Il secondo titolo dell’Italia in Coppa Davis ha inevitabilmente richiamato alla mente i protagonisti del primo trionfo, quello nel 1976 a Santiago del Cile. La breve storia che qui riportiamo dal sito “Claytenis” coinvolge uno di quelli che che uscì sconfitto dalla finale di 47 anni fa. Stiamo parlando di Jaime Fillol.
La qualificazione del paese sudamericano per la prossima edizione della United Cup al via dal 29 dicembre e fino al 7 gennaio 2024 tra Brisbane, Perth e Sydney è scaturita dalla crescita in classifica di Nicolas Jarry. Con l’esiguo margine di 50 punti ATP di vantaggio su Francisco Cerundolo Jarry ha infatti propiziato il coinvolgimento del suo paese a spese dell’Argentina. Il ventottenne atleta si è fatto strada nel ranking durante la stagione appena conclusa fino a raggiungere la posizione numero 19, dopo aver vinto a Santiago e Ginevra il suo secondo e terzo torneo del circuito maggiore.
Un tal piazzamento ha consentito al suo paese di essere ammesso alla competizione; così Nicolas, il cui cognome completo è Jarry Fillol, ha preso in mano il telefono e ha chiamato il nonno, settantasettenne gloria del tennis nazionale ma capace anche di prendersi la posizione numero 14 della classifica nel 1974 (e di resistere per ora quindi al primo posto nel ranking di famiglia). L’idea di Nico è: nominare Jaime capitano della squadra.
“Nico mi ha chiesto” – commenta raggiante Fillol – “se volessi partecipare come capitano e io ho accettato subito. Quale migliore occasione per promuovere il tennis nel nostro paese?”. Avremo quindi un nuovo capitolo della Fillol dynasty, che ha visto un momento imperdibile durante la premiazione lo scorso marzo del torneo di Santiago: Nicolas con il trofeo tra le mani, alla sua destra zia Catalina, figlia di Jaime e direttore del torneo e alla sua sinistra el abuelo. Per non parlare del bisnipote Juanito, che durante il discorso di papà vincitore vuole mangiarsi il microfono con cui il padre sta salutando la folla…
Jaime Fillol non rimarrà a seguire le gesta del nipote a Melbourne; a Santiago è ancora molto impegnato come direttore dello “Sports and Welfare Institute” dell’Università Andrés Bello. “Giocherò con il mio nipotino” – conclude Fillol – “fino a Sydney”. Poi spazio al padre del piccolo Juanito.