ATP Indian Wells: Ruud sale alla distanza ed elimina un Monfils generosissimo

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ATP Indian Wells: Ruud sale alla distanza ed elimina un Monfils generosissimo

Bello spettacolo offerto da Gael Monfils, ma Casper Ruud prevale dimostrandosi più fresco e paziente

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Casper Ruud – ATP Indian Wells 2024 (foto via Twitter @BNPPARIBASOPEN )
 

[9] C. Ruud b. G. Monfils 3-6 7-6(3) 6-4

Casper Ruud entra per l’undicesima volta in un quarto di finale di un Master 1000 (bilancio positivo per 7-3, ultima volta a Roma 2023 contro F. Cerundolo) eliminando alla distanza l’anziano mousquetaire Gael Monfils. L’entertainer francese ha potuto sciorinare le sue qualità di attaccante attendista e di funambolo difensivo, mettendo sotto nel punteggio il favorito norvegese, ma non riuscendo ad atterrarlo nel momento della stretta decisiva del secondo set.

Grandi meriti in questo frangente vanno riconosciuti al maratoneta di Norvegia, che non si è arreso agli impacci del primo set dovuti al valore di Gael e a qualche errore proprio, da ascrivere agli eccessi di fretta. Ruud ha saputo proporre qualcosa di nuovo al di fuori del raggio d’azione a lui più consono e il coraggio è stato premiato: palle corte e soprattutto discese a rete. Pochi strappi alla regola, ma ben apparecchiati e abbinati alla pazienza, oggi intermittente ma presente quando ce ne è stato bisogno.

Monfils può rientrare tra i top 50 e provare a migliorare ancora di più a Miami, mentre Casper arriva lontano come mai gli era riuscito qui in California al BNP Paribas Open e aspetta il prossimo rivale che uscirà dalla sfida tra Luca Nardi e Tommy Paul.

Primo set: Monfils perfetto al servizio, pesca il break nel sesto game e si prende la frazione

Monfils esordisce benissimo con la battuta, non volendo impiegare troppe energie per difendere i propri game, mentre in risposta cerca di giocare di attesa per spostarsi al momento più propizio dalla parte del dritto. In un paio di occasioni però lo sventaglio a uscire scappa malamente dalla racchetta e oltrepassa anche il corridoio. Ruud cerca da subito il suo ritmo migliore per non dare al parigino il tempo per creargli danno nelle difese e riesce anch’esso a disimpegnarsi quando sale al servizio.

L’atteggiamento del francese in risposta è eloquente, sostanziandosi nel passo avanti che compie per posizionarsi all’interno della linea di fondo; nei primi tre game alla battuta il norvegese tiene in campo il 60% delle prime palle e commette un doppio fallo, mentre Gael rimane sopra l’80 per cento. Casper è preoccupato e perde campo e precisione; sul punteggio di 2-2 30-30 mette alla frusta il rivale al servizio e lo sposta in continuazione, ma finisce per soccombere al suo dinamismo difensivo.

Il numero cinquantaquattro del ranking alza il braccio alla folla dopo aver dato un ottimo saggio delle proprie virtù in contenimento e chiude il game. Rimarrà l’unico momento di relativa difficoltà mentre è al servizio; per il resto Ruud soffre la fisicità del francese che non perde terreno e può far ripartire il gioco con sicurezza quando si allontana dal centro del campo. Ruud non riesce così a sfondare e cercando angoli più esasperati trova qualche volta di troppo il corridoio.

Sul punteggio di 2-3 la testa di serie numero nove serve solo il 50% con la prima palla e lo sfidante gli è subito addosso: con uno splendido dritto inside out marca il 30-30 e successivamente costringe il favorito all’errore in due occasioni. È il break decisivo, che Gael difende senza pena fino al 6-3: in trentatré minuti sei ace per Monfils, che mette a segno anche otto colpi vincenti contro solo due del rivale. Una sola palla-break, quella che ha consegnato la frazione al transalpino.

Secondo set: Monfils non trova il break decisivo e cede lo jeu decisif

La sfida per Ruud, che fa della pazienza una delle doti migliori, sta nell’aspettare il momento giusto per cercare l’angolo che gli darà il vantaggio nello scambio e ovviamente nello stancare il rivale in fondo al campo. Le sue armi a disposizione oggi però non sembrano preoccupare La Monf, che chiude tutti i passaggi e sulla seconda di servizio del nordeuropeo si prende cinque dei primi sei punti in risposta.

Il quinto game è bellissimo: l’atleta d’oltralpe raccoglie tutto e lo rimanda al rivale, che ricade in alcuni errori simili a quelli commessi nel primo parziale e si trova a dover annullare una palla-break. Ruud ritrova la parità ma la riperde con un dritto inside in che varca i limiti del corridoio; quando il nervosismo sembra prenderlo Casper prova la palla corta di dritto e la scelta lo ripaga subito con una preziosissima parità. Successivamente addirittura una volée di rovescio molto profonda e un altro sventaglio a rientrare, questa volta eseguito alla regola dell’arte, lo portano sul 3-2.

Sul servizio di Monfils, nel frattempo, si continua a non giocare: Ruud si prende solo due punti in tre turni in risposta, mentre pur alzando la percentuale di prime palle rispetto al set d’apertura, ne cede otto in battuta. Dopo sei game Casper ha già commesso sette errori con il dritto; la pazienza non dà i suoi frutti ma per ora il numero nove del mondo è ancora in partita.

Improvvisamente nel game successivo per la prima volta il francese è in ritardo. È meno dinamico e cede campo al rivale, che affonda meglio i colpi e si procura due chance di break consecutive; Ruud manca la prima con un errore di dritto ed è poco fortunato con una volée di rovescio che esce di pochissimo. Monfils ne annulla una terza e, scampato il pericolo, scappa sullo 0-30; i fantasmi si presentano di nuovo a Oslo e Ruud è bravissimo a spaventarli con gambe e cuore, con la palla corta e il pallonetto al volo che fiaccano il trentasettenne parigino e gli danno il 5-4.

Dopo una fase centrale del parziale piuttosto accesa i duellanti si iscrivono al tie-break con buona sicurezza, ma subito l’equilibrio scompare: Monfils appare fiacco e non riesce a coprire gli squarci che Casper gli apre nella sua parte di campo con il dritto. Il norvegese conquista un minibreak sull’1-1 e arriva al 5-2 con palla in mano e chiude al secondo setpoint.

Terzo set: Ruud cresce in fiducia e vince il terzo set contro un Monfils in calo fisico

Monfils è stanco e lo confessa ricorrendo più spesso alla palla corta o alla ricerca del colpo vincente, mentre Ruud risponde sempre più spesso. Paradossalmente la prima palla-break capita al francese nel secondo game, ma Gael la manca seppellendo proprio un dropshot di dritto; nel game seguente invece Casper toglie per la prima volta il servizio al suo antagonista disegnando anche una volée bassa di rovescio da consumato erbivoro.

Ruud conserva il pudore necessario per chiedere scusa, ma l’impresa è meritata e il norvegese la perfeziona rosolando il francese in uno scambio che si conclude con un dritto anomalo in corridoio del coq. Il tennista nordeuropeo sente di avere l’avversario nelle sue mani e amministra con misura i game alla battuta; sul 3-1 si procura altre due palle-break e la fine pare vicina, ma La Monf non ha finito di fare la voce grossa al servizio e si salva.

Quello che Gael non riesce più a fare è creare insidie alla risposta; troppo più dinamico Ruud, che si porta sul 5-4 e chiude la contesa con merito. Onore al transalpino, che ha saputo ancora una volta essere una autentica attrazione del torneo, ma è il più concreto dei due a passare il turno.

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