Anche l’ultima settimana del lungo febbraio della racchetta – tra palline che non rimbalzano, rabbia incontrollata ed esibizioni di lusso – è finalmente terminata. Per il prossimo mese tutto il tennis converge negli Stati Uniti, dove c’è grande attesa per i primi due Masters1000 stagionali a livello ATP. Come sarà il ritorno di Novak Djokovic negli USA? Chi riuscirà nell’impresa di sconfiggere per primo Jannik Sinner? Che cosa attendersi da Rafa Nadal? Presto avremo una risposta a tutti questi interrogativi; prima, però, vediamo come arriva il circuito maschile al Sunshine Double.

Scorrendo la classifica di questa settimana si nota subito come, contrariamente da quanto affermato, l’ATP ha optato per lasciare ad Andrey Rublev i 200 punti della semifinale di Dubai, nonostante la squalifica. Ciò consente al russo di rimanere in top5, mentre Alexander Zverev – il cui sorpasso era ormai dato per fatto – resta n°6 a pochi passi dal russo. Grazie alla finale ad Acapulco ritorna in top10 Casper Ruud, ne esce Taylor Fritz e ci si avvicina Stefanos Tsitsipas.

I balzi importanti della settimana arrivano però tra la decima e la ventesima posizione. Ugo Humbert conferma il suo grande inizio di stagione e continua a volare grazie al titolo a Dubai, salendo al n°14. Prime volte in top20 anche per Sebastian Baez, che in Sudamerica ha complessivamente conquistato 900 punti, che lo hanno portato al n°5 della race a pari merito con Rublev – e Alexander Bublik, scavalcato dall’argentino per appena un punto. Di seguito la top20 aggiornata prima dell’inizio di Indian Wells.

13 best ranking in top100, tre in top20

Humbert, Baez e Bublik sono i best ranking che più saltano all’occhio in questa settimana per varie ragioni, tra titoli (o finali) conquistate e i primi ingressi in top15 e top20. Il francese, l’argentino e il kazako (e non è l’inizio di una barzelletta) non sono però gli unici giocatori tra i primi 100 a potersi consolare nel grigiore del lunedì.

Prima di tutto vanno fatti i complimenti a Flavio Cobolli e Luciano Darderi, rispettivamente nuovi n°62 e n°73 ATP, che grazie ai buoni risultati ottenuti ad Acapulco e Santiago del Cile continuano a costruirsi un’ottima classifica, testimoniando il momento di grazia del tennis italiano.

L’altro protagonista della finale di Santiago – Alejandro Tabilo – ottiene il suo miglior piazzamento portandosi al n°39, appena due posti prima di Jack Draper, 37esimo. Best ranking anche per Koepfer (n°49), Navone (n°59), Seiboth Wild (n°65), Cazaux (n°77), Mensik (n°81) e Tirante (n°97).

Salgono Cobolli, Darderi e Gigante, scendono Sonego, Nardi e Berrettini

Dando uno sguardo anche alla situazione degli italiani, Jannik Sinner allunga il distacco su Daniil Medvedev e può concretamente puntare al n°2 dopo il primo ‘1000’ del 2024. L’altoatesino e Lorenzo Musetti saranno le uniche due teste di serie italiane nel tabellone principale di Indian Wells, dove ci saranno anche Matteo Arnaldi, Lorenzo Sonego, Flavio Cobolli e Fabio Fognini, che ha ricevuto una wild card.

Detto dei best ranking di Cobolli e Darderi, entrambi saliti di sette posizioni, da segnalare il rientro in top40 di Arnaldi e un altro sette – ma con il segno meno – nella casella delle variazioni. Nonostante l’ottima prova contro Daniil Medvedev, Lorenzo Sonego è infatti uscito dai primi 50, scendendo al n°55.

Brusche discese anche per Luca Nardi e Matteo Berrettini, che perdono rispettivamente 17 e 29 posizioni. Il pesarese è ora n°123, a quasi cento punti dai primi cento, mentre al romano sono scaduti i 90 punti conquistati lo scorso anno ad Acapulco, che lo fanno uscire per la prima volta dal 2017 dai primi 150 giocatori del mondo. Poco male comunque: il ritorno di the hammer è sempre più vicino e, se riuscirà a stare bene fisicamente, il ranking sarà solamente una conseguenza.

Nota lieta di questa settimana è anche Matteo Gigante, che pur non essendo riuscito a vincere nuovamente a Tenerife (fermandosi in finale per un problema fisico) entra per la prima volta in top150, guadagnando otto posizioni e portandosi al n°148.