WTA Cincinnati: Karolina Muchova, riecco il supertennis. Sabalenka si arrende in tre set

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WTA Cincinnati: Karolina Muchova, riecco il supertennis. Sabalenka si arrende in tre set

L’atleta ceca propone un gioco d’altri tempi e confonde la bielorussa, determinata all’inizio ma in calo nella seconda metà del match. Ora la finale domenica con Coco Gauff

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Karolina Muchova - Cincinnati 2023 (foto Twitter @CincyTennis)
 

K. Muchova b. [2] A. Sabalenka b. 6-7(4) 6-3 6-2

Karolina Muchova si regala la prima finale in un Master 1000 superando in semifinale, come due mesi fa a Parigi, per 6-7(4) 6-3 6-2 Aryna Sabalenka. Fedele per tutto l’incontro alla sua tattica, la finalista di Roland Garros ha sempre cercato di togliere il tempo alle sfuriate della rivale, giocando in risposta ben dentro il campo e rischiando qualche errore nella misura in più pur di togliere alla lunga sicurezza al forcing della bielorussa.

Karolina ha costantemente cercato di spezzare il ritmo dello scambio ricorrendo allo slice di rovescio, alla palla corta e ad alcune pregevoli sortite a rete, soluzione a cui è ricorsa anche seguendo la battuta a rete. Lo straordinario talento della tennista di Olomouc ha progressivamente brillato, sciorinando soluzioni che rimandano al passato e in particolare ad altre illustri rappresentanti della scuola cui Muchova stessa appartiene.

Sabalenka ha attinto a piene mani al suo classico gioco e alla sua personalità: così facendo ha vinto il primo set, ma ha poi ceduto terreno alla contendente, troppo ispirata per il suo tennis che prevede molte meno variazioni. Finale meritatissima per Muchova, che domenica se la vedrà con Coco Gauff per stabilire chi sarà la nuova vincitrice di un Master 1000. Per lei anche l’ingresso nella top ten per la prima volta in carriera.

Primo set: Parte bene Sabalenka, ritorna Muchova ma la tigre di Minsk si impone al tie-break

Inzio del match sicuramente favorevole a Sabalenka, che approfittando del servizio erratico di Muchova e della sua imprecisione nei colpi da fondo riesce a rendersi subito pericolosa nei turni di battuta dell’avversaria. Nel secondo gioco Muchova riesce a salvarsi nonostante uno 0-30 iniziale e anche grazie a un incredibile errore di Sabalenka nei pressi della rete, ma due giochi più tardi la bielorussa riesce a perfezionare l’allungo e si porta subito 4-1.

Sembra che possa essere un parziale a senso unico, ma Muchova non si dà per vinta, nonostante uno 0-30 anche nel suo terzo turno di servizio, e approfittando anche di un doppio fallo di Sabalenka sulla chance del controbreak riesce a impattare sul 4-4. Il gioco è piuttosto spezzettato, entrambe sono in grado di dare vita a scambi di grande qualità, soprattutto la ceca che dà sfoggio delle sue abilità a rete, ma con altrettanta facilità le due possono incappare in errori piuttosto banali.

Le montagne russe però continuano per la bielorussa, soprattutto al servizio: un doppio fallo la inguaia sullo 0-30, poi con due servizi vincenti (tra cui un ace di seconda) cancella le prime due palle del 5-4 per Muchova, ma sulla terza spedisce un rovescio lungo mandando la sua avversaria a servire per il primo set.

Qui la campionessa dell’Australian Open mette in mostra tutte le qualità del suo temperamento e si aggiudica dodici dei successivi tredici punti, riorganizzando il suo forcing più asfissiante e deprimendo ogni variazione di ritmo della ceca. La numero 2 del seeding si arrampica fino al 6-5 e 0-40 ma di nuovo si incarta e aiuta con qualche errore di misura la rivale a forzare la conclusione del parziale al tie-break.

L’atleta di Olomouc entra meglio nello shootout e sale 3-1 approfittando di un grave errore nei pressi del net di Sabalenka. La tigre di Minsk però reagisce nuovamente da autentica campionessa e inanella quattro punti consecutivi, a sua volta giovandosi di un doppio errore alla battuta di Muchova. Aryna si aggiudica il tie-break per 7-4 in un’ora e tredici minuti.

Secondo set: Muchova sale alla battuta e in risposta, il set è suo

Muchova alza la percentuale trasformazione dei punti con la prima palla e inizia con il piede giusto nei propri turni di battuta; Sabalenka ha viceversa qualche problema in più e riesce a difendersi di nuovo imponendo la propria aggressività unita a una personalità sempre più debordante.

La numero 17 del seeding riprende i suoi propositi di spezzare il ritmo della rivale con discese a rete e variazioni in slice, riuscendo più spesso a cogliere di sorpresa la bielorussa. Sul punteggio di 2-1 in proprio favore si procura una palla break ribaltando un’azione d’attacco di Sabalenka confezionando un lob di dritto di alta sartoria e chiudendo lo scambio a rete.

Muchova esprime il proprio meglio in risposta e si procura una seconda opportunità per il break, ma la rivale impone la propria potenza e non appena trova il vantaggio chiude a proprio favore la vicenda con uno smash.

Gli impacci di Sabalenka alla battuta si rinnovano poco dopo e questa volta Muchova centra il suo obiettivo. Sul punteggio di 4-3 la ceca sale 15-40 grazie anche all’ennesimo doppio errore dell’avversaria e conquista il sospirato break con un punto incredibile, che vede Sabalenka cercare il passante di dritto incrociato da posizione molto vicina da rete e Muchova sfoggiare un riflesso prodigioso con la volée di dritto che cade, anche con un po’ di fortuna, sulla riga di fondo.

Il tentativo della bielorussa di organizzare un lob difensivo naufraga e poco dopo Karolina chiude il set per 6-3. Sette vincenti e altrettanti errori per lei, nove winner ma 15 gratuiti per la favorita numero due del torneo.

Terzo set: Sabalenka in vistoso calo, Muchova non si commuove e trionfa

Il tema che ha portato alla conclusione del secondo set si ripropone nella frazione decisiva. Muchova è sempre più sicura dei suoi colpi: continua a giocare in anticipo, togliendo tempo alle sbracciate sempre più furibonde di Sabalenka.

Così come nel secondo set, anche nella terza frazione Muchova non concede palle-break e può così concentrarsi nei game di risposta. Una grossa mano arriva però dalla rivale, che riesce sempre meno a reagire ai momenti più difficili e continua a regalare doppi falli (saranno dieci alla fine).

Uno di questi lo gioca nel secondo game, lanciando la rimonta di Karolina, che da 30-0 raggiunge la parità e alla seconda chance strappa la battuta alla contendente. Sabalenka appare sfiduciata e non ritrova il ritmo che le ha consentito di costruirsi ben sei palle break nel primo set.

Ne approfitta la ceca, che sul punteggio di 4-2 si trova 0-40 grazie a una atletica volée di rovescio e a un lungolinea di dritto che è una sassata. Aryna arriva ai vantaggi ma deve cedere poco dopo la battuta.

Nel game seguente Muchova si concede anche un doppio fallo per poi rimediare con un’elegante soluzione in serve and volley: la finale con Coco Gauff è sua.

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