Sinner, la sicurezza. Arnaldi, la tenacia (Roberto Bertellino, Tuttosport)
Non una formalità ma quasi, la partita di ottavi del Masters 1000 di Monneal che ha opposto Jannik Sinner numero 1 del mondo e del seeding, al cileno Alejandro Tabilo, che aveva impressionato nel confronto precedente con Lorenzo Sonego. Alcuni game per prendere le misure al sudamericano, poi ecco arrivare il break nel settimo gioco, con classico schema nel punto decisivo concluso con un diritto vincente e incrociato in accelerazione. Sul 5-4 l`azzurro ha tenuto senza affanni la battuta e conquistato meritatamente la prima frazione. Nella seconda Jannik ha nuovamente disinnescato il servizio del mancino cileno, numero 21 ATP nel terzo game. Sul 2-1 ha dovuto rimontare dallo 0-30 e l`ha fatto con l’ormai proverbiale calma dei forti, allontanando l`apparente pericolo a suon di soluzioni vincenti. Troppo tambureggiante il ritmo dei suoi colpi che ha messo in evidente difficoltà Alejandro, bravo in ogni caso a non mollare gli ormeggi cercando di rimanere in partita. Sinner ha messo a segno alcune risposte d`alta scuola e non ha avuto bisogno di cercare soluzioni alternative a quelle da fondo campo. Il primo match point è arrivato sul 5-3 servizio Tabilo ma non si è concretizzato. Il secondo poco dopo in seguito a un errore di lunghezza del sudamericano. È stato quello utile, “baciato” da una risposta fulminante dell`azzurro: «Ho poco tempo per festeggiare – ha detto a caldo Jannik – perché più tardi tornerò in campo. Un match non facile contro un giocatore mancino, ostico, e dall`ottimo potenziale». Sinner è sceso nuovamente in gara nella notte italiana ormai alle spalle contro il russo Andrey Rublev nella sfida di quarti di finale. Step raggiunto in rimonta anche da Matteo Arnaldi, che ha piegato in tre set Davidovich Fokina guadagnando il risultato più importante in carriera in un torneo 1000. Nel primo parziale il sanremese ha sofferto ma si è ripreso nel finale, pur cedendo al decimo gioco. Ha preso fiducia e nella seconda frazione ha pareggiato i conti grazie al tie-break, fatto proprio alla quarta opportunità. Partenza lanciata dell`azzurro nel terzo set che ha tolto ogni velleità allo spagnolo di origine russa per pane di padre, ritiratosi sullo 0-3. Anche Amaldi nella notte italiana è tornato in gara contro il “redivivo” giapponese Kei Nishikori, ex numero 4 del mondo ora collocato oltre la 500esima piazza mondiale, condizionato nelle ultime stagioni da una serie infinita di infortuni. […]
Sinner in marcia verso gli US Open. Si è garantito il posto per il Masters (Vincenzo Martucci, Il Messaggero)
Intanto s`è già qualificato aritmeticamente alle Finali Atp del 10-17 novembre a Torino. Era solo una formalità con la marea di punti che ha accumulato nei primi mesi dell`anno con 4 titoli e 44-4 nel bilancio vittorie-sconfitte, e il vantaggio di quasi 4.000 punti sull`ottavo classificato. Ma soprattutto, Jannik Sinner, al Masters 1000 di Montreal, dov`è campione uscente, ribadisce alla grande il suo numero 1 del mondo. Che è inattaccabile a prescindere dal risultato in questo torneo, col vantaggio che ha su Djokovic ed Alcaraz nella classifica Atp. E, quel che conta di più, al rientro alle gare in Canada, dimostra una buona condizione, coi due turni superati agevolmente, contro Coric e Tabilo, nella marcia sul cemento nordamericano che culmina negli US Open del 26 agosto. A rinfrancare lui, il suo clan e i tifosi dopo il lungo periodo problematico da Montecarlo al Roland Garros a Wimbledon. Con le cocenti sconfitte in 5 set contro Alcaraz e Medvedev e le sofferte rinunce in chiave italica, a Roma e all`Olimpiade. A dispetto del vento fastidioso e del doppio turno cui gli atleti sono costretti dalla cancellazione per pioggia di venerdì, Sinner fornisce una convincente dimostrazione di superiorità contro avversari di classifica inferiore come il croato Coric (ex 12 ora 94) e il cileno Tabilo (21), lontano dal livello dei top 10. Soprattutto se, come Sinner alzano il livello d`intensità dello scambio e sprintano con autorità, come fa il 22enne altoatesino col break sul 3-3 del primo set, concluso 6-4 e quello del 2-1 del secondo parziale, concedendosi qualche ricamo: un dritto lungolinea, una rispostona di rovescio, un lungolinea di rovescio e la risposta che infila il mancino e firma il 6-3 decisivo in un`ora e 19 minuti. Nelle poche dichiarazioni di prammatica sul campo, Jannik si auto-applaude per non aver perso tempo e occasioni: «Ho servito (92% di punti con la prima nel primo set) e risposto bene, e ho reagito bene al vento, contro un avversario di qualità. Avversario difficile, condizioni difficili. È complicato giocare contro, questo tipo di giocatori: mancino, grande potenziale. Sono dovuto stare molto attento, ma mi è sembrata una bella partita». […] Ormai non fa più notizia per la continuità ad alto livello, ma è almeno ai quarti nei quattro Masters 1000 stagionali, con un impressionante 24-1 sul cemento e l`unico ko con Alcaraz nelle semifinali di Indian Wells. Avanza ai prima quarti “1000” anche Matteo Arnaldi in rimonta su Davidovich Fokina che batte 4-6 7-6 3-0 per l`improvviso ritiro dell`altalenante spagnolo. Per lui il redivivo Kei Nishikori.