dopo tutte le difficoltà fisiche che ha avuto negli ultimi cinque, sei, sette anni, si rifiuti di mollare. […] Spero di affrontarlo, non giochiamo da un po’. Sarebbe lo scontro tra i veterani dei tour (ride).

D: Arrivi qui con 23 titoli Majors (dello Slam), avanti a Rafa adesso. Senti meno la pressione in campo?
Novak Djokovic: Non, per niente. Ogni volta che vado in campo, specialmente negli Slam o sui campi centrali, sento, ovviamente, una pressione e delle aspettative tremende da me stesso, dalle persone intorno che stanno guardando live o in Tv, tutto il mondo del tennis, giusto? È una sensazione a cui mi sono abituato ormai e qualcosa che accolgo perché mi dà più motivazioni per sforzarmi di fare la storia. Non penso che cambierà fin quando giocherò. Al di là del conto degli Slam, io voglio ancora ottenere i miei risultai e continuare il mio percorso. Penso sia quello che mi guida di più adesso come adesso.

D: L’altro giorno hai parlato dei ricordi di un giovane Novak. Qual è la tua prospettiva sull’età oggi e come si applica a te?
N.D.: Sei giovane o vecchio in base a come ti senti. Io mi sento giovane nel mio corpo, nella testa e nel cuore. I miei figli me lo ricordano tutti i giorni, grazie al tempo che passo con loro. L’innocenza, l’incredibile curiosità, l’amore e l’energia di cui faccio esperienza quando sto con loro è qualcosa che rafforza il bambino che c’è dentro di te. Anche il fatto che sto ancora praticando lo sport di cui mi sono innamorato quando ero piccolo penso sia qualcosa di molto piacevole. Si, è vero, il mio corpo risponde diversamente. Devo dire che sono molto fortunato di aver un corpo sano. Alla mia età, dopo vent’anni di tennis professionistico, sono ancora in grado di competere ad alti livelli. Ovviamente sono molto grato a Dio e alla vita e, anche, ai miei genitori per i miei geni. Allo stesso tempo sono consapevole dell’impegno che mi metto ogni giorno, con accanto il mio team, per garantirmi l’opportunità di essere sano. Cerco di godermi il momento.

D: La PTPA (Professional Tennis Players Association) ha qualche annuncio. Dai social media, sembra sia stia per dichiarare qualcosa. Ha qualche informazione su quando ci sarà questo annuncio o su che cosa succede?
N.D.: Se ho capito bene la domanda, stiamo parlando di dichiarazioni della PTPA. Quelle ci sono regolarmente. Non c’è niente di speciale. Intendo dire che quando la PTPA fa un certo annuncio è legato a mosse strategiche dell’associazione o dei partener, come, di recente, con l’UTR. Questo è tutto per il momento. Vasek (Pospisil) e qualche altro giocatore hanno rilasciato delle interviste. Forse c’è qualcosa che si saprà presto. Forse è a questo che ti stai riferendo.

Sara Zabeo