L'implacabilità di Sinner nei derby azzurri: 11 vittorie su 11 match a livello ATP, Vavassori è avvisato

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L’implacabilità di Sinner nei derby azzurri: 11 vittorie su 11 match a livello ATP, Vavassori è avvisato

Nel circuito ATP Jannik non ha fatto sconti a nessuno imponendosi 11 volte su 11 in tabellone principale. L’ultima sconfitta è arrivata per mano di Salvatore Caruso nelle qualificazioni del Western & Southern Open 2020

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Jannik Sinner e Lorenzo Sonego – ATP Indian Wells 2024 (foto Ubitennis)
 

Andrà in scena stasera, al Miami Open, il derby azzurro tra Andrea Vavassori e Jannik Sinner, in programma sull’Hard Rock Stadium verso le 19 (diretta sui canali di Sky: Sky Sport Uno, oppure Sky Sport Tennis). Si tratta dell’esordio per Jannik in un torneo che conosce bene e nel quale ha sempre trovato condizioni per esprimersi bene, avendo raccolto due finali (2021 e 2023), risalenti a prima dell’esplosione vera e propria arrivata tra fine 2023 e inizio 2024. Di fronte ci sarà un giocatore in crescita: Vavassori ha fatto il suo, superando le qualificazioni e sfruttando bene la possibilità di un primo turno abbordabile contro l’argentino Cachin.

La brutta notizia per il 28enne torinese è che Sinner non perde un derby dal 2020. L’ultimo capace di tale impresa è stato Salvatore Caruso nelle qualificazioni del Western & Southern Open. In quell’edizione il Masters 1000 di Cincinnati si tenne a Flushing Meadows, la sede dello US Open, per via delle restrizioni imposte nel post-lockdown. Il bilancio complessivo per l’altoatesino nei tornei professionistici recita 34 vittorie su 40 incontri a favore di Sinner contro avversari italiani.

Nel circuito ATP Sinner non ha fatto sconti a nessuno imponendosi 11 volte su 11 in tabellone principale. Una serie iniziata nel 2021 con la finale dell’ATP 250 di Melbourne contro Stefano Travaglia, la prima fra due italiani giocata su una superficie diversa dalla terra battuta. Oltre al marchigiano, tra gli illustri compaesani Sinner ha sconfitto quattro volte Lorenzo Sonego, due Lorenzo Musetti, una Gianluca Mager, Fabio Fognini, Franco Agamenone e Matteo Berrettini. Nelle undici partite Jannik ha perso solo tre set contro Mager (Roland Garros 2021), Fognini (Internazionali BNL d’Italia 2022) e Sonego (Halle 2023). Se aggiungiamo anche le qualificazioni, il bilancio recita 13 vittorie su 14 partite.

A livello Challenger Sinner ha giocato otto derby vincendone sette. L’unica sconfitta risale al torneo di Barletta del 2019 contro Andrea Arnaboldi. In quel torneo, nel turno precedente, Gian Marco Moroni aveva rifilato un bagel nel primo set all’altoatesino, che però era riuscito a rimontare e passare il turno.

Da notare come la maggioranza delle sconfitte rimediate da Sinner nei derby siano avvenute in giovanissima età. Infatti, quattro delle sconfitte di Sinner sono arrivate quando frequentati i tornei Futures, all’inizio della carriera da professionista. Due nelle qualificazioni, contro Alessandro Dragoni ad Albinea nel 2017 e Corrado Summaria a Heraklion, in Grecia, nel 2018. Altre due in tabellone principale, quando ancora non figurava nemmeno tra i primi 1000 del mondo nel ranking ATP. Nello specifico contro Giovanni Fonio (ITF Monferrato 2018) e Alessandro Petrone, attuale coach di Matteo Arnaldi (ITF Cuneo 2018).

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