Y. Putinseva b. A. Tomljanovic 6-1 7-6(8)
“Non so cosa stia provando perché sono sempre stata brava sulla terra e ora, all’improvviso, lo sono anche sull’erba. Mi sento molto confusa, ma è fantastico“. Si potrebbe riassumere nelle sue parole post match quanto sia in effetti sorprendente la vittoria al Birmingham Classic, WTA250, di Yulia Putintseva. La kazaka, che aveva vinto sulla terra gli unici due titoli della carriera, ha saputo reinventarsi benissimo per rendere un successo quella che era la sua prima finale su erba. E oltretutto contro un’avversaria che sui prati sa giocare benissimo come Ajla Tomljanovic.
L’australiana, solo al quarto torneo dopo il travagliato 2023, era alla quinta finale in carriera, prima dal 2019. E il 6-1 7-6(8) con cui è stata regolata oggi da Putintseva ha segnato anche la quinta sconfitta, sottolineando dei nervi non proprio di ferro quando la partita conta. Come ha dimostrato anche oggi: basti pensare che l’australiana si è trovata avanti 5-3 nel secondo set e ha avuto anche due set point, uno dei quali sul suo servizio, per forzare il terzo set. Ha trovato un’avversaria particolarmente resistente e brava a rimanere concentrata nonostante un secondo set decisamente più complicato.
“É stata una grande partita“, riflette infatti Putintseva, che da domani sarà n.34 al mondo “ho iniziato meglio, ma Ajla ha alzato il suo livello al massimo. Stava giocando davvero bene, non dandomi tempo né di pensare né di fare qualunque cosa. La partita sul finale è stata serrata, e sono stata alla fine un po’ fortunata“. Parole di sincero encomio da parte della kazaka, che riavvicina la top 30 e diviene la seconda giocatrice non testa di serie a trionfare a Birmingham negli ultimi 10 anni dopo Haddad Maia nel 2022. E sicuramente si starà augurando che il primo titolo su erba su questi campi possa regalarle soddisfazioni future pari a quelle della brasiliana.
