Jannik Sinner e Daniil Medvedev sono stati i protagonisti della prima finale Slam della stagione, in una partita che l’Italia intera ricorderà a lungo. Nonostante due set di svantaggio, infatti, l’altoatesino è riuscito a rimontare il suo avversario, infliggendogli la quinta sconfitta su sei finali Major, record non certo invidiabile.

Le fatiche delle varie maratone all’Australian Open, torneo in cui complessivamente è rimasto in campo più di un giorno – 24 ore e 17 minuti – hanno presentato il conto al russo, che sarebbe dovuto ripartire da Rotterdam per il primo ATP500 stagionale.

Così tuttavia non sarà, perché com’è stato annunciato dai canali ufficiali dell’ABN AMRO Open, Medveded non scenderà in campo in Olanda. “Purtroppo non potrò essere presente a Rotterdam: dopo la mia dura e lunga cavalcata a Melbourne il mio corpo – e in particolare il mio piede destro – non è ancora del tutto pronto per tornare a giocare” – ha dichiarato Daniil al sito ufficiale del torneo. “Adoro giocare a Rotterdam, ho una lunga storia con questo evento e spero di poter tornare nel 2025”. “È un gran peccato che non possa essere presente” – ha detto invece il direttore del torneo Richard Krajicek, che comunque aspetta Medvedev a braccia aperte: “non vediamo l’ora di riabbracciarlo in futuro“.

L’attuale n°3 del mondo è il campione uscente a Rotterdam, dove curiosamente l’anno scorso aveva sconfitto in finale proprio Jannik Sinner. Di conseguenza, la mancata partecipazione all’evento olandese costerà a Daniil 500 punti in classifica, che lo faranno scendere a 8265 punti.

Al contrario, Sinner è attualmente stabile a quota 8310, da cui però questa settimana verranno scontati 250 punti, l’equivalente del successo a Montpellier nel 2023. Jannik scenderà così a 8070 punti (recuperando i 10 punti del primo turno di Cincinnati), all’interno dei quali sono contenuti anche i 300 relativi alla finale di Rotterdam dello scorso anno. In caso di titolo, tuttavia, l’azzurro salirebbe a 8270 punti: ciò vuol dire che supererebbe Medvedev di appena cinque lunghezze, diventando l’italiano con la classifica più alta nell’Era Open (tanto a livello maschile quanto femminile).