US Open, Arnaldi raggiante: "Felice di aver giocato il mio miglior tennis. Alcaraz? Un grande stimolo poter giocare contro il n. 1"

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US Open, Arnaldi raggiante: “Felice di aver giocato il mio miglior tennis. Alcaraz? Un grande stimolo poter giocare contro il n. 1”

L’anno delle prime volte per Matteo Arnaldi che a New York si trova molto bene

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Matteo Arnaldi - US Open 2023
 

Non svegliatelo! O forse fatelo anche perchè la realtà dei fatti potrebbe superare quella dei sogni. Allo US Open Matteo Arnaldi si guadagna la luce dei riflettori con una partita perfetta giocata e vinta contro Cameron Norrie. Nell’anno delle prime volte, conquista la seconda settimana in uno Slam, contro il n. 1 al mondo, in un palcoscenico straordinario. L’azzurro non vuole certo fermarsi, ma sa che questo è solo l’inizio e che dovrà far tesoro di tutto quello che sta vivendo.

D. Quindi ha funzionato il rovescio contro il suo dritto…

“Sì, una partita molto buona, non dico perfetta, ma quasi. Sono riuscito a esprimere in campo quello che avevamo programmato, soprattutto sono contento di essere riuscito a farlo in un tre su cinque, non è così semplice.”

D. Qual è stato il momento in cui hai sentito di poter mettere le mani sulla partita?

“Credo dall’inizio, sono entrato con un’idea di gioco e ho cercato di tenerla per tutta la partita. Lui non è riuscito a trovare una chiave per mettermi in difficoltà, ma non lo aspettava… Sono nuovo nel circuito, sono tutte partite nuove per me ma anche per loro.”

D. Dopo la vittoria su Fils avevi detto di avere tanta energia da scendere in campo immediatamente: quanta ne servità ora?

Credo che Alcaraz sia uno dei giocatori più fisici del mondo e anch’io mi reputo anch’io abbastanza buono [ride], quindi spero in una partita bella e lottata. Fisicamente sto molto bene, non oggi non ho giocato neanche tanto. Cercherò di dare il 100% e più per portare la partita in lotta.”

D. Pensi di chiedere qualche consiglio a Jannik visto che lui ha giocato da vecchia volpe con Carlos?

“Siamo abbastanza amici. Non lo farò io, molto probabilmente si sentiranno i coach Ma ad Alcaraz ci penserò tra poco, ora voglio godermi il successo odierno”.

D. Parecchi pallonetti abbiamo visto oggi: è il tuo colpo naturale o è stato studiato per questo match?

“Ne faccio tanti sempre, magari oggi sono usciti particolarmente bene, solitamente finiscono a metà campo e gli altri “smashano”.

D. Tornerai a casa con tante esperienze!

“Sto facendo nuove esperienze: prima volta vittoria al quinto in uno Slam, prima volta contro un numero 1, prima conferenza stampa, prima volta alla seconda settimana in uno Slam! Sto vivendo tutto al massimo. E’ un anno di tante prime volte sono contento della continuità trovata. Tornerò a casa con lo zaino sulla schiena colmo di tante esperienze che mi faranno bene per il futuro”.

D. La gara contro Norrie è stata perfetta.

“Ho cercato di giocare il mio miglior tennis, cercando di essere aggressivo sin dall’inizio e penso di averlo fatto al meglio. All’inizio ero nervoso, ma poi ero felice per il risultato finale. Sono senza parole, perchè davvero è stato tutto un po’ pazzesco. Penso di aver giocato davvero bene. Abbiamo pianificato di fare quello che ho fatto e ha funzionato per tutto l’incontro. Ogni volta ti auguri che vada tutto bene e oggi è andata così. Norrie non si aspettava potessi giocare così.

D. Arnaldi si trova benissimo a New York.

Mi è sempre piaciuto questo posto. Ho sempre giocato molto bene fin da quando ero juniores. Ho molti amici qui e sto vivendo tante sensazioni positive che mi aiutano a giocare il miglior tennis”.

D. Non hai mai giocato sul Centrale o sul campo n. 1, contro Alcaraz potrebbe accadere

“Non ci ho mai giocato per cui se dovessi giocare o sull’Arthur Ashe o sul Louis Armstrong andrò a farci un salto prima”

D. Tre dei partecipanti alla Next Gen di Milano del 2022 hanno raggiunto gli ottavi di uno Slam: Lehecka in Australia, anche Lorenzo. E’ simpatico notare come voi giovani state alzando il livello del vostro tennis.

Sì è molto carino specie perché siamo tutti amici. Vederci tutti giocare questo tipo di partite è divertente. Questo è uno stimolo tra di noi: se uno riesce a ottenere un risultato anche l’altro si sente in grado di poterlo fare. Vederli giocare ti dà questa energia”.

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