Andy Roddick: "Nadal può ancora essere uno dei favoriti al Roland Garros, ma senza testa di serie è dura"

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Andy Roddick: “Nadal può ancora essere uno dei favoriti al Roland Garros, ma senza testa di serie è dura”

L’ex tennista americano crede fermamente che, fisico permettendo, il 22 volte campione Slam possa ambire al titolo sulla terra di Parigi

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La stagione su terra battuta europea impazza con il suo acme sempre fissato in direzione Parigi, al Roland Garros. A poco meno di un mese dall’inizio dello Slam sul rosso, la situazione del suo 14 volte vincitore è davvero un’incognita. Rafael Nadal divide l’opinione degli addetti ai lavori su quella che sarà, con tutta probabilità, la sua ultima partecipazione. Tra i romantici e gli scettici, c’è chi come l’ex giocatore Andy Roddick è convinto che lo spagnolo possa ancora dire la sua nel suo terreno di caccia preferito. A patto che vengano rispettate alcune condizioni, una su tutte l’integrità fisica.

Nadal non giocava da più di quattro mesi, dalla sconfitta con Jordan Thompson sul cemento di Brisbane e ha scelto di ritornare in quel di Barcellona, palcoscenico che lo ha visto campione 12 volte, e ha fatto ciò che poteva. Madrid e Roma sono le tappe di avvicinamento al Roland Garros, delle occasioni per far sì che il mancino di Manacor metta nuovamente benzina nelle gambe. È dello stesso avviso l’ex tennista statunitense che, tramite il suo podcast, si è espresso in merito: “Penso ancora che se riesce a giocare altre partite senza fastidi importanti e raggiunge un ritmo competitivo in questi tornei precedenti, sarà uno dei favoriti al titolo nel Roland Garros 2024. Onestamente è quello che penso”.

Il vincitore dello US Open 2003 continua con la sua disanima e, oltre alla tenuta fisica, fa un accenno al calendario. È strano anche solo dirlo ma Nadal non sarà testa di serie al Roland Garros: “C’è un problema del quale si parla poco, che non partirà tra le teste di serie. Questo potrà complicargli di molto il compito perchè potrebbe confrontarsi nel primo turno con i migliori del ranking, come Djokovic per esempio. Tuttavia, che sia chiaro che nessuno dei migliori vorrebbe affrontarlo nei primi turni. Solo il suo nome infonde rispetto, è quello che vinto 14 volte lì”.

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