Scoramento, frustrazione e un primo turno dell’ATP 1000 di Montecarlo che non è stato affatto benevolo per Matteo Arnaldi e Luca Nardi. Poco da dire. I due tennisti italiani, infatti, hanno già salutato la compagnia. Arnaldi si è arreso al terzo set al qualificato indiano Sumit Nagal, n. 93 ATP, che accede così – per la prima volta in carriera, tra l’altro – al secondo turno di un Masters 1000. Non solo. Nagal è anche il primo giocatore indiano di sempre – dal 1990 in poi – a vincere una partita in singolare sulla terra battuta.
Per Arnaldi, dunque, solo tanta amarezza e delusione. Così come si evince chiaramente dalle sue dichiarazioni rilasciate nel post-match: “Una delle partite peggiori dell’anno, ci sarà da lavorare per migliorare nei prossimi tornei. I tanti errori di dritto? Sì, ma ci sta. Durante l’anno ci sono state poche partite in cui non ho giocato come volevo. Succede di fallire il primo incontro sulla terra, non si può essere perfetti. Certo, era una partita da portare a casa, non ci sono riuscito, però è stata una battaglia e sono contento di questo. Non è che ora mi aspetti tanto, devo continuare a migliorare. È il nostro lavoro, lo portiamo avanti torneo dopo torneo, non si può sempre vincere. Domani si riparte, si pensa a Barcellona e ai prossimi tornei, Madrid e Roma, prima di Parigi. Se ho un sogno? In questo momento non c’è tanto da sognare visto che ho perso un incontro che non dovevo perdere. C’è solo da lavorare e pensare ai prossimi tornei”.
Nardi: “Dopo Djokovic e Napoli è salita la pressione”
Per ciò che concerne Luca Nardi, invece, il tennista pesarese si è dovuto arrendere alla maggiore solidità espressa da Auger Aliassime. Il tennista canadese, n. 35 del ranking, ha sconfitto l’atleta italiano dopo un’ora e 22 minuti di gioco e mettendo a segno l’88% dei punti con la prima palla di servizio e il 62% con la seconda. Ciò detto, Nardi è apparso alquanto sereno durante la conferenza che si è tenuta al termine del suo incontro: “Dopo la vittoria su Djokovic e dopo il Challenger di Napoli non è stato facile. Quando realizzi un risultato così e poi affronti tornei minori c’è parecchia pressione. Alla fine a Napoli ho vinto però non è stato semplice. Inoltre, ho anche dei parenti a Napoli e quindi c’era un po’ di pressione in quel senso, però alla fine ce l’ho fatta. Nei prossimi mesi spero di fare ancora buoni risultati a livello ATP. Per quanto riguarda la programmazione, cercherò di giocare tutte le settimane partecipando al consueto filotto Barcellona, Madrid, Roma e il Roland Garros.”. Insomma, idee piuttosto chiare per Nardi. Nonostante la sconfitta. “Oggi con Auger mi è mancata parecchio la battuta, devo ancora migliorare molto su questo aspetto.“. Ha chiosato il numero 76 del ranking ATP.