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Jasmine Paolini vince 6-3 6-4 all’esordio contro l’australiana Daria Saville, in un match che ha visto anche un’interruzione per pioggia. Nonostante ciò, l’azzurra è stata molto fredda a non lasciarsi condizionare dal meteo. Breve conferenza per Paolini che risponde ad alcune domande sull’incontro disputato e sul magico torneo vinto insieme alla compagna ed amica Sara Errani.
Nel seguente link la cronaca del match di Jasmine.
Analisi del match, sei soddisfatta?
Sì, sono soddisfatta, il primo match è sempre duro da affrontare, l’anno scorso l’avevo già affrontata e ci avevo perso. Non era un match semplice e penso di averlo gestito abbastanza bene.
Oggi c’è stata un’interruzione per pioggia, come gestisci le pause? Quanto è stato difficile il tuo esordio nel torneo di Roma?
Quel match è stato molto duro, c’erano le peggiori condizioni per me migliori per la mia avversaria, che mi faceva giocare tante palle alte e mi dava fastidio. Incontro duro da buttar giù, ma bisogna accettarlo.
Avete festeggiato la vittoria a Roma?
Non tanto, perché Sara doveva correre qui, dunque non aveva senso rimanere a Roma. Abbiamo fatto solo una cena tranquilla.
Quanto è importante aver vinto un torneo in doppio?
Il titolo a Roma è un sogno che non ho ancora realizzato. Sono molto contenta di dare continuità al doppio e spero mi aiuti anche nel singolo.
Ieri Sonego ha detto che i campi qui sono più veloci dello scorso anno, la tua impressione?
Non ho notato questa cosa sinceramente. Sono sicuramente diverse le palline, sono più dure e più gonfie; quindi, non sono come quelle di Roma e Madrid, c’è da adattarsi. Per quanto riguarda i campi, sembrano identici a quelli di Madrid.
Pietro Sanò