Che il sorteggio potesse essere più benevolo con Matteo Berrettini è fuor di dubbio. D’altra parte è evidente che per risalire ancora la classifica ci sia bisogno di vincere partite come questa e siamo convinti che Matteo pensasse di poter effettivamente superare Rune. Dopo un luglio entusiasmante chiuso con 10 vittorie consecutive e due titoli sulla terra europea, è arrivata una battuta d’arresto che gli impedirà di essere testa di serie allo US Open (un traguardo che comunque sarebbe stato difficile raggiungere anche in caso di vittoria). Niente di eccessivamente grave ma comunque una delusione per l’azzurro che ha commentato così l’andamento del match: “È stata una partita strana, con condizioni molto particolari. Qui è difficile giocare, controllare la palla. Sono partito bene, lui faceva tanti errori. Poi è successo il contrario, e io mi sono un po’ spento”.
Berrettini non giocava sul cemento da metà marzo quando, dopo essere arrivato in finale al Challenger di Phoenix, perse contro Murray a Miami. Cinque mesi lontano da questa superficie sono indubbiamente tanti e tra i fattori della sconfitta c’è probabilmente anche questo: “È da tanto che non giocavo sul cemento, c’è bisogno di adattarsi” ha infatti dichiarato Matteo. La conseguenza potrebbe quindi essere una sua partecipazione all’ATP 250 di Winston-Salem (dove l’azzurro è regolarmente iscritto) così da aggiungere qualche partita sul duro in vista dello US Open. Come spiega il romano, però, non è il caso di fare scelte affrettate: “È stata un’estate molto intensa, tante partite. Non ho ancora preso una decisione, devo parlarne con il team. Ovviamente dispiace per la sconfitta ma questo non toglie nulla agli ultimi mesi positivi”.