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[4] A. Zverev b. [11] A. De Minaur 6-4 7-6 (5) 6-4
L’esordio a dir poco scomodo con Nadal, poi le due maratone con Griekspoor e Rune e in mezzo la vittoria su Goffin per un totale di 11 ore e mezzo passate in campo. Alexander Zverev, però, sembra ancora lontano dall’entrare in riserva. È questo il responso del suo quarto di finale contro De Minaur che per stile di gioco e per il modo in cui ha affrontato il match avrebbe potuto metterlo in enorme difficoltà se il tedesco fosse stato affaticato.
Invece Sascha ha risposto presente tenendo così il passo degli altri due grandi favoriti del torneo (Sinner e Alcaraz). Contro l’australiano gli sono infatti bastate – si fa per dire – tre ore di gioco e tre set. Alex ha avuto le sue chance, in particolare nel secondo parziale in cui ha avuto un set point in risposta sul 6-5 e in cui era avanti 4-0 nel tie-break. Sul 5-5, poi, il punto probabilmente decisivo dell’intera partita, conquistato da Zverev grazie a un recupero prodigioso su un back cortissimo di De Minaur.
Efficace al servizio, preciso con il rovescio, pronto in fase difensiva e tutto sommato costante con il dritto, Sascha si è così guadagnato la semifinale contro Ruud. Sarà la sua ottava negli Slam (ne ha vinta solo una fin qui) e la quarta consecutiva al Roland Garros. In quella della scorsa edizione perse proprio contro il norvegese (complessivamente i precedenti sono sul 2-2). Non ci fu storia, ma quello di quest’anno è decisamente un altro Zverev. 11 vittorie di fila non possono essere un caso.
Primo set – De Minaur è pimpante, Zverev concreto
Per quanto una partita al meglio dei cinque set non sia paragonabile a uno sprint, ad uscire meglio dai blocchi è, in linea con la sua agilità, De Minaur che tiene rapidamente il primo turno di battuta e poi si procura subito due palle break. Zverev, ancora un po’ imballato, si sblocca affidandosi al servizio con cui ottiene quattro punti di fila. Nel game successivo anche il dritto del tedesco inizia a carburare e l’australiano ne soffre il peso. Le palle break, questa volta, sono per il numero 4 del mondo che è efficace anche con il back di rovescio e si porta quindi in vantaggio. Alex cerca di non farsi scalfire perseverando nella ricerca di un tennis brillante con varie discese a rete ben eseguite e viene premiato. In questo caso, infatti, il servizio salva Zverev solo sulla prima chance concessa, mentre sulla seconda De Minaur si inventa un gran lob.
La grande vivacità del numero 11 del mondo si affievolisce un po’ sul 3-3 e Sascha ne approfitta immediatamente per tornare avanti di un break, anche grazie al doppio fallo dell’australiano sulla palla break. Alex prova a rientrare nel set ma Zverev tiene alto il livello della spinta da fondocampo e non concede errori degni di nota. Dopo 50 minuti di gioco, il primo parziale è del tedesco con il punteggio di 6-4.
Secondo set – Diverse occasioni per De Minaur ma Zverev fa la differenza in difesa
Il ritmo si abbassa leggermente nelle prime battute del nuovo set. Nel terzo game Sascha se la prende con il suo angolo per qualche errore di dritto e allora, nel game successivo in risposta, De Minaur prova a prendere l’iniziativa. Il tedesco risponde però presente alle variazioni dell’australiano che si sente quindi costretto a forzare i colpi da fondo. Arrivano così gli errori (specie di rovescio), anche nel seguente turno di battuta in cui Zverev brekka. Come nel primo set, però, Alex reagisce ottimamente allo svantaggio, sia da un punto di vista attitudinale che prettamente tattico. Con il back corto di rovescio, il numero 11 del mondo riesce a infastidire l’avversario che poi gli consegna il controbreak con un doppio fallo.
Il vento adesso soffia dalla parte dell’australiano che riconquista la testa del set e fa sudare ogni punto al tedesco. Adesso si rivede quel gioco spumeggiante (senza però l’elemento della ricerca della rete) che aveva contraddistinto l’approccio al match di De Minaur e che si guadagna gli applausi a scena aperta dello Chatrier quando Alex recupera un pallonetto di Zverev dopo aver mancato lo smash. La differenza rischiano però di farla gli errori di Sascha, fin qui senza sbavature nei momenti decisivi. Sul 6-5 in favore del giocatore di Sidney, invece, il tedesco sbaglia due attacchi di dritto (uno a campo spalancato) e uno di rovescio e De Minaur si ritrova a un punto dalla conquista del set. Con lucidità e pazienza, però, il classe ’97 costruisce il punto e cancella la chance concessa.
Si va allora al tie-break dove Zverev ricomincia subito a sbagliare tanto di dritto, permettendo all’avversario di salire sul 4-0. Da questa posizione di svantaggio, però, il numero 4 del mondo gioca decisamente meglio e forse lo aiuta anche il fatto che l’australiano insista fin troppo proprio sul suo dritto, anche a costo di rallentare. Così Sascha rientra e poi sul 5-5 fa suo un gran punto grazie a un recupero straordinario su una palla corta ottimamente giocata da De Minaur. Anche sul set point è la fase difensiva di Zverev a risultare decisiva e così dopo più di due ore di gioco (di cui una e un quarto di secondo parziale) il tennista di Amburgo è avanti 2 a 0.
Terzo set – Zverev c’è e chiude in tre risparmiando un po’ di energie
Dopo lo sforzo prodotto da entrambi nel tie-break, l’avvio di terzo è inevitabilmente interlocutorio. Già nel terzo game, però, Alex rischia qualcosa. La sensazione è infatti che l’australiano abbia accusato il colpo sia a livello fisico che mentale. A conferma di ciò arriva il quinto game in cui De Minaur sbaglia un paio di dritti in fila, non accompagnando a sufficienza il colpo con le gambe. Sulla palla break, poi, il doppio fallo mette una seria ipoteca sull’esito del match. Come già successo nei primi due set, però, il numero 11 del mondo cerca subito di riattivarsi dopo il break subìto e trova la forza per provarci ancora. Questa volta, però, il controbreak non si concretizza perché Zverev è attento a rete nel momento del bisogno.
L’australiano si dà però un’altra chance anche nel game in cui il tedesco serve per il match e la sfrutta: Sascha è infatti troppo passivo e De Minaur, invece, è preciso a rete. Il break si rivela però una semplice illusione per il giocatore di Sidney. In risposta, il numero 4 del mondo mostra infatti il coraggio necessario per andarsi a prendere la vittoria senza correre ulteriori rischi. Allo scoccare delle tre ore di gioco, il tedesco chiude e conquista la semifinale del Roland Garros per il quarto anno consecutivo.
