ATP Montecarlo: Musetti firma l'impresa, battuto Djokovic e ora c'è il derby con Sinner

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ATP Montecarlo: Musetti firma l’impresa, battuto Djokovic e ora c’è il derby con Sinner

Straordinaria prova di Lorenzo che batte il N.1 del mondo trascinato da un pubblico in delirio sotto le luci dei riflettori

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Lorenzo Musetti - Montecarlo 2023 (Photo Felice Calabro’)
 

[16] L. Musetti b. [1] N. Djokovic 4-6 7-5 6-4

È meglio vincere una bella partita che perderne una brutta. Una bella partita da vincere proprio non c’era e allora bisognava accontentarsi di non perderne una brutta. Sì, inutile nasconderlo, non è stato un match all’insegna dello spettacolo e nemmeno di altissimo livello quello che ha visto Lorenzo Musetti battere Novak Djokovic. Ma questa è solo una parte della storia.

Perché ci sono due modi per battere Nole se sei un giocatore come Musetti: o gli sali sopra come hai fatto nei primi due set della sfida al Roland Garros, esibendo una prestazione spumeggiante a un livello per cui dovrai lavorare tanto e per tanto tempo solo per tentare di farlo tuo oppure lo fai giocare male, senza dargli ritmo, senza farlo esaltare in scambi epici in cui sembri dominarlo e invece. La seconda opzione era obiettivamente l’unica percorribile in questo momento di scarsa vena e fiducia del nostro e, con una indispensabile buona dose di complicità dall’altra parte della rete, ha portato i frutti giudicati impossibili dai bookies e non solo, ma non da Lorenzo che diceva, “entrerò in campo per batterlo”. Ogni promessa è un debito ed è stato onorato al meglio giocando non meglio.

Lo aveva fatto Sinner con Alcaraz il mese scorso, lo ha rifatto Musetti che diventa il nono italiano a battere il numero 1 del mondo in carica. Ai quarti, contro Jannik, sarà derby anche per questo.

IL MATCH – Primo set: Djokovic parte male con un doppio fallo ma chiude il primo game al servizio. A differenza del numero 1 del mondo, Musetti tiene a 0 il servizio: 1 pari. Meno problemi nel secondo turno di servizio del serbo che conduce 2 a 1. Arrivano i primi scambi lunghi nel quarto gioco del match e arriva anche la prima palla break per Djokovic. Musetti forza un dritto che finisce fuori e paga un break: 3 a 1 per il serbo. Djokovic commette tre errori in uscita dal servizio che regalano due palle del contro break a Musetti. Il serbo salva la prima, ma è lui il primo a sbagliare sulla seconda: 3 giochi a 2. Ancora troppi errori per l’azzurro, abbandonato dalla prima di servizio, e regala altre due palle break a Djokovic. Ne basta una al serbo per riprendersi il vantaggio: 4-2. Senza dover fare grandi cose, Djokovic tiene il vantaggio e cambia campo avanti 5-2. Musetti però continua a complicarsi la vita e dopo tanti, troppi errori, è set point Djokovic. Il serbo sbaglia il rovescio. Sul punto successivo però, va a prendersi un altro set point. Questa volta Musetti serve bene e salva il secondo set point con una prima solida per poi chiudere il game: 5-3. Arriva il terzo set point con il serbo al servizio ma Musetti fa il miglior punto del set con un lungolinea di dritto e allunga ai vantaggi. Djokovic sbaglia l’attacco di dritto e regala un’altra palla del contro-break all’azzurro. Per la seconda volta, Musetti ritorna nel set annullando lo svantaggio: 5-4. Ma Djokovic non ci sta e va subito a prendersi altre tre palle break. Le prime due sfumano, ma il numero 1 non sbaglia lo smash del set point e chiude: 6-4.

Secondo set: Come a inizio primo set, di nuovo un doppio fallo per il serbo, che subito dopo ne commette un altro. Errori insoliti oggi per il numero 1 del mondo nel complesso. Musetti prende coraggio con un ottimo dritto incrociato si aggiudica le prime due palle break del set. Niente da fare, si va ai vantaggi. Altri due errori di dritto da parte di Djokovic regalano il break a Musetti: 1-0. Il 21enne di Carrara però si fa sorprendere da una contro-smorzata ai vantaggi che gli costa una chance del contro-break. Per sua fortuna, Djokovic commette un errore ed è di nuovo 40 pari. Ma i numerosi aiuti del serbo oggi non gli bastano, sbaglia ancora: seconda palla break per il Djokovic e questa volta è sua: 1 pari. Buona reazione di Musetti che lotta ai vantaggi nel game successivo fino a conquistare una palla break e grazie all’errore del serbo ritorna avanti: 2 a 1. Arriva subito il recupero del serbo che alla prima palla del contro-break non sbaglia: 2 pari. Di nuovo ai vantaggi nel quinto gioco ma questa volta, senza palle break, Djokovic chiude 3 a 2. Il servizio di Musetti continua a non funzionare e il serbo non perde mai una chance quando la vede: conquista due palle break e alla prima chiude 4 giochi a 2. Ma se il servizio non funziona, la difesa dell’azzurro invece è un’arma importante oggi: arrivano tre palle del contro-break per Musetti. Alla seconda sbaglia il serbo e si riapre il set: 4-3. Finalmente un buon game al servizio di Musetti che con un ace chiude a 0: 4 giochi pari. Due doppi falli non consecutivi di Djokovic regalano una chance di break all’italiano. E con grande attenzione e intelligenza Musetti gioca un punto straordinario per salire 5 a 4. Djokovic parte da 30-0 sotto per poi spingere fino a guadagnarsi la palla del contro-break: Lorenzo sbaglia, ed è 5 giochi pari. Il numero 1 del mondo non ha nessuno intenzione di iniziare il terzo set. Musetti però non molla e conquista 3 chance di andare a servire per il set. Il serbo sbaglia ed è di nuovo break Musetti: 6-5. Dopo tre punti diretti con il servizio, arrivano due set point per il numero 2 d’Italia. Djokovic sbaglia e Musetti chiude 7-5 un meritato secondo set.

Terzo set: Questa volta primo turno di servizio veloce per il serbo. Musetti invece lotta un po’ di più ma chiude senza finire ai vantaggi: 1 pari. Nel terzo gioco il match viene interrotto per pioggia…

59 minuti dopo si ricomincia con la prima di Djokovic che gli consente di salire 2-1. Contando il l’ultimo del secondo set, sono quattro giochi consecutivi senza break: è record. Viene subito migliorato, ma ciò non implica un innalzamento dello spettacolo.

Al settimo game, un gratuito di Novak e una sua volée incerta preda del Muso significano 0-30 e conseguente fiducia azzurra che si materializza con una sassata vincente in risposta alla seconda. Ottimo serve&volley serbo per tentare la risalita, subito (auto)frustrata da un errore in palleggio che vale il sorpasso. Lorenzo vuole fare soffrire un po’ tutti aprendo il gioco successivo con una smorzata perdente (anche perché a Nole non manca certo la corsa), presto pareggiata – come peraltro nel precedente turno di battuta – da una di marca noliana. In ogni caso, Musetti si affida alla battuta per assicurarsi il 5-3.

Ne ha persi otto finora, potrebbe perderne nove e non farebbe una gran differenza, viene da pensare, ma non è nemmeno una speranza: figuriamoci se il numero 1 del mondo non costringe l’altro a doversela sudare sul proprio servizio. Così è e il gioco è tanto emozionante per la posta in palio quanto costellato di errori: il doppio match point arriva grazie al servizio, poi il dritto azzurro sparisce ed è palla del 5 pari, ma qui è il dritto serbo a mancare, colpito in timoroso ritardo. Altro match point, altro errore carrarese, ma poi ne arrivano due da Belgrado ed è finita: Musetti, quello che tra febbraio e marzo ha vinto un match in cinque tornei, ha battuto il primo giocatore del mondo rimontandogli un set.

Per la seconda volta è ai quarti di finale di un Masters 1000, dopo Bercy 2022, quando fu sconfitto nettamente proprio da Djokovic. Ora, invece, Lorenzo troverà Jannik Sinner che ha battuto Hurlacz salvando glaciale un match point. Avremmo (quasi) tutti firmato per questo incrocio, ma ora ci dispiace un po’ perché, dopotutto… “Solo i quarti? Non sarebbe potuto arrivare un po’ più avanti?”

scritto con Michelangelo Sottili

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