Australian Open, Yastremska: “Penso di poter vincere uno Slam”

Quinta tennista proveniente dalle qualificazioni capace di spingersi sino alle semifinali. La corsa da sogno di Dayana Yastremska viene interrotta dalla fatica e dalla caparbietà di Zheng Qinwen.

Due settimane nel quale la tennista ucraina ha dato il meglio di sé, conquistando otto vittorie, battendo lungo la strada tenniste tre teste di serie – Vondrousova, Navarro e Azarenka – oltre alla giovane Noskova e Gracheva.

Un percorso che in termini di punti permette a Yastremska di fare un grande salto in classifica. Un ingresso in top30 che garantisce stabilità, programmazione e che regala fiducia alla ventitreenne di Odessa.

Vediamo i passaggi principali della conferenza stampa della tennista ucraina.

IL MODERATORE: Dayana, non è il risultato che ti aspettavi dal match odierno. Potresti fornirci il tuo pensiero sulla partita e parlarci del problema fisico che hai avuto nel primo set e per il quale hai ricevuto un trattamento medico.

DAYANA YASTREMSKA:  “Sono felice per quanto fatto. Non sono triste per la sconfitta, penso comunque che sia stato un grande torneo per me. Di solito negli Slam hai sette partite da giocare, e io ne ho giocate nove, quindi sono molto orgogliosa di me stesso. Non sono veramente triste per la sconfitta, ma molto dispiaciuta per il fatto di non aver avuto abbastanza forze a livello fisico ed emotivo e di non aver recuperato abbastanza per la partita di oggi perché ci sono stati alcuni momenti importanti in cui ho dovuto dare un po’ di più di lei ma mi sentivo come se non fossi in grado di  sopportare tale sforzo. Per quanto riguarda L’infortunio, dopo il riscaldamento ho sentito un dolore muscolare all’altezza dello stomaco. Nel primo set dopo due game dopo aver colpito un dritto ho iniziato ad avere molto di dolore lì. Quindi ho chiamato il medical timeout. La situazione è migliorata leggermente, ma sentivo  che, nel profondo, non sarei stata in grado di dare il massimo.”

D. Un grande torneo. Già qualche turno fa avevi menzionato che ti sentivi  piuttosto affaticata e stanca. Quindi quanto sei contenta di essere riuscita ad arrivare in semifinale, dato che, partendo dalle qualificazioni, hai giocato molte partite qui?

DAYANA YASTREMSKA: “Non ho disputato una vera e proprio preseason, perché ho giocato ad Andorra e Angers. Giocare questi match ha rappresentato la mia preseason. Sono felice del risultato e di come mi sono sentita in campo. Mi sono davvero divertita. Penso che sia un bel ritorno da parte mia, entrare nella top 30, perché per anni non sono stata in grado nemmeno di rientrare in top 50 o top 60. Quindi è un bel bonus, perché adesso potrò finalmente giocare il tabellone principale degli Slam, il che mi dà davvero la possibilità di sentirmi un po’ più fresca a livello fisico. Penso di poter davvero giocare bene negli Slam. Non guardo troppo avanti, ma sento che un giorno potrò vincere uno Slam.“

D: Congratulazioni per questo bel torneo. Come hai detto, la tua classifica  migliorerà grazie a questo risultato. Quindi questa nuova classifica quanto impatterà sul tuo programma durante quest’anno? Quale sarà il tuo prossimo torneo?

DAYANA YASTREMSKA: “La classifica gioca un ruolo molto importante, perché negli ultimi quattro anni non conoscevo il mio programma. Dovevo giocare settimana dopo settimana. Posso dire che vivevo nelle sedi dei tornei e non sapevo esattamente quale sarebbe stato il mio programma. Ora so dove potrò giocare, quando potrò riposarmi, ed è più comodo vivere cosi.”

D. Hai ricevuto messaggi da casa dopo la partita?

DAYANA YASTREMSKA: “Molti messaggi. Ho ricevuto un enorme sostegno da molte persone ucraine e non. Non ricordo l’ultima volta che ho ricevuto così tanti messaggi (sorride). Quindi penso di averli resi un po’ felici. Sono momenti difficili in questo momento in Ucraina. Penso che sia stata l’opportunità di godersi dei bei momenti, per divertirsi guardandomi giocare, e ho fatto del mio meglio. Ho provato a portare loro un po’ di gioia. Ovviamente sono triste di aver perso, e sono sicuro che anche loro lo siano, ma penso che sia stata comunque un bel percorso qui.”