Holger Rune, reduce da un 2023 turbolento e contrassegnato da troppi alti e bassi (e forse anche da aspettative un po’ eccessive, in fin dei conti fino a Wimbledon aveva ottenuto una serie di ottimi risultati: il titolo di Monaco, due quarti slam e due finali a livello 1000), ha deciso di fare le cose per bene in vista della nuova stagione: il giovane talento danese, dopo una lunga crisi a cavallo tra l’estate e l’autunno (una sola vittoria e ben sette sconfitte tra Toronto e Stoccolma), dovuta anche a problemi alla schiena, aveva annunciato l’ingaggio di Boris Becker come nuove allenatore. A conti fatti la presenza nel suo angolo di Boris ha in qualche modo tranquillizzato i nervi- sempre tesi- di Rune, che nel corso delle ultime settimane della stagione è riuscito a ritrovare un pizzico di tranquillità e di tennis, raggiungendo la semifinale a Basilea e i quarti a Bercy (dove aveva trionfato nel 2022, sfiorando un’incredibile qualificazione al Master’s). I punti raccolti in extremis negli ultimi eventi della stagione regolare gli hanno permesso di qualificarsi alle Nitto ATP Finals di Torino, dove è stato eliminato nella fase a gironi a causa delle due sconfitte (entrambe in volata) con Djokovic e Sinner.
A dire il vero il 2023 di Rune è stato un anno “disordinato” anche per quanto riguarda il tema della guida tecnica: ci riferiamo in particolare al continuo “tira e molla” con Patrick Mouratouglu, sotto gli occhi severi del capo (e manager) di Holger, la madre Aneke, che in un’intervista rilasciata a settembre ha ammesso che le tensioni (“uno scontro tra ego”) tra il coach francese e Lars Christensen (maestro storico del numero 8 del mondo e presenza fissa nel suo team) erano state decisive ai fini del licenziamento di Mou. L’arrivo di Becker e del suo carisma ha finalmente portato stabilità e serenità all’interno del ‘pianeta Rune’ e la collaborazione con l’ex campione tedesco è stata inevitabilmente confermata anche per il 2024 con Boris che, però, ed è questa la notizia del giorno (annunciata dallo stesso Rune con un post su Instagram), nel corso della prossima stagione verrà affiancato da un veterano del circuito ATP: Severin Luthi.
Luthi, 47 anni, dal 2005 ricopre il ruolo di capitano della nazionale svizzera di Coppa Davis ma nel corso degli anni è diventato un volto famoso per un altro motivo: dal 2007 al 2022 ha fatto parte del team di Roger Federer, in qualità di amico, compagno di viaggio e coach. La sua esperienza di “vice” e “assistente” potrà essere fondamentale sia per Rune che per Becker proprio perchè Luthi (che non è un tipo da “scontro tra ego”) ha in effetti svolto per anni lo stesso tipo di ruolo all’interno dello staff di Federer, affiancando spesso allenatori con un nome più pesante e ingombrante del suo.