Classifica WTA: Pegula scavalca Rybakina per la terza posizione. Lucrezia Stefanini debutta tra le prime 100

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Classifica WTA: Pegula scavalca Rybakina per la terza posizione. Lucrezia Stefanini debutta tra le prime 100

La 25enne toscana debutta tra le prime 100 al mondo grazie ai buoni risultati ottenuti nell’ultimo periodo come i quarti a Varsavia

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Nella classifica aggiornata del ranking WTA di lunedì 7 agosto ci sono piccole ma importanti variazioni, anche nelle prime posizioni.

In vetta c’è sempre Iga Swiatek, seguita dalla bielorussa Aryna Sabalenka. E fin qui nulla di nuovo se non che, alle loro spalle, non c’è più Elena Rybakina bensì Jessica Pegula. La statunitense raggiunge nuovamente il suo miglior piazzamento in carriera con la terza posizione del ranking (lo era già stata ad ottobre dello scorso anno) grazie alla semifinale raggiunta a Washington. Anche l’altra finalista a Washington, Maria Sakkari, guadagna l’ottava posizione ai danni di Petra Kvitova.

Da segnalare anche le due posizioni guadagnate da Belinda Bencic, dalla quindici alla tredici, dopo i quarti di finale raggiunti a Washington. Così come la russa Kasaktina che ne guadagna tre (14esima) grazie agli ottavi sempre nel torneo americano. Ne perde addirittura 12 la spagnola Paula Badosa che scivola al 45esimo posto. Infine, a ridosso della top 50, troviamo alla 52 la tennista ceca Linda Nosková, che guadagna la bellezza di 19 posizioni grazie alla finale a Praga.

 

Festeggiano il best ranking l’ucraina Marta Kostyuk che grazie ai quarti di finale raggiunti a Washington guadagna due posizioni e diventa numero 32 del mondo; a poca distanza da lei troviamo la russa Anna Blinkova, 34esima al mondo. La top 40 è chiusa dalla francese Varvara Gracheva, anche per lei si tratta della posizione più alta mai raggiunta in carriera.

Di seguito la top 20:

#GiocatriceEtàNazionalitàPunti
1Iga Świątek22POL9490
2Aryna Sabalenka25BLR8746
3Jessica Pegula29USA5480+1
4Elena Rybakina24KAZ5465-1
5Ons Jabeur28TUN4747
6Caroline Garcia29FRA4685
7Coco Gauff19USA3760
8Maria Sakkari28GRE3585+1
9Petra Kvitová33CZE3341-1
10Markéta Vondroušová24CZE3106
11Barbora Krejčíková27CZE2840+1
12Beatriz Haddad Maia27BRA2745+1
13Belinda Bencic26SUI2605+2
14Daria Kasatkina26RUS2600-3
15Madison Keys28USA2580+1
16Veronika Kudermetova26RUS2485-2
17Karolína Muchová26CZE2333
18Ludmilla Samsonova24RUS2220
19Victoria Azarenka34BLR2176
20Jeļena Ostapenko26LAT2165

LE ITALIANE

Per quanto riguarda le azzurre, invece, nessuna novità degna di nota. Dopo l’exploit di Cocciaretto di settimana scorsa abbiamo un debutto assoluto tra le prime 100. Parliamo di Lucrezia Stefanini, che pur non avendo giocato questa settimana sta raccogliendo i frutti degli ottimi risultati recenti come i quarti a Varsavia. Paolini resta la seconda miglior azzurra qualificata (49esima). Dietro di lei Camila Giorgi (51esima), Martina Trevisan (64esima) e Lucia Bronzetti (69esima). Di seguito la top 10 delle italiane:

#GiocatriceEtàNazionalitàPunti
30Elisabetta Cocciaretto22ITA1420
49Jasmine Paolini27ITA1070+1
51Camila Giorgi31ITA1058
64Martina Trevisan29ITA906+2
69Lucia Bronzetti24ITA882+3
100Lucrezia Stefanini25ITA714+2
118Sara Errani36ITA618+1
171Nuria Brancaccio23ITA432+3
278Matilde Paoletti20ITA239-2
315Silvia Ambrosio26ITA203+13

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ATP

ATP Shanghai: Fognini e Schwartzman tra le wild card

Il tennista ligure sarà il quinto italiano presente in tabellone, dopo Jannik Sinner, Lorenzo Musetti, Matteo Arnaldi e Lorenzo Sonego

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Fabio Fognini - US Open 2023 (foto USTA/Brad Penner)

Dal 2 al 15 ottobre tornerà sotto ai riflettori il Rolex Shanghai Masters, penultimo appuntamento 1000 dell’anno, assente dal panorama tennistico da quasi un lustro. Infatti, l’ultima edizione risale al 2019 e il campione fu Danil Medvedev, che ai quarti di finale sconfisse proprio Fabio Fognini in due set.

Con un tabellone adeguatosi alle direttive ATP per quanto riguarda l’estensione, il torneo ha potuto concedere cinque wild card e una ci interessa da vicino. Dopo un periodo un po’ arduo a causa di un infortunio, del successivo rientro in campo nei Challenger e, infine, dell’esclusione dalla Coppa Davis, Fognini torna a giocare in un tabellone ATP e lo fa proprio a Shanghai con una wild card assegnatagli dagli organizzatori. Tenterà, dunque, di scalare ancora una volta la classifica, come d’altronde vorrà fare anche Diego Schwartzman, anche lui ex top ten che negli ultimi mesi non se la sta passando molto bene a livello di risultati.

Per quanto riguarda gli altri tre inviti, gli organizzatori hanno prevedibilmente concesso la corsia preferenziale a tre giocatori di casa: il primo è il giovanissimo classe 2005 Juncheng Shang, poi sarà presente il ventunenne Yunchaokete Bu, mentre per finire l’onore di esordire in un tabellone 1000 lo avrà anche Rigele Te, attualmente numero 494 al mondo. I primi due, invece, si trovano rispettivamente al 160esimo e al 187esimo scalino del ranking, e cercheranno senza alcun dubbio di onorare la wild card caricandosi con il pubblico di casa durante i loro match. Grande responsabilità, quindi, ma anche enorme occasione di brillare sotto le stelle della bandiera cinese.

 

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ATP

ATP Astana: Shevchenko vince facile, Medjedovic sfrutta il ritiro di Djere

La WC di casa Mikhail Kukushkin non sfrutta un match point nel secondo set e si arrende a Borges. Prima vittoria da fidanzato per Alexander Shevchenko

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Alexander Shevchenko - Foto Daniele Combi

Al via anche l’edizione 2023 dell’Astana Open, torneo che l’anno scorso vide alzare il trofeo a Novak Djokovic, che invece quest’anno ha preferito riposarsi e magari giocare a golf nel periodo pre Finals. I pochi match che si sono giocati nella prima giornata hanno visto sfidarsi il neofidanzato di Anastasia Potapova, Alexander Shevchenko, con l’olandese Botic van de Zandschulp non proprio nel suo miglior periodo di forma. Infatti, il n.85 ATP ha sempre mantenuto il controllo del match, imponendosi per 6-4 6-3 in un’ora e trentotto minuti, nei quali ha performato leggermente meglio dell’avversario sia in risposta che al servizio.

Dettagli che gli hanno permesso di vincere il primo scontro diretto con l’avversario – tornando al successo in una partita di un main draw ATP dopo quasi due mesi, ossia dal 500 di Washington – e di accedere al secondo turno, dove se la vedrà con il giovane serbo Hamad Medjedovic. Quest’ultimo ha sfruttato il ritiro del connazionale Laslo Djere, quando il primo era sopra 6-3 2-1 nel punteggio, per passare il turno e onorare la WC ricevuta, proprio come ha fatto Shevchenko.

Più intenso ma anche più infelice alla fine dei conti è stato l’incontro tra il beniamino di casa – sempre WC – Mikhail Kukushkin e il portoghese Nuno Borges, opposti in campo per la prima volta l’uno contro l’altro. È da tempo ormai che il tennista kazako ex n.39 al mondo si dedica principalmente al circuito Challenger, ma nonostante questo il giocatore portoghese ci ha messo quasi tre ore per arrivare al successo, che ha ottenuto con lo score di 5-7 7-6(6) 6-4.

 

Il 36enne russo, naturalizzato kazako, nel tie-break del secondo parziale era arrivato a match point, ma non è riuscito a chiudere lasciando così il passo al suo avversario, che nel terzo set gli ha strappato il servizio in apertura mantenendo poi il break fino alla fine. Per Borges sfida al secondo turno contro il vincente del match Korda-Popyrin.

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ITIA: sospeso Madaras, il tennista dei record nel circuito ITF

L’Agenzia anticorruzione del tennis ha confermato la sospensione provvisoria del giocatore svedese numero 220 ATP, che avrebbe dovuto essere un avversario degli azzurri in Coppa Davis a Bologna

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Dragos Madaras (SWE) - Sofia 2022 (foto Ivan Mrankov)

Non esattamente l’età dell’oro per quanto riguarda il tennis svedese. Negli ultimi mesi lo sport della racchetta ha visto da quelle parti un brusco cambiamento, avviato in primis dal numero uno Mikael Ymer. Come si sa, dopo la sospensione del tennista svedese che aveva mancato, secondo l’ITIA, i tre controlli antidoping con conseguente interruzione istantanea dalle competizioni, l’ex 50 al mondo ha deciso di ritirarsi dal tennis lasciando tutti di sasso. Poi, nella parentesi Coppa Davis la nazionale traghettata dal fratello di Mikael, Elias, non ha certamente brillato in quel di Bologna, dove è arrivata con la squadra meno attrezzata di tutti ed è sprofondata malamente in fondo alla classifica, arrivando quindi quarta nel girone.

Ora, invece, un altro tennista svedese deve fare i conti con l’ITIA (International Tennis Integrity Agency), e si tratta dell’attuale numero 220 al mondo (ex 191) Dragos Nicolae Madaras. Il mancino rumeno, naturalizzato svedese, è stato protagonista di un’annata da record che l’ha visto come leader indiscusso del circuito ITF. Infatti, Madaras è diventato il primo tennista della storia a trionfare in ben dieci tornei Futures nello stesso anno e ci è riuscito con l’ultimo titolo nel mese di luglio, quindi poco dopo metà stagione. Dichiarato come un obiettivo di quest’anno, il giocatore svedese aveva aperto il 2023 vincendo quattro titoli consecutivi con ben ventuno successi filati, che l’hanno condotto partita dopo partita a un’impressionante cifra di, appunto, dieci allori, sessantasette vittorie e solo cinque sconfitte. Inoltre, quest’anno ha partecipato per la prima volta a uno Slam, Wimbledon, dove è riuscito a superare un turno nel tabellone cadetto. Come ciliegina sulla torta, Madaras era perdipiù stato convocato per la Coppa Davis a Bologna ma, infine, non vi ha preso parte. E chissà perché…

Una stagione più che positiva, dunque, per il ventiseienne svedese, salvo il fatto che dal 17 agosto gli è stato vietato di partecipare ai tornei professionistici per “non aver ottemperato a una richiesta”, recita il TACP – Tennis Anti Corruption Program – in riferimento al suo caso. Una sospensione provvisoria, però, che attende accertamenti dall’ITIA. Il giocatore ha già provveduto a presentare ricorso contro il provvedimento, ma il 22 settembre è stata respinta, ed è questo il motivo per cui nel frattempo non ha potuto – e per ora non potrà – presenziare in Coppa Davis e nemmeno in qualunque altro torneo approvato dagli organi di governo dello sport. Rimaniamo quindi attesa di un’eventuale sentenza per ulteriori novità sul caso Madaras.

 

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