Qua si torna a fare sul serio. Nei primi giorni del Rolex Montecarlo Masters si possono notare dei veri e propri lampi di Lorenzo Musetti. Quello vero. Accompagnato da tutta la sua squadra e dalla famiglia il carrarino sta traendo delle ottime energie dall’ambiente che lo circonda e nelle prime due giornate dell’appuntamento inaugurale del tennis su terra battuta ha regolato in due set sia Taylor Fritz, 13esima tds, che Arthur Fils, promessa transalpina dall’esplosività non indifferente. Proprio contro quest’ultimo l’azzurro ha avuto qualche difficoltà a chiudere – era avanti 6-3 5-2 nel punteggio – ma, nonostante si sia fatto recuperare sino al 5-5, il suo coraggioso rush finale lo ha indirizzato verso il terzo ottavo di finale consecutivo a Montecarlo. Stesso posto, identico avversario, un solo anno dopo. Novak Djokovic. Dopo la sfida della scorsa stagione che tutti ricordiamo, ecco che la tavola è imbandita per la seconda portata. Comunque vada sarà un bagno di esperienza per il carrarino, come lui stesso ha affermato in conferenza stampa. Andiamo quindi ad ascoltare le sue parole post-vittoria su Fils.
D: Cosa ne pensi del potenziale di Fils?
Musetti: “Penso che sia un bravo ragazzo e un incredibile atleta. Il suo fisico è veramente molto buono per uno della sua età (19 anni, ndr). Credo che sulla terra non abbia ancora giocato molti match nel tour, ma ha mostrato comunque, specialmente nel finale dell’incontro, un bel tennis soprattutto dal lato del dritto con cui è molto solido e potente. Penso di aver disputato uno dei miei migliori match in stagione, sono riuscito a comandare io la partita. Negli ultimi game stavo giocando un tennis un po’ troppo soft e lui ha avuto il giusto spirito. Dopo essersi fatto brekkare per la seconda volta andando sotto 2-5 e aver rotto la racchetta, ha reagito fino a portarsi sul 5-5. Quindi, ci saranno sicuramente cose buone per Arthur in futuro”.
D: Giocherai il prossimo match contro Novak che hai sconfitto qui l’anno scorso allo stesso turno. Come vedi l’incontro?
Musetti: “E’ divertente che ci si sfidi nuovamente qui, un anno dopo, nello stesso torneo e nello stesso spicchio di tabellone. Spero esca un bel match. Sicuramente sarà una lezione sia che io vinca o che io perda. La vittoria o la sconfitta contro Nole non importa veramente così tanto perché in ogni caso, giocando contro un campione come lui, si impara sempre qualcosa e se ne fa tesoro. Avrò un giorno libero per prepararmi al match. Non vedo l’ora di sfidare Nole”.
