Adattarsi alla paternità richiede il suo tempo
Tra le altre cose però anche la paternità annunciata a settembre. “Sì, a fine marzo diventerò papà di un maschietto e sono molto felice. Certo, all’inizio è stata una notizia un po’ destabilizzante, ma non perché non fossi felice, anzi. Però ci sono tante cose a cui pensare con Veronica, una base famigliare da creare, un nuovo assetto di coppia, ben più importante di un matrimonio. Un figlio è per sempre”.
Un regalo del genere stravolge l’ordine delle cose. “Immagino che sarà così. Veronica e io abbiamo preso la decisione di diventare genitori senza tentennamenti e con grande fermezza. Bisognerà soltanto organizzarsi ma lei per fortuna è di Sanremo e ha i genitori vicini. Faremo base a Montecarlo“. Certo la paternità è una cosa seria, ma un figlio così da giovane ha anche aspetti positivi, “Sì, sarà bello crescere insieme, spero di avere una carriera lunga e che lui possa seguirmi. Ma soprattutto di dargli delle soddisfazioni in campo e fuori“. Nascerà tra fine nano e inizio aprile, già pronto perla stagione sulla terra. i prospetta un futuro da tennista? “Chi lo sa, deciderà lui cosa fare. Di sicuro, se gli piacerà il mio sport e volesse fare questo mestiere, non glielo impedirò“.
L’atmosfera nel Team Italia in Coppa Davis
Tornando alla Davis il gruppo è unito e coeso, ma soprattutto forte, dunque è inevitabile che le aspettative alla viglia siano piuttosto alte. “Stiamo bene, siamo forti, siamo motivati anche se il finale di stagione è tosto per tutti. L’Olanda è subito un bell’impegno. Il loro numero 2 Van De Zandschulp nelle ultime settimane è tornato ad alti livelli. A Bologna abbiamo dimostrato che restando uniti possiamo fare grandi cose. Un po’ come le ragazze di Tathiana Garbin, a cui mando un grande abbraccio, che hanno sfiorato l’impresa“. Senza comunque abbassare la guardia. “C’è un bel clima, ma anche una responsabilità diversa perché il tuo risultato influisce anche sugli altri“.
Sul sito di Intesa Sanpaolo, partner di Ubitennis, è disponibile lo speciale che ripercorre la fase finale della stagione di Lorenzo Musetti.
Per chiudere, Musetti si è espresso sulla decisione di inserire Corrado Barazzuti nel suo staff. “Sono contento che si affianchi a Simone Tartarini. Corrado mi vuole bene, crede nel nostro progetto, ci ha sempre dato una mano anche quando era capitano. Non vedo l’ora di cominciare”. I progetti per il futuro sono: “lavorare insieme circa 15 settimane e cominciare subito con la preparazione invernale a Montecarlo. Purtroppo a volte non riesco a tirare fuori il massimo. Corrado mi ha dato fiducia, dicendo che pensa di potermi aiutare, e di sapere di cosa ha bisogno un ragazzo per esprimersi al meglio“.