ATP Montecarlo: Rublev campione in carica già fuori. Popyrin popcorn serve la sorpresa del torneo

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ATP Montecarlo: Rublev campione in carica già fuori. Popyrin popcorn serve la sorpresa del torneo

Super prestazione del 24enne australiano, il russo fuori all’esordio. L’ultimo campione in carica a perdere all’esordio qui fu Djokovic nel 2016

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A. Popyrin b. [6] A. Rublev 6-4 6-4

Abbiamo la sorpresa del torneo, almeno finora al Montecarlo Rolex Masters. Alexey Popyrin ottiene la vittoria più prestigiosa della carriera in partite terminate (Tsitsipas si ritirò contro di lui a Bercy 2021 da n.3), contro il n.6 al mondo Andrey Rublev, e la sesta contro un top 10. Il russo diventa il nono campione in carica di Montecarlo nell’Era Open capace di perdere all’esordio, terzo nel XXI secolo, primo da Novak Djokovic nel 2016 contro Jiri Vesely. Un risultato decisamente sorprendente quantomeno alla vigilia, dato che sin da subito Popyrin ha dominato il russo, spezzando spesso il ritmo e pescando tanti punti dal servizio e il dritto. A fare la differenza è stata però una gran giornata dal lato del rovescio dell’australiano, che non ha mai dato modo a Rublev di esprimersi al meglio. Popyrin ottiene quindi il miglior risultato della carriera nel Principato, e negli ottavi affronterà De Minaur.

Primo set: Popyrin non dà ritmo, Rublev fa il resto

Il primo a passare in vantaggio è l’australiano nel terzo game, dopo aver salvato due palle break in precedenza. Un po’ corto Rublev, molto pesante sul dritto Popyrin, che manovra bene il gioco spostando l’avversario e spesso cercandogli anche la diagonale sinistra. Da sottolineare un uso ampio e con buoni risultati del rovescio in contropiede, che non dà possibilità al n.6 al mondo di sostenere lo scambio da fondo come vorrebbe o di spostarsi sul dritto. Il piano tattico dell’australiano gli frutta un primo set meritato, con tanti rischi che spesso sono però vincenti. Non dà mai ritmo a Rublev, andando anche a reclamare volentieri e con buoni risultati i punti a rete. E dal lato sinistro è lui ad avere la meglio, causando problemi anche di rabbia all’avversario, sorpreso da una partita pressoché perfetta.

Secondo set: il russo sciupa, Popyrin ringrazia. Out il campione

Meno lineare il secondo parziale, con più errori. Rublev trova in qualche modo il break, sfruttando la corsa al rischio da cui non sempre arrivano i dividendi sperati di Popyrin. Subito dopo però un game di battuta giocato con poca tranquillità e con troppi dritti fuori giri, colpo che più di tutti sta oggi mancando al russo, rimette in partita l’australiano. Il più grave dei tanti errori della grigia giornata vissuta da Rublev, che subisce andando avanti l’iniziativa di un giocatore con le idee troppo più chiare e con esecuzioni eccessivamente più precise. Il break che arriva nel nono game è una graduale costruzione, con dritti vincenti e in cross ad aprire il campo, che causano l’ira funesta del n.6 al mondo. Che avrà anche una chance di break prima di arrendersi a una delle versioni migliori della carriera di Alexey. Chiude con un pacato sorriso e le braccia alzate, lontano dalla brutta scena di Rublev che sbraita contro il proprio angolo dopo una sconfitta che potrebbe portare con sé molti strascichi.

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