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[6] A. Rublev b. P. Martinez 6-3 6-4 6-3
Andrey Rublev non perde tempo e batte il n. 48 ATP Pedro Martinez 6-3 6-4 6-3 in due ore e un minuto, piantando 56 vincenti a fronte di 25 non forzati. Al terzo turno potrebbe trovare Matteo Arnaldi, ma prima l’azzurro dovrà battere il francese Alexandre Muller nella prosecuzione del match interrotto e poi rinviato per pioggia a giovedì sul 5-3 per Matteo nel primo set.
PRIMO SET – Rublev parte con le idee chiare al servizio, impostando gli scambi su colpi brevi ma efficaci. Anche lo spagnolo si difende bene con la prima palla, respingendo gli assalti del russo. Lo spartiacque del primo set arriva nel sesto gioco quando la sesta testa di serie spezza l’equilibrio con tre vincenti per breakkare Martinez (4-2). Rublev chiude il primo parziale avendo convertito l’unica palla break avuta; positivo l’approccio del russo che chiude con 18 vincenti.
SECONDO SET – Sulla scia del primo set Rublev strappa il servizio allo spagnolo in apertura di ripresa (complici due doppi falli di Martinez). Nel game seguente il russo incappa in un pessimo turno al servizio, la prima latita, e Martinez ne approfitta per il contro-break immediato. L’equilibrio si protrae fino al settimo game quando Rublev spezza la parità con un game in cui mette a segno ben quattro vincenti (4-3). Il russo ipoteca anche il secondo set con un game in cui funziona tutto dal servizio fino ai colpi da fondo. Rublev chiude 6-4 in 55′.
TERZO SET – Il terzo set entra nel vivo nel terzo gioco quando il russo approfitta di un paio di passaggi a vuoto dello spagnolo (un doppio fallo e un errore di rovescio) per mettere la testa avanti nel punteggio (2-1). Il rendimento al servizio di Rublev è insostenibile per Martinez che non può far altro che prendere atto della giornata balistica del russo in battuta (93% di punti vinti con la prima nel set). Rublev fa in tempo a prendersi un altro break nell’ultimo game per chiudere 6-3 6-4 6-3 in 1 ora e 59′ di gioco. Al prossimo turno per la testa di serie numero 6 il vincente tra Arnaldi e Muller.