ATP Montecarlo: Musetti trema e spreca nel secondo set, ma chiude col cuore. Ora rivincita a Djokovic

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ATP Montecarlo: Musetti trema e spreca nel secondo set, ma chiude col cuore. Ora rivincita a Djokovic

Paure, timori e grande cuore per Lorenzo Musetti, che batte in due set il francese Fils. Ora c’è Nole, verso un prestigioso “remake”

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L. Musetti b. A. Fils 6-3 7-5

Un folle secondo set regala grandi emozioni sul Parco dei Principi dell’ATP Master 1000 di Montecarlo, dove Lorenzo Musetti batte 6-3 7-5 Arthur Fils, in un’ora e quarantadue minuti.

L’italiano, dopo un primo set di rara perfezione, comincia a tremare quando chiamato a chiudere il match, sopra 5 a 2. I due break di vantaggio sembrano un margine fin troppo ampio per il classe 2004, in difficoltà da inizio partita sui profondissimi colpi dell’azzurro, mai veramente in difficoltà su nessuna diagonale. Il francese non riesce a reggere sul colpo bimane, dimostrando un rovescio ancora troppo macchinoso e incapace di far male, ritrovandosi a dover subire ogni traiettoria da quel lato. Ormai dato per sconfitto, FIls comincia a dare il meglio di se, aiutato da un Musetti improvvisamente scomparso dal campo, dove aveva dominato fino a quel momento.

Nonostante le paure, i mille dubbi e gli errori, col cuore e la testa Lorenzo riesce a chiudere una partita che vale il remake della sfida dello scorso anno: ancora Djokovic, ancora a Montecarlo. Impossibile sapere se sarà in grado di ripetersi, ma di certo non parte sconfitto. Bisognerà lottare e sudare ogni palla, per provare a regalarsi un’altra impresa. Bisogna crederci, ancora.

Primo set, l’italiano è ingiocabile, Fils ritarda ad entrare in partita

Fulminante partenza di Lorenzo Musetti, capace di trovare fin da subito incredibile profondità su ogni palla, costringendo il francese a grande confusione tecnico-tattica. Parziale di 12 punti a 2 e il break in apertura parla italiano. Fils non riesce a trovare le misure a rimbalzo, sempre costretto a colpire privo di stabilità, su palle negli ultimi centimetri di campo. Il servizio del francese comincia a salire di rendimento, permettendogli di conquistare il primo gioco della sua partita: non senza difficoltà, con evidenti dubbi e timori sotto rete.

Serve mettere da parte le paure per provare ad entrare in partita, prendere campo e costringere il miglior Musetti a pensare e riflettere sui propri colpi. Il classe 2004 lo sa, comincia anche lui ad aggredire la riga di fondo, prendendo controllo degli scambi e senza lasciare all’azzurro la chance per poter tornare a spingere. I primi vantaggi della partita di Lorenzo sono facilmente superati, ma l’ascesa del rendimento di Fils è sempre più evidente. La racchetta del carrarino sembra trovare nella solidità dei colpi liftati, l’arma in più, complicando la ricerca della palla da parte del francese, in difficoltà nel controllare colpi fin troppo imprevedibili. L’ottima costanza di Lorenzo nel muovere Fils sulla diagonale di rovescio mette in luce tutti i limiti del francese sul proprio colpo bimane, incapace di uscirne. Al servizio per il set, Musetti chiude nonostante il brivido su un recupero del francese terminato out, ma non notato dai presenti. 2 ace, un solo errore gratuito e il 70% dei punti vinti con la seconda: statistiche di un grandissimo primo set dell’italiano.

Secondo set, folle Musetti: spreca due break di vantaggio e chiude alla terza occasione

Lo spettacolo non diminuisce, l’altissima intensità e varietà di colpi in questo inizio di secondo set continuano a rendere imprevedibile ogni punto, con due giocatori ora in grado di potersi affrontare alla pari. L’esperienza di Musetti, però, resta un fattore: opposto a un giocatore spesso vittima delle proprie emozioni, tornano ad esserci palle break dal lato di campo dell’italiano. La prima chance è troncata dal nastro, la fattibilità del passante contribuisce a renderla un’occasione buttata, incutendo timore agli occhi di ha sprecato, ma soprattutto di chi ha concesso. Lorenzo resta li, e alla seconda opportunità, c’è il break: 2 a 1 per Lorenzo Musetti.

Il grande ritmo di inizio partita sembra ora cominciare a causare i primi problemi: i gratuiti aumentano, il tennis del francese sempre più altalenante e timoroso favorisce un Musetti comunque protagonista di grande solidità. Le occasioni per “dipingere” non mancano, anche sotto pressione il rovescio in corsa lungo linea spezza il fiato a un Fils quasi inerme, conscio di star affrontando una versione quasi perfetta del proprio avversario. Ed è proprio un dipinto firmato Lorenzo, a segnare il secondo break a favore dell’azzurro. La racchetta del francese diventa anch’essa opera d’arte, realizzata dopo attente martellate sulla terra del Campo dei Principi: primo warning della partita.

Lorenzo, forse già con la mente alla vittoria, torna ad avere qualche dubbio: nessuna prima palla in campo, un doppio fallo e tre palle break consecutive da affrontare. Il gratuito del francese annulla la prima, ma l’uscita col rovescio lungolinea è in corridoio: Arthur è ancora in partita, un solo break di distanza. L’emorragia si estende, il francese tiene a 0 il servizio, per un parziale di 8 punti a 1 e 4 giochi a 5. Musetti ha una seconda chance, un’altra opportunità per poter chiudere al servizio per il match. Ora a Fils riesce tutto, a Musetti sembra non riuscire più nulla: tre vincenti consecutivi che valgono tre opportunità per rientrare da due break di svantaggio. Questa volta l’uscita lungo linea è lunga, 5 pari, crollo totale. Gli scambi aumentano di durata e intensità, Lorenzo interrompe la frana e torna a giocare a quello sport chiamato tennis, divinamente: qualche variazioni in più, smista con lo slice e sono tre palle break consecutive, dipinte d’azzurro. Con grande coraggio Fils segue a rete la prima, il serve and volley è vincente. Ma sulla seconda, il braccio trema: dritto sotto al nastro, Musetti va a servire per il match, ancora una volta: verso il big match col numero 1 del mondo. Ancora dubbi, ancora paure: gratuito ad inaugurare il gioco, due punti ben giocati, e ancora doppio fallo per il 30 pari che continua a dare speranza al classe 2004. E forse, è proprio l’età del transalpino a concedere all’azzurro il primo matchpoint della partita, con un brutto gratuito di dritto a campo spalancato. Non molla, resta li, altra parità. Ma stavolta, i due punti consecutivi, arrivano: 7-5 che racconta un set folle, chiuso con grandissima forza mentale e, soprattutto, cuore.

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