Non gioca un match ufficiale dal 13 giugno 2023, quando fu battuto da Yibing Wu a Stoccarda, e non vince addirittura dal 6 ottobre 2022, giorno in cui ebbe la meglio su Kamil Majchrzak a Tokyo. Eppure Nick Kyrgios non ha ancora deciso di appendere la racchetta al chiodo, nonostante stia dedicando corpo e anima ad una nuova esperienza. Il talentuoso tennista australiano, infatti, è da qualche tempo voce di Eurosport ed era presente in cabina di commento per raccontare, tra gli altri match, la finale dell’Australian Open 2024 vinta da Jannik Sinner su Daniil Medvedev. Ecco, dunque, un estratto delle dichiarazioni dell’ex n. 13 del mondo proprio ad ‘Europsport’.

“Jannik Sinner, che fatica. È stato incredibile quanto il suo livello si sia alzato nel terzo, nel quarto e nel quinto set. Ha trovato il suo dritto. Sono solo felice di averne fatto parte e di averlo commentato. Ero a commentare le sue partite della fine del 2023, contro Djokovic a Torino e poi in Coppa Davis. Ho pensato che questo ragazzo avrebbe presto bussato alla porta” ha detto il finalista di Wimbledon 2022. “Ho visto il miglioramento al servizio e non solo e la maturità che ha ad un’età così giovane è un qualcosa che io non ho mai avuto per superare le difficoltà”.

Kyrgios poi continua: “Avevo pronosticato che sarebbe stato uno dei nuovi vincitori a livello Slam nel 2024, che fosse questo o no; poteva essere lo US Open. Questo sarà un grande salto per lui e penso che lo vedremo vincere molti più Slam nei prossimi due anni. Ora che ha vinto questo, sarò inarrestabile. Ha mostrato una maturità incredibile”.

Come Panatta, anche Kyrgios spesso in passato frainteso ed etichettato come bad-boy, ha elogiato la buona educazione di Sinner: “Ha appena vinto il titolo più importante della sua vita ed è stato così umile e mi ha fatto i complimenti. Questo ti dà un’idea di come sta. E si può dire che abbia già messo lo sguardo su altro. Vuole continuare a raggiungere questi obiettivi e a vincere altri Slam. Non è soddisfatto. Quanto è competitivo! Resterà nel giro per tanto tempo”.

Fabio Barera