L’Italtennis fa bottino “quasi” pieno in quel di Bologna, strappando così il pass per la fase finale della Coppa Davis che si terrà a Malaga. Nel corso dei giorni caldi della Davis Cup, un volto nuovo è apparso nella panchina azzurra, ed è quello di Samuel Vincent Ruggeri.
Il classe 2002 di Alzano Lombardo è un giovane talento italiano che si sta mettendo in mostra nel panorama tennistico mondiale, specialmente nel circuito challenger, attualmente numero 275 del ranking. Il bergamasco, nella fase a gironi della Coppa Davis 2024, ha avuto l’onore di fare da sparring ai rappresentanti del tricolore, a seguito di una chiamata ricevuta da capitan Volandri: “Ero a Genova con un tecnico Fitp, Galoppini, mi chiama e mi dice che Filippo mi vorrebbe parlare. Pare mi voglia come aggregato al gruppo di Davis. Il giorno dopo sento il capitano. intanto realizzo che è tutto vero, poi ovviamente accetto l’invito. Avevo un torneo da giocare, ma una chiamata per la Nazionale, anche da sparring, non ha paragoni”. Un momento speciale, come conferma lo stesso Vincent Ruggeri al quotidiano “L’eco di Bergamo”. Il ventiduenne ha dunque rinunciato a un challenger in Polonia, per correre al servizio di capitan Volandri a Bologna, dove si è allenato insieme a Cobolli, Arnaldi, Berrettini, Vavassori e Bolelli; allenamenti definiti impagabili dal bergamasco, che ha aggiunto: “Sentire quanto pesa la loro palla, sentire la loro energia, mi motiva da matti”. Un’occasione di svolta per l’azzurro, protagonista di un biennio eccezionale che quasi lo proietta a ridosso dei migliori duecento giocatori del mondo.
In una recente intervista rilasciata ad Ubitennis, Samuel ha espresso il desiderio di stabilizzarsi attorno alla 150° posizione del ranking, che gli permetterebbe di giocare quantomeno le qualificazioni dei tornei Slam. Nell’ultimo anno ha battuto parecchi giocatori con ranking molto più alto rispetto al suo, sconfiggendo atleti del calibro di Lloyd Harris, Carreno Busta, Ramos Vinolas ed anche Richard Gasquet, col quale si è già incontrato quattro volte nel corso del 2024, spuntandola soltanto in un match giocato a Trieste, dove il francese era persino testa di serie numero uno. Il nativo di Alzano Lombardo detiene un gioco elegante ma esplosivo, sfruttando appieno i suoi oltre 190 centimetri di altezza ed un fisico parecchio possente. È un giocatore completo, che fa leva sul suo ottimo servizio e sui pesanti colpi da fondo.
A Bologna, ha avuto l’opportunità di allenarsi con i migliori giocatori della Nazione, tentando di sfruttare al meglio questa esperienza per aggiungere i tasselli mancanti al proprio gioco: “Sono semplicemente molto concentrati sul loro obiettivo, giorno dopo giorno e persino punto dopo punto. Sentire il diritto e il servizio di Matteo Berrettini sulle corde della mia racchetta, inoltre, è qualcosa di decisamente impattante”. Al suo fianco, durante Italia-Olanda, anche Jannik Sinner ad assistere agli incontri del tricolore: “un ragazzo d’oro, che ci tiene parecchio alle relazioni con le altre persone. Mi ha stupito quando ha cominciato a sviscerare nei dettagli la mia stagione, non pensavo avesse tempo per seguire uno come me”.