Daniil Medvedev: "Il calendario 2024 sarà una sfida. Soffro il cambio di superfici"

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Daniil Medvedev: “Il calendario 2024 sarà una sfida. Soffro il cambio di superfici”

Su Djokovic: “Novak rimane uno dei giocatori da battere”. Su Nadal: “Non conosco al momento il suo stato di forma ma sembra che stia bene e questo è fantastico per il tennis”

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Daniil Medvedev - Nitto ATP Finals 2023 Torino (foto Twitter @atptour)
 

La nuova stagione è alle porte. Mancano pochi giorni all’inizio della United Cup, primo evento del calendario ATP e WTA. Molti dei migliori giocatori di entrambi i circuiti stanno affinando la loro preparazione giocando una remunerativa esibizione negli Emirati Arabi Uniti. Proprio durante la sua partecipazione alla World Tennis League di Dubai, Daniil Medvedev ha parlato con la giornalista Reem Abulleil per il quotidiano The National.

Medvedev inizia questa nuova stagione da numero 3 al mondo per quella che è l’undicesima stagione nel circuito. Nonostante 20 titoli, tra cui uno Slam conquistato a New York nel 2021, la voglia di lottare di Medvedev è ancora alta: “Negli ultimi due anni mi sentivo come se stessi cambiando. È normale. Non ho  più 23 anni e non sto cercando il mio primo grande titolo. Invecchiando penso solo di voler fare di più”

Cambiamenti che però portano il tennista russo a continuare a spingere: “ In questa fase della mia vita, che spero duri a lungo, sento di avere la più grande motivazione di sempre. Voglio continuare a trovare i miei limiti e andare oltre. Cercare di essere ancora più professionale, provare a lottare più duramente, ed essere migliore in campo.”

Una  stagione che ha visto Medvedev inseguire. Dopo l’eliminazione al terzo turno dell’Australian Open, il russo, infatti, si era trovato fuori dalla top 10. Una rincorsa che ha drenato molte energie fisiche e mentali: “A fine stagione non ero al massimo, ero mentalmente stanco. Quindi proverò a fare meglio l’anno prossimo, con la speranza di poter diventare un giocatore migliore”. Prima parte di stagione che non ha dato le giuste sensazioni al russo: “Direi che sono rimasto un po’ deluso da me stesso, e non è una sensazione facile da gestire”.

Da quel momento 25 vittorie, 19 vittorie delle quali consecutive, con 4 titoli vinti e la finale persa con Alcaraz ad Indian Wells come unica battuta d’arresto. Una stagione che lo ha visto vincere a sorpresa sulla terra rossa di Roma, oltre alla semifinale di Wimbledon e la finale allo Us Open. 

Una stagione che vedrà come avversari sicuramente coloro che già lo sono stati nel 2023: Djokovic, Alcaraz e Sinner. Un quartetto che si è distinto dal resto della concorrenza: “Se consideriamo la passata stagione e i molti tornei giocati, posso dire che ad un certo punto della stagione noi 4 abbiamo fatto la differenza rispetto agli altri. Soprattutto verso la fine, almeno per quanto riguarda i punti conquistati”, ha dichiarato il russo.

Un 2024 che però potrà vedere emergere nuovi protagonisti: “Ogni stagione può essere diversa. Stefanos [Tsitsipas] ha raggiunto la finale agli Australian Open; per diversi motivi ha avuto un finale di stagione più difficile, ma può tornare a quei livelli e superare me, Sinner, Carlos o Novak, chiunque. Io stesso ero fuori dalla top 10 l’anno scorso, all’inizio della stagione.

Medvedev ha comunque una certezza su chi sarà uno degli uomini da battere:L’unica cosa di cui siamo sicuri è che Novak è sempre lì. Potrebbe esserci anche una lista di 10 atleti a lottare ma Novak è sempre lì. Quindi spero di poter far parte dei primi quattro dell’anno prossimo.”

La superficie che Medvedev apprezza meno è sicuramente la terra rossa. Una relazione complicata che ha visto però un esito a sorpresa, il titolo del russo in quel di Roma. “Anche se quest’anno ho dimostrato a me stesso, al 100%, che posso essere un ottimo giocatore sulla terra battuta, sento che sto faticando un po’ quando si tratta di cambiare superfici di gioco, e questo è qualcosa che ho sempre patito durante tutta la mia carriera”, ha confessato il russo, parlando delle insidie del cambio di superficie nel corso di una stagione.

Cambi di superfici che saranno accentuati dalla presenza delle Olimpiadi di Parigi sulla terra rossa post Wimbledon: Quest’anno sappiamo che sarà una sfida: cemento, terra, erba, terra e cemento. Il calendario non è facile, ma è uguale per tutti. Ancora una volta, ho una grande motivazione per essere ancora più forte fisicamente per riuscire a gestire la stagione fino alla fine. E spero di poter disputare molti grandi tornei. Non potrò vincerli tutti, ma proverò a portare a casa qualche titolo”

Medvedev ha detto la sua anche sul ritorno di Nadal: “La sua situazione è più o meno simile a quella di Novak, in tutte le stagioni che ha giocato ha vinto molte partite e ne ha perse poche. È molto difficile batterlo.

Medvedev ha poi parlato delle sue sfide con lo spagnolo: “Con Rafa forse ho avuto anche meno successo che con Novak. Ma abbiamo giocato alcune partite combattute in cui sentivo di poter vincere e forse alla fine è stato lui ad avere la meglio. Quindi per me sarà una grande sfida se dovessi affrontarlo. Non conosco al momento il suo stato di forma, nessuno lo sa, e come se la caverà. Ma da quello che ho visto, sembra che stia bene e questo è fantastico per il tennis”.

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