ATP Cordoba: bravissimo Darderi, batte Ofner ed è ai quarti di finale

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ATP Cordoba: bravissimo Darderi, batte Ofner ed è ai quarti di finale

Totale dominio dell’azzurro, davanti ad un’insufficiente versione del tennista austriaco. 6-0 6-3 in un’ora e cinque minuti

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Storico Luciano Darderi, che sconfigge un top 50 per la prima volta in carriera, in quella che è la sua terza vittoria a livello ATP e il primo quarto di finale in un torneo del circuito maggiore. Partita di livello altissimo per l’italiano, mai sotto pressione al servizio, e capace di spingere nel migliore dei modi in ogni turno in risposta. Una sola palla break offerta, con una percentuale di prime non superiore al 60%, a dimostrazione dell’insufficiente prova di Ofner, mai in grado di reggere i ritmi del proprio avversario.

Avvio super di Darderi, bagel in 25 minuti

Luciano inaugura il match con un ace, a dimostrazione dell’immediata voglia di spingere ogni palla. Ofner, forse sorpreso dall’ottimo avvio dell’azzurro, concede subito il break a 0, messo sotto pressione da un Darderi aggressivo su ogni risposta. Un parziale di 11 punti a 1, e l’italiano è già avanti 3 a 0, in 7 minuti di gioco. L’austriaco prosegue nel mostrarsi in grande confusione, faticando nel trovare soluzioni, e fallendo ad ogni tentativo di vincente col dritto. Aumentando il rendimento al servizio e mettendo maggior ordine nei propri colpi, riesce a salvarsi da altre due insidiose palle break, offerte dopo un doppio fallo di non poca frustrazione. Alla terza opportunità di doppio break, Darderi prova una palla di gran coraggio, risposta di dritto che termina abbondantemente fuori. Insoddisfatto, ritenta nuovamente la risposta vincente, questa volta ha ragione lui. Non spreca la quarta chance, l’azzurro è avanti 4 a 0. Ora sotto di due break, Ofner è conscio di dover lasciar andare il braccio, provarci fino alla fine, lottando su ogni palla. Riesce a conquistarsi la prima opportunità in ribattuta, ma a Luciano basta aumentare il grado d’attenzione per difendere il proprio turno di servizio, annullando la prima palla break. Fra i due giocatori, intanto, c’è un abisso sui colpi a rimbalzo. L’austriaco continua a far fatica nello scambio, in difficoltà nella manovra del punto. Luciano è bravo, bravissimo, a difendersi scegliendo la miglior palla per girare a proprio favore l’inerzia del punto: rovesci vincenti, palle corte e recuperi, non manca nulla. Il risultato finale è il più giusto per il gioco espresso: bagel sfornato, 6 a 0 in 25 minuti.

Ofner non regge il ritmo dell’azzurro

Darderi ricomincia da dove aveva lasciato, ottimo rendimento sul colpo d’inizio gioco, buonissima varietà e precisione su quelli a rimbalzo. Tiene a 0 il proprio turno di battuta, impedendo a Ofner anche solo l’attimo di respiro. Il servizio, ora, inizia a dettare i tempi della partita Darderi ingiocabile sui propri turni, inizia a vedere sempre meno chance anche in risposta. Sopra 40 – 0 e in fila da 9 punti consecutivi al servizio, il quinto gioco del secondo parziale mostra i primi, ovvi, segni d’inesperienza di Darderi, bravissimo a rimettere tutta la concentrazione in campo dopo la prima situazione di parità, portando a casa un gioco che poteva complicarsi fin troppo. Ad Ofner, però, pare che la piccola opportunità avuta e non concretizzata, non sia andata giù: il nastro porta in corridoio una palla che vale il secondo doppio fallo consecutivo, ed un break di vantaggio per l’azzurro, ora avanti 4 a 2. La testa di serie numero 4 sembra non averne più. L’austriaco ci prova, dà ciò che ha, ma l’italo-argentino è bravissimo a non calare d’attenzione, andando a guadagnarsi l’opportunità di rispondere e servire per il match. 5-3, cambio di racchetta, e Luciano Darderi è pronto a servire per la conquista del primo quarto di finale ATP della propria carriera. Ma lui, la tensione, sembra non avvertirla. Servizio, dritto a uscire e ricamino al volo sotto rete ad inaugurare il game più importante della sua vita. Un rovescio mal colpito si porta via il primo matchpoint, un dritto in corridoio giocato fin troppo di fretta, il secondo. Il terzo, è quello buono. Dritto vincente a uscire dal centro del campo, e Luciano può finalmente sdraiarsi a terra. Ottiene la prima vittoria su un top 50, la terza a livello ATP, e il primo quarto di finale nel circuito maggiore.

Roman Bongiorno

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