Caroline Garcia si conferma la miglior battitrice del circuito, o meglio la tennista che complessivamente nel Tour ha scagliato il maggior numero di aces: e diciamo che non è proprio la medesima cosa. Se la Regina è transalpina, il Re è polacco.
Sebbene la stagione 2023 non sia certamente stata la migliore in termini di risultati ottenuti, l’ultima sfida disputata l’ha vista soccombere a Jasmine Paolini in BJKC, quantomeno la giocatrice francese ha rinsaldato il proprio status di migliore esponente WTA per numero di punti diretti ottenuti con il fondamentale d’inizio gioco non permettendo all’avversaria di turno neppure di sfiorare la sfera gialla con l’attrezzo.
Il trono dell’ex n. 4 del mondo, attualmente ventesima del ranking, posto a quota 462 non è però poi così saldo dato che lo scarto che divide la seconda protagonista in graduatoria è di sole 7 lunghezze. Infatti la medaglia d’argento, grazie ai suoi 455 aces messi a referto in stagione, se l’aggiudica la kazaka e vincitrice di Wimbledon 2022 Elena Rybakina. Chiude, infine, il podio la bielorussa e campionessa in carica dell’Australian Open Aryna Sabalenka: in questa circostanza, ben più importante il divario con la seconda posizione. Per la tigra di Minsk il bottino recita 405 aces, 51 in meno della 24enne moscovita.
Dunque della Top Three soltanto Caroline non recita un ruolo nella Top 10 mondiale. Tuttavia se analizziamo la stessa statistica presa in considerazione in questo articolo, proiettandola su altri fattori numerici ci accorgiamo come il tutto assume un significato totalmente diverso: per numero di partite disputate nel 2023 e per media di aces centrati in un singolo incontro, sta davanti a tutte Elena. Possiamo quindi affermare come in termini di efficacia del servizio, Rybakina è superiore al resto delle colleghe nel circuito femminile.
Non a caso è necessario sottolineare come per gran parte dell’anno, la giocatrice di origini russe sia stata al comando della speciale classifica. Alla fine ha pagato la seconda parte di stagione condizionata pesantemente dai problemi alla spalla, che le hanno impedito di competere con continuità.
