Gigante, Bonadio e Dalla Valle raggiungono i quarti al Challenger di Cordenons

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Gigante, Bonadio e Dalla Valle raggiungono i quarti al Challenger di Cordenons

Molto male Marco Cecchinato che al Challenger di Banja Luka perde malamente all’esordio

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Matteo Gigante - Cordenons 2023 (foto ufficio stampa Challenger Cordenons)
Matteo Gigante - Cordenons 2023 (foto ufficio stampa Challenger Cordenons)
 

L’Eurosporting di Cordenons (cittadina di poco più di 30.000 abitanti in provincia di Pordenone) vive in questo mese di agosto il suo momento di gloria: la scorsa settimana ha ospitato un ITF W60 (vinto dalla slovena Veronika Erjavec) e in questi giorni va in scena il tradizionale Challenger (categoria 75, terra battuta) che festeggia il suo 20esimo anniversario. Erano 12 gli italiani ai nastri di partenza e tre di loro si sono qualificati per i quarti di finale: Matteo Gigante, Riccardo Bonadio ed Enrico Dalla Valle. Ci piace iniziare da Bonadio che qui giocava in casa e ci teneva particolarmente. L’ha dimostrato battendo in due set prima Valentin Vacherot (n.269 ATP e miglior giocatore monegasco) e poi uno spento Francesco Maestrelli. Ora gli tocca lo spagnolo Carlos Sanchez Jover (n.368) e i numeri dicono che è favorito, ma piuttosto che dei numeri preferiamo fidarci dell’ottima stagione di cui è stato fin qui protagonista il 30enne tennista friulano che, invece che essere ricordato solo per quel suo rovescio da cineteca, vorrebbe piuttosto regalarsi quella vittoria Challenger che finora gli è sempre beffardamente sfuggita (due finali perse a Trieste 2020 battuto da Alcaraz e Bratislava 2022). Chi invece il suo trofeo Challenger l’ha già messo in bacheca (Tenerife 2023) è Matteo Gigante che però sente di essere ormai maturo per recitare su palcoscenici più importanti, e ogni torneo è occasione buona per dimostrarlo. Qui a Cordenons ha battuto l’ucraino Vladyslav Orlov ( 6-7 6-4 6-4) e poi lo sloveno Blaz Rola (7-5 6-2), faticando fin troppo contro avversari che stanno oltre la 400esima posizione in classifica. Ora troverà sulla propria strada l’argentino Hernan Casanova (n.247) che sulla terra non è mai da sottovalutare. La sorpresa assoluta la firma Enrico Dalla Valle che nel derby di secondo turno ha la meglio su Francesco Passaro col punteggio di 6-1 6-7(3) 6-1. Il tennista romagnolo ha quasi sempre avuto in mano le redini dell’incontro e, dopo aver dominato il primo set, sul 6-5 del secondo, ha avuto due match point che però non è riuscito a sfruttare. E quando Passaro pareggiava i conti, dopo essere riuscito a portare il set al tie-break, il destino dell’incontro sembrava scritto, col giocatore più forte che rimedia a un momento di distrazione e torna in sella. Niente di più sbagliato perché Dalla Valle riprendeva a macinare gioco come se nulla fosse successo, siglando un altro 6-1. 

Stagione davvero importante per Dalla Valle che dopo anni difficili, con tanti infortuni da metabolizzare, sta finalmente raccogliendo i risultati che merita, grazie anche alla collaborazione con la ‘Galimberti Tennis Academy’ che lo segue ormai da quasi un anno.  

Al Challenger 100 di Banja Luka (Bosnia, terra battuta) l’unico azzurro in tabellone era Marco Cecchinato che è stato prematuramente eliminato dal 25enne svedese di origini rumene Dragos Nicolae Madaras (n.197) col severissimo punteggio di 6-2 6-1. Per il Ceck è la conferma di una stagione ballerina che dopo gli Internazionali d’Italia ha preso decisamente una brutta piega con due sole vittorie a fronte di ben 10 sconfitte e la conseguente uscita dalla top 100. Eliminato nelle qualificazioni il 25enne Lorenzo Bocchi (n.621 ATP) che è costretto al ritiro contro il bosniaco Mirza Basic dopo appena due giochi.

Male anche Flavio Cobolli che sulla terra verde di Santo Domingo (Challenger 125) si fa sorprendere all’esordio dal giocatore di Trinidad Murkel Dellien (n.312 ATP) e non è un bel biglietto da visita in vista delle qualificazioni degli US Open. Il nostro personalissimo parere è che il tennista romano non viva benissimo questa fase di transizione tra Challenger e ATP e che, sentendosi ormai pronto per il circuito maggiore, faccia fatica a trovare la giusta concentrazione quando gioca a livello Challenger.

Poca gloria pure per Tommaso Compagnucci (n.533) che al Challenger 75 di Meerbusch (Germania, terra battuta) non supera le qualificazioni perdendo 6-2 4-6 6-4 dal padrone di casa John Sperle (n.1121 ATP).

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