Sinner: "Nessuno si aspettava un numero di vittorie così"

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Sinner: “Nessuno si aspettava un numero di vittorie così”

Sull’importanza delle vittorie ottenuto: “Non dobbiamo guardare i punteggi, ma come uno sta in campo. So di poter fare meglio”

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Jannik Sinner - Miami 2024 (foto X @atptour)
 

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Arriva l’ennesima vittoria del 2024 di Jannik Sinner. Il tennista altoatesino, nel suo primo torneo stagionale sulla terra rossa, continua la ricerca di sensazioni positive. Dopo aver regolato con estrema facilità, soprattutto se si guarda al punteggio, lo statunitense Korda, l’attuale numero 2 al mondo archivia abbastanza rapidamente la pratica Jan-Lennard Struff in meno di ottanta minuti. Un break subito, qualche errore, ma il rodaggio continua e adesso ai quarti lo attende il danese Holger Rune.

Parlando ai microfoni dei giornalisti italiani presenti a Montecarlo, Sinner mostra sempre la calma che lo contraddistingue anche quando si parla del suo inizio di stagione spumeggiante. Ventiquattro vittorie in venticinque match e il numero 2 al mondo come nuovo massimo toccato. Una ascesa attesa ma difficile da pronosticare di questa portata: “No non me l’aspettavo perché è un numero [di vittorie, ndr] che sicuramente non si aspettava nessuno” ha candidamente ammesso Sinner. “Nell’altro senso vuol dire che sono molto concentrato, che lavoro giorno dopo giorno, che sto nel presente e non guardo tanto dietro, ma non guardo neanche tanto al futuro. Faccio un po’ le mie cose, ho le mie persone molto vicine, che stanno intorno a me e che mi aiutano giorno dopo giorno e basta. Non so dire cosa accada agli altri” 

Jannik sposta sempre il focus su sé stesso e sul lavoro fatto: “Sapevo che avevamo fatto la preparazione per essere pronti eventualmente per fare buone cose. Ci poteva stare anche perdere al primo turno in Australia. È comunque una cosa che non che non puoi controllare sempre. Sto vivendo un momento molto positivo, lo sappiamo. Ogni partita la prendiamo come una bella lezione. Oggi abbiamo visto delle cose che potevo far meglio e speriamo di farle meglio domani

Il Direttore Scanagatta parlando con Jannik ne sottolinea i risultati netti, la serie di vittorie e la facilità nei successi ottenuti soprattutto se si guarda ai punteggi. “Un set che si chiude 6-4 o 6-3 si gioca in pochi punti. Prima facevo un pochettino più fatica, ci sarà il momento dove farò più fatica. Sul cemento tenere il servizio è, qualche volta, un pochettino più semplice e quando fa il break poi tornare a servire è un più facile” ha risposto con sincerità Sinner.

Il numero 2 ATP si focalizza sull’importanza di guardare oltre: “Non dobbiamo guardare i punteggi e dobbiamo guardare le vittorie o le sconfitte. Secondo me  è da vedere come uno sta in campo e questa la cosa più importante. È quello che stiamo provando a fare perché qualche volta so che posso farlo le cose meglio. Oggi, per esempio, potevo far qualche smorzata di più però non le ho fatte. Ci sono piccoli dettagli che poi ti portano a essere un giocatore migliore. “

La crescita di Sinner non è passata inosservata neanche ai colleghi ed è lecito chiedersi se i comportamenti degli avversari siano cambiati: “Non credo che mi guardino in modo diverso.Sento un pochettino più di attenzione quello sì. Diciamo che non ci sto neanche tanto attento. Puoi andare dai periodi così ad altri [completamente diversi, ndr] molto velocemente. Stiamo facendo le nostre cose, abbiamo ormai una bella routine giornaliera che mi aiuta di stare al 100%. Se domani il mio 100% rappresenta il 90% di quello di oggi darò quello che ho da dare. Di sicuro sempre il 100%, il massimo”

Sul vivere a Montecarlo e sull’impatto sulla sua routine: “Dipende come uno vive lo sport. Noi a Indian Wells avevamo la casa mentre a Miami avevamo l’hotel. Sono stato bene in entrambi i posti. Qui è diverso, è casa mia. Stasera, entro in casa e cucinerò qualcosa e questa è l’unica cosa un po’ diversa. So che alcuni giocatori vivono qua ma dormono comunque in hotel. Dipende un po’ da persona a persona ma generalmente credo che [ lo stare a casa, ndr] non mi toglie la concentrazione del torneo. Secondo me è molto importante staccare la testa quando esco dal circolo. Quando torno qui tutto è al 100% focalizzato verso il lavoro ed è quello che stiamo provando a fare.”

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