Dopo il successo inaugurale con la Francia, l’Australia, finalista delle ultime due edizioni, non sbaglia neanche con la Repubblica Ceca. Nel primo incontro Thanasi Kokkinakis, dopo aver iniziato bene, ha rischiato di farsi riprendere da Mensik, ma ha chiuso con uno strappo nel sesto gioco del terzo. Strana invece la scelta di far disputare a Machac invece che a Lehecka il secondo singolare: il numero 35 del mondo è costretto al ritiro, come con Alcaraz, questa volta dopo soltanto un gioco. La Repubblica Ceca rimane così a secco di vittorie nel competitivo girone B con 0 vittorie su 6 incontri
T. Kokkinakis b. J. Mensik 6-2 6(2)-7 6-3
Il match fra Australia e Repubblica Ceca, disputatosi in quel di Valencia, è stato aperto dalla sfida fra Thanasi Kokkinakis e Jakub Mensik. Per ciò che concerne la cronaca dell’incontro, primi due game piuttosto in affanno per il giovane giocatore originario della regione di Olomouc. Kokkinakis, infatti, è riuscito a portarsi subito in vantaggio di un break, sfruttando al meglio il proprio turno di servizio e una serie di errori – alquanto grossolani – commessi da Mensik.
Nei giochi centrali della gara, il numero 67 del mondo ha provato ad impensierire maggiormente il proprio rivale, adottando un atteggiamento decisamente più volitivo. Epperò, il caro vecchio Kokkinakis, ha disputato un primo set di grande attenzione, concedendo poco o nulla all’avversario.
Va da sé, che il primo parziale si è concluso così com’era cominciato: ossia, con l’australiano sugli scudi e con il tennista ceco in evidente difficoltà. Il sipario del primo set calava, dunque, sul risultato di 6-2 in favore di Kokkinakis.
Alla ripresa, Mensik ha provato subito a mettere le cose in chiaro, portandosi in vantaggio di un game. Nel complesso, il secondo parziale si è mantenuto su dei binari di equilibrio quasi inscalfibili. Inevitabile il tie-break: ad avere la meglio, alla fine, è stato Mensik, grazie ad un dritto che finalmente è girato a dovere.
Nell’ultimo e decisivo set, il canovaccio è rimasto più o meno invariato, con l’atleta australiano e il tennista ceco a spartirsi due game per parte. Uno strappo importante è arrivato nel corso del sesto game, quando dopo aver sprecato numerose occasioni per portarsi in vantaggio di un break, Kokkinakis è riuscito a chiudere in suo favore il gioco in questione.
Il finale di match ha visto trionfare il giocatore australiano, imponendosi su Mensik con uno score di 6-2 6(2)-7 6-3.
A.Popyrin (AUS) b. T.Machac (CZE) 1-0 rit.
Appena nata, invece, è già finita la partita fra Popyrin e Machac, che consegna il definitivo 2-0 all’Australia. A posteriori, si può dire che la scelta del coach Navratil di far scendere in campo il pur temibile ventitreenne non si è rivelata lungimirante: nella prima giornata, il numero 35 ha dato filo da torcere a Carlos Alcaraz, portandolo al terzo. I postumi dei problemi che aveva accusato nei giorni successivi agli ottavi a New York, tuttavia, si erano fatti sentire sotto forma di crampi e l’avevano costretto al ritiro prima dell’inizio del parziale decisivo. Oggi, il ceco ha provato a tornare in campo contro il numero uno australiano Alexei Popyrin, reduce dalla migliore estate della sua carriera (il titolo in Canada, il successo su Djokovic), ma anche dalla netta sconfitta con Ugo Humbert nella giornata precedente.
La sfida è durata soltanto un game: perso il primo, Machac ha chiesto l’intervento del fisioterapista; constatato che non c’era nulla da fare, ha alzato bandiera bianca.
Ebden e Purcell dominano il doppio contro Mensik e Pavlasek per 6-4 6-2 e fissano il punteggio su un rotondo 3-0. Repubblica Ceca ormai virtualmente eliminata.