WTA Cincinnati: Swiatek rimonta Zheng e trova Vondrousova. Muchova elimina Sakkari

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WTA Cincinnati: Swiatek rimonta Zheng e trova Vondrousova. Muchova elimina Sakkari

Sfida tra la campionessa del Roland Garros Iga Swiatek e quella di Wimbledon Marketa Vondrousova ai quarti. Cade la testa di serie numero 8 Maria Sakkari, out anche Stephens

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Iga Swiatek – WTA Cincinnati 2023 (foto via Twitter @CincyTennis)
 

[10] M. Vondrousova b. S. Stephens 7-5 6-3

La campionessa di Wimbledon Marketa Vondrousova rispetta il pronostico e si impone in due set nella sfida inedita con Sloane Stephens. 7-5 6-3 in ottantuno minuti il risultato a favore della ceca che nel primo set ha avuto l’occasione di chiudere con la battuta al decimo gioco, ma ha dovuto fare i conti con la reazione di Stephens. Perché, anche quando sembra che Sloane sia lì per farti un favore, essere sul punto di perdere non fa mai piacere e risveglia, almeno temporaneamente, le sue potenzialità. Troppo temporaneamente e non abbastanza risvegliate, dal momento che sul 5 pari cede la battuta una seconda volta. Game di passione, il dodicesimo, con Marketa che trasforma il quinto set point dopo aver sventato tre palle per il tie-break.

Più agevole per Vondrousova il secondo parziale, con l’allungo al sesto gioco nonostante esibisca un colpo con il rovescio slice la cui bruttezza (per non parlare dell’esito) è oscurata solo dall’incomprensibilità delle intenzioni. E nonostante due risposte tagliate di dritto che sono inviti a fare un buco per terra e invece Stephens non fa né il buco né centra la terra giusta. Marketa rema allegramente fino al traguardo che giunge pure con un game di anticipo e raggiunge i quarti dove affronterà Iga Swiatek o Qinwen Zheng.

K. Muchova b. [8] M. Sakkari 6-3 2-6 6-3

Bella vittoria di Karolina Muchova che si riprende da un secondo set sottotono e si impone sull’ottava forza del seeding Maria Sakkari, 6-3 2-6 6-3 in poco meno di due ore. Partenza in salita per Sakkari che viene sorpresa dall’aggressività in risposta di Muchova, trovando come immediata (e, immaginiamo, involontaria) contromisura quella di mancare il rettangolo di battuta con due seconde. Maria mette in campo una prima ogni tre, dunque è comprensibile il rapido 4-1 pesante per Muchova che gioca a tutto campo e chiama l’altra fuori dalla zona di comfort. Un po’ di ceca distrazione, un po’ la numero 8 del mondo entra in partita ed è 4-3 con finestra sul rientro, ma un paio di regali greci danno ossigeno a Karolina. Parecchio ossigeno, perché altri errori di Sakkari di fatto consegnano il parziale a una Muchova che cominciava a far trapelare qualche sintomo di tensione.

Uscita indenne dal primo turno di battuta del secondo set, Maria prende fiducia, approfitta del servizio altrui non pervenuto, comanda gli scambi e sale 3-1. Troppo timida in risposta alla seconda esterna, vede una prima chance per il doppio break svanire con il dritto ceco vincente; allora la spinge, la risposta, due volte e con profitto, così nel giro di pochi minuti pareggia con il 6-2.

Era un po’ sparita dal campo, Muchova, ma nella partita finale torna a farsi sentire al quarto game, strappa applausi per una deliziosa volée in acrobazia (non certo l’unica) e allunga sul doppio fallo greco. Tenuta a bada in risposta, Sakkari non riesce più a impensierire Karolina che, affidandosi alla prima battuta, chiude 6-3 con un game a zero. Per lei, quarti di finale contro la vincente fra Pegula e Bouzkova.


[1] I. Swiatek b. Q. Zheng 3-6 6-1 6-1

La partenza più in salita che si sia mai vista è andata in scena in questo match di ottavi di finale. Un tennis poco da Swiatek è stato protagonista nel primo parziale, dove la n.1 del mondo è apparsa piuttosto frastornata dal ritmo di Zheng che, al suo contrario, picchiettava insistentemente nonostante mettesse in campo una miseria di prime palle di servizio. Dal secondo set, invece, è Iga show in quel di Cincinnati, con la vincitrice del WTA di Palermo in balia del tennis ritrovato dell’avversaria e, nuovamente, della sua battuta a dir poco nulla. Infatti, dall’inizio del secondo parziale, sei giochi su sette con al servizio la cinese sono poi diventati break polacchi. La fenice Swiatek si sblocca così vincendo 3-6 6-1 6-1 dopo un brutto inizio con un’avversaria che sì ha sempre battuto nei tre confronti diretti, ma in due di questi precedenti era stata costretta a spuntarla in tre frazioni. Poco male, la vittoria è comunque arrivata e ora ai quarti ci sarà la sfida tra le vincitrici del Roland Garros e di Wimbledon: Swiatek-Vondrousova.

IL MATCH

Swiatek appare contratta, sbaglia troppo e perde subito la battuta. Zheng conferma e per Iga non va meglio il terzo game, aperto e chiuso dalla seconda fuori bersaglio e, nel mezzo, una risposta vincente e un “cosa ci faccio qui nei pressi della rete?” La n.1 del mondo soffre la profondità di palla dell’avversaria e la capacità di tenere il ritmo. La grafica dei gratuiti dice 11-2 quando Qinwen serve sul 40-15 e, puntuale, arrivano il doppio fallo e altri tre errori con un paio di fuori giri molto fuori. Dopo quattro turni di servizio con una bassissima resa al servizio, Swiatek è sotto 3-4: potrebbe andare molto peggio, ma la aiuta la prima palla di Qinwen o, meglio, la sua assenza. Con l’altra avanti 5-3 il compito minimo di Iga è portarla a servire per il set (anche perché la n.24 WTA è sotto il 30% di prime…), ma Zheng non ci sta, corre e tira, non si fa abbattere da un vincente di puro telaio e si prende la frazione in risposta dopo altri due errori polacchi macroscopici, figli di una fretta insensata che trasmette ansia solo a guardare.

La n.1 al mondo si assenta per qualche minuto per ritrovare la concentrazione, e al rientro in campo mostra una caratura differente, ancora mai atterrata sul rettangolo da gioco durante tutto l’arco del primo parziale. ‘Potenza’ è la parola d’ordine che le permette di sfondare la muraglia cinese in avvio di secondo set; infatti, il break in apertura della polacca è pesante, è a 0. Nel secondo gioco Swiatek rimonta da uno svantaggio di 0-30 sul suo servizio e conferma il break con svariate prime che non trovano la risposta di Zheng. Le difficoltà dell’asiatica iniziano a lederla, tanto che i numerosi errori da lei commessi concedono nuovamente il break a 0 all’avversaria con un doppio fallo conclusivo. Swiatek ringrazia e procede con la sua marcia-recupero. Il 4-0 è una pura formalità per la vincitrice del Roland Garros, che fa capire di non aver tempo da perdere in questa seconda frazione: mette in tasca il terzo break di fila a 0 a suon di risposte vincenti e va a servire per il set. Qui la cinese con un sussulto d’onore e un drittone alla velocità della luce nega il bagel alla n.1 WTA, che viene breakkata nel sesto gioco.

La polacca, però, rimedia subito nel game successivo, nel quale mette in cassaforte il secondo set grazie a numerosi doppi falli della cinese e al suo ritrovato tennis. Questa volta è la n. 24 al mondo a ritirarsi negli spogliatoi per un toilet break che assomiglia più a una pausa di riflessione. Gli effetti però non sono quelli di Swiatek dell’inizio secondo set. Iga, infatti, parte in vantaggio anche nel terzo parziale, dove continua a martellare specialmente con il dritto e strappa il servizio all’avversaria per la quinta volta consecutiva. Due prime solide regalano a Swiatek il 3-0, mentre Zheng si salva nonostante le entri una prima di servizio su tre (di media). 4-1 lo score in favore della polacca. Non c’è più niente da fare per l’asiatica: il gioco della n.1 al mondo è troppo aggressivo e vario per lei, che non sa più che pesci prendere e continua a steccare dritti uno dopo l’altro. Arriva, così, il 5-1. Poco dopo Swiatek stacca il pass, a seguito di 2 ore e 12 minuti di tennis, per un quarto di finale tutto da guardare contro la vincitrice di Wimbledon, Marketa Vondrousova.

Con la collaborazione di Andrea Binotto

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