J. Thompson b. [30] M. Arnaldi 7-5 6-2 7-6(5)
Una sconfitta meritata per Matteo Arnaldi nella sfida contro Jordan Thompson. L’australiano approfitta dei tantissimi errori dell’italiano per strappare il pass per il turno successivo dove potrebbe affrontare il suo connazionale Alex De Minaur, impegnato contro Daniel Evans. Tornando al match, l’approccio all’incontro di Arnaldi è sempre semplicemente inadatto alla situazione come testimoniano i 48 errori non forzati, 30 in più di Thompson.
1° set: Arnaldi troppo statico, avanti Thompson
Primo set che lascia l’amaro in bocca a Matteo Arnaldi, partito decisamente meglio di Thompson ma chiudendo calando. È stato però lui ad avere la prima palla break nel primo game utile, il secondo, spingendo da fondo e aggredendo in risposta ma con il solito tennis con tanti, troppi rischi che alla lunga si sono trasformati in errori. Dettati anche dalla solidità dell’australiano nello scambio, con pochi errori e un piano tattico molto più chiaro di quello di Matteo, spesso confusionale. Come dimostra il game del break, l’undicesimo, tra errori e doppi falli. Per Arnaldi andando avanti diventerà fondamentale cercare di variare un po’, soprattutto sul rovescio dove è più sensibile, per mettere in difficoltà Thompson. (di Pellegrino Dell’Anno)
2° set: azzurro irriconoscibile, zero punti in risposta
Già dal primo game del secondo set, Arnaldi rischia di perdere le staffe: sul 15-30 il tennista ligure si lamenta di “non vedere“, anche se le condizioni sembrano ideali per giocare a tennis. Fatto sta che è poi bravo a togliersi dai guai, conquistando il primo fondamentale game della seconda frazione. Thompson però risponde con un altro turno di battuta a zero con grande tranquillità. Per fortuna di Arnaldi, l’australiano non è efficace offensivamente in risposta tanto quanto lo è al servizio e dopo un paio di errori regala di fatto il game all’azzurro. Da notare nel comportamento del tennista italiano troppa voglia e foga nel provare dei vincenti che in questo momento della gara non può permettersi. Thompson non perdona e dopo aver tenuto il servizio a zero strappa anche il servizio portandosi sul 3-1. Momento a dir poco difficile per Arnaldi che ora dovrà necessariamente trova una soluzione. Tanto per cambiare, Thompson conferma il break con l’ennesimo turno di battuto a zero con Arnaldi ancora a secco per quanto riguarda i punti a servizio. L’italiano va completamente in tilt e subisce anche un altro break per un 5-2 che lascia poco spazio alle interpretazioni. Il secondo set termina con l’ennesimo game a zero di Thompson che si porta sul 2-0 senza mai aver subito un punto in battuta.
3° set: due doppi falli fatali per Arnaldi
Il terzo set diventa fondamentale per la permanenza di Matteo Arnaldi in questi US Open. Un passo falso potrebbe irrimediabilmente chiudere l’esperienza dell’italiano a questa edizione dello Slam americano. I game corrono abbastanza veloci dato che Thompson non molla di un centimetro mentre Arnaldi è in netta crescita. Nel sesto gioco arriva addirittura il break per l’azzurro che si toglie un grande peso riuscendo a portarsi in avanti di due per la prima volta da inizio partita. La gioia dura poco poiché per via di alcuni errori di troppo, Thompson ne approfitta e recupera ciò che aveva lasciato per strada poco prima, controbreakkando Arnaldi. L’incontro sembra ormai volgere verso il tiebreak, situazione che si verificherà dato che nessuno dei tennisti va oltre i due “15” in risposta.
Il tiebreak inizia da favola con due minibreak di vantaggio per Arnaldi, anche se entrambi vengono immediatamente recuperati da Thompson, di cui uno con un miracolo dell’australiano. Invece che abbattersi, il ligure non si perde d’animo e strappa un altro servizio all’avversario. Sul più bello, Arnaldi incappa una grossa ingenuità commettendo l’ottavo e il nono doppio fallo che costano la partita.