[1] A. Sabalenka b. L. Bronzetti 6-3 6-0
Azzurro opaco per il tennis italiano, almeno dal lato delle ragazze. Giornata infatti abbastanza da dimenticare in quel del Brisbane International, torneo WTA500 che ha visto consumarsi l’uscita, a qualche ora di distanza, di Lucia Bronzetti prima e Camila Giorgi poi. Certo, per entrambe il sorteggio era stato tutt’altro che magnanimo, opponendole rispettivamente ad Aryna Sabalenka e Jelena Ostapenko. E, in ambo i casi, il pronostico si è incanalato con comodità sui binari previsti.
La bielorussa, n.2 del mondo e tds n.1, manda a casa Bronzetti in meno di un’ora, con un netto 6-3 6-0. La partita, a tutti gli effetti, dura solo un set. Giocato non alla pari, ma quantomeno in scia dall’azzurra, che ha anche una palla break nel game d’apertura, prontamente annullata dalla sua avversaria. L’evolversi del parziale, con il break decisivo a favore di Aryna nel sesto game, fa emergere tutta la differenza di peso e di talento tra le due giocatrici, con Lucia realmente incapace di tenere il ritmo da fondo della bielorussa, in affanno nel provare a gestirne le badilate e di dritto e di rovescio.
Queste premesse ben spiegano un secondo set in cui solo Sabalenka, che sta facendo le prove generali in vista della difesa del suo titolo all’Australian Open, scende in campo, per servire il suo primo bagel del nuovo anno, e staccare il pass per gli ottavi di finale, dove troverà una tra Collins e Zhu.
[3] J. Ostapenko b. C. Giorgi 6-1 6-4
Un po’ più edificante come punteggio, e leggermente più incerto, l’incontro tra Giorgi e Ostapenko, portato a casa dalla lettone per 6-1 6-4. La n.3 del seeding, che come Camila qualche problema di costanza lo riscontra sempre nell’arco del match, parte decisamente forte, dominando un primo set in cui non concede neanche una palla break e conduce lei il gioco, impedendo all’azzurra di spostarsi sull’amato lato del rovescio. Il secondo parziale da subito appare più equilibrato, con gli errori che però, sia dal servizio (saranno 4 i doppi falli per Jelena, 5 per Giorgi) sia da fondo, arrivano con una certa regolarità. A sfruttare per prima la situazione è la n.55 al mondo, che piazza la zampata per l’allungo nel sesto game, portandosi sul 4-2.
Purtroppo per lei, è quello l’ultimo gioco che vincerà nell’incontro. Dopo esser passata in vantaggio, infatti, Giorgi sciorina errori in serie, tra doppi falli e dritti sparacchiati di là e di qua sul campo. Mostra un po’ di lucidità in più dal lato sinistro, ma non basta per fare partita pari con una Ostapenko che riesce a controbilanciare gli errori con buone giocate e scambi intensi, e capitalizzare i regali altrui. Ancora una volta, dunque, a punire l’italiana è una progressiva debacle mentale, che le impedisce di tenere a lungo un ritmo sia alto che di qualità. La lettone, un’altra che non è esattamente una campionessa da questo punto di vista, si comporta leggermente meglio, così da ringraziare e incassare il pass per gli ottavi, dove incontrerà Karolina Pliskova, tds n.16, vincente in tre set sulla rientrante Naomi Osaka.