La scalata del numero 1 (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)
Se si potessero riportare indietro le pagine della storia, si leggerebbe subito che Jannik Sinner ha sempre pensato come un numero uno fin da ragazzino, da quando mollò gli sci per il tennis. E tutte le scelte, da allora, hanno rappresentato una conseguenza di questo habitus mentale, dal trasferimento a Bordighera a 13 anni fino alla rivoluzione tecnica con Vagnozzi e Cahill del 2022. E anche in questi giorni di gloria dopo il successo agli Us Open, arrivati tuttavia in scia a sei mesi tormentati per la vicenda Clostebol, le mosse extra campo della Volpe Rossa sono state indirizzate verso il meglio che ci sia. Così nel team sono approdati il preparatore Panichi e il fisioterapista Badio, per sette anni artefici, con le loro competenze, del dominio di Djokovic, il re dei numeri 1. Quando il 10 giugno di quest`anno Jannik ha raggiunto il vertice della classifica, primo italiano di sempre a riuscirci, ha semplicemente completato un percorso per il quale si stava preparando da anni, cioè facendo parlare i risultati, l`unico fattore che conta per dimostrare che sei il più forte. Nel 2024, Sinner ha vinto due Slam, in Australia e a New York; inoltre, ha disputato complessivamente sei finali e in tutte ha alzato il trofeo. Non è il giocatore con più vittorie, perché Zverev ne ha 56 (ma 17 ko), tuttavia il suo bilancio di 55-5 (91,6% di successi) lo colloca con i più grandi. […] Lunedì, il campione di Sesto Pusteria ha inoltre festeggiato la 15^ settimana al numero uno, e tra cinque giorni raggiungerà Medvedev che ne ha trascorse in vetta 16, mettendo nel mirino le 20 di Wilander, che sorpasserà alla fine di ottobre. Per le 36 di Alcaraz, bisognerà aspettare eventualmente il 2025, ma intanto Jannik può tagliare un traguardo al quale i campionissimi tengono molto perché certifica la continuità di rendimento ad altissimo livello all`interno della stessa stagione: il numero uno di fine anno. Con i 2000 punti del successo agli Us Open, la Volpe Rossa ha decisamente ipotecato il vertice almeno fino a gennaio, mettendo tra sé, Zverev e Alcaraz, gli unici rivali ancora in grado di impensierirlo, più di 4000 punti nella classifica Atp e più di 3000 nella Race stagionale. […] Con un simile vantaggio, Jannik potrebbe addirittura permettersi di uscire al primo turno nei quattro tornei che ha programmato da qui alla fine dell`anno (i 500 di Pechino e di Vienna, i Masters 1000 di Shanghai e Parigi Bercy) e non vincere neppure una partita nel girone delle Atp Finals (di cui è stato il primo qualificato) e rimanere comunque primo nel ranking. Per coltivare speranze, infatti, e tenendo conto degli scarti rispetto ai risultati di un anno fa, tanto Zverev quanto Alcaraz dovrebbero collezionare almeno 3500 punti, e dunque vincere i due Masters 1000 che rimangono (oppure i due 500 e un 1000) e le Atp Finals (che assegnano 1500 punti) senza perdere neppure un match. Un`impresa titanica, ai limiti dell`impossibile, che ovviamente sarebbe realizzabile da uno soltanto dei due. […]
Sinner in passerella. Poi volerà a Pechino (Gianluca Strocchi, Tuttosport)
C`è chi prova a lanciare la volata lunga verso il prestigioso traguardo Atp Finals, chi insegue conferme significative dopo un`annata in crescita e chi punta a slanciarsi in classifica, sperando in qualche caso in cuor suo anche di riconquistare una maglia azzurra. Sono variegate, ma comunque importanti, le aspettative con cui la nutrita pattuglia di tennisti tricolore affronta la campagna asiatica, che con l`autunno ormai alle porte apre l`ultima parte di stagione del tour. Uno swing, quello asiatico, che terrà banco fino a metà ottobre prima di tornare in Europa per i tradizionali appuntamenti indoor che definiranno gli otto “Maestri”. Due sono già qualificati, ovvero Jannik Sinner e Alexander Zverev (Carlos Alcaraz è vicino alla certezza matematica). E anche per tale ragione, visto il margine sugli inseguitori in classifica, può guardare senza patemi alla trasferta cinese l`altoatesino n.1 del mondo, che ha ripreso gli allenamenti a Monte-Carlo con lo staff di nuovo al completo ed è atteso alla Milano Fashion Week (anche per ragioni di sponsor) prima di volare a Pechino, dove dal 26 settembre difenderà il titolo conquistato dodici mesi fa prima di cimentarsi nel Masters 1000 di Shanghai. Programmazione simile per Flavio Cobolli, corroborato dalle prestazioni all`ombra dell`insalatiera da esordiente, mentre hanno scelto di disputare nell`ultima settimana di settembre il 500 di Tokyo gli altri azzurri Matteo Arnaldi e Matteo Berrettini, protagonista a Bologna e a caccia di punti pesanti per arrivare ad essere testa di serie nel prossimo Slam, in Australia. Riflettori puntati su Lorenzo Musetti, al momento 15° nella Race a poco più di 1000 punti da De Minaur 8° e quindi in corsa per un posto a Torino se riuscirà ad esprimersi al meglio in questa parte conclusiva di calendario. Il talento di Carrara è il favorito n.1 nel 250 sul cemento di Chengdu ed entrerà in gara direttamente al 2° turno o con il russo Pavel Kotov o l`australiano Cristopher O’Connell. Nel capoluogo della provincia di Sichuan sono impegnati pure Lorenzo Sonego e Fabio Fognini. il 29enne torinese è il primo a scendere in campo, oggi, opposto al giapponese Taro Daniel. Sonny nella terra del Dragone conta di ribadire atteggiamento e progressi mostrati in America, per risalire ancora nel ranking (al momento è il settimo italiano) è magari mettere in difficoltà capitan Volandri nelle scelte per Malaga. E` mosso dal desiderio di togliersi ancora delle soddisfazioni il 37enne di Arma di Taggia, chiamato a misurarsi con il russo Roman Safiullin, finalista nella scorsa edizione. […]
Subito Sonego. Attesa Muso (Pietro Corso, Corriere dello Sport)
Archiviata la fase a gironi di Coppa Davis, è tempo dello swing asiatico che porterà all`ATP Masters 1000 di Shanghai in programma a inizio ottobre. Gli italiani all`interno della Top 100 si sono divisi tra i campi in cemento degli ATP 250 di Chengdu e Hangzhou, con la truppa azzurra momentaneamente orfana di Jannik Sinner, Matteo Arnaldi e Matteo Berrettini, ai box per questa settimana. Nel secondo match del programma di Chengdu pronto a partire alle ore 13 italiane, Lorenzo Sonego (numero 50 della classifica) scenderà in campo per affrontare il giapponese Taro Daniel. […] In caso di vittoria ci sarà un avversario tra lo statunitense Aleksandar Kovacevic e un giocatore proveniente dalle qualificazioni, con vista sul possibile match ai quarti con la terza forza del seeding Nicolas Jarry. Bye al primo turno per la testa di serie numero uno e attuale n. 19 del mondo Lorenzo Musetti, che attende il vincente tra Cristopher O`Connel e Pavel Kotov. “Muso” ha tutte le carte in regola per arrivare in fondo, e vede già un potenziale scontro ai quarti con la testa di serie numero cinque Adrian Mannarino. Ci sono altre 24 ore di preparazione per il veterano Fabio Fognini: sorteggiato nella parte bassa del tabellone, se la vedrà domani contro l`ottava testa di serie Roman Safiullin: in palio un potenziale ottavo di finale di lusso contro Kei Nishikori (che dovrà a sua volta superare Juncheng Shang). […]
“La mia vita oltre la crepa” (Alessandro Nizegorodcew, Corriere dello Sport)
Da Tetti Neirotti alla Coppa Davis, da una crepa di un campo in asfalto agli obiettivi che diventano realtà. Andrea Vavassori è riuscito a realizzare il proprio sogno, a diventare un tennista professionista, a esordire in Coppa Davis. «Sono cresciuto su un campo in asfalto costruito da mio nonno, che osservava ogni mio allenamento. Su quel campo, che negli anni abbiamo trasformato in erba sintetica, vi era una crepa – racconta il piemontese – Mio papà mi seguiva soprattutto durante i weekend e ricordo che, avrò avuto 5 anni, gli chiedevo a che punto fossi di quella crepa. Ero impaziente, guardavo al futuro e sognavo già di diventare un tennista professionista. Di strada ne abbiam fatta, io e papà. Condividere con lui l`esperienza in Nazionale è stato speciale». Andrea è un ragazzo appassionato, grintoso, estremamente gentile e disponibile. Impossibile non volergli bene. Ogni giovane dovrebbe seguire il suo esempio, sia dentro che fuori dal campo. Le sue emozioni creano empatia a prescindere dalle vittorie e dalle sconfitte.
Il tennis è sempre stato il suo obiettivo di vita?
Non ho mai avuto altri sogni, avevo la strada ben chiara in mente. Ero consapevole delle difficoltà, ma anche che il duro lavoro non mi avrebbe mai spaventato. Ho dovuto affrontare delusioni e battute d`arresto, che sono però state fondamentali per la mia crescita professionale e umana.
Com`è stato l`esordio in Coppa Davis?
L`esperienza dello scorso anno, senza poter giocare per via dell`infortunio (agli addominali; ndc), è stata agrodolce: da una parte dispiaciuto di non poter esordire, di non poter dare una mano; dall`altra ho cercato di studiare, osservando anche le piccole cose. Ne avevo parlato con il mio mental coach Gianfranco Santiglia, che mi aveva consigliato di immaginarmi in campo, di visualizzare il mio incontro. Grazie a tutto ciò, credo di essere giunto ai match di quest`anno molto più pronto. Ovviamente ero emozionato, ma credo di aver gestito bene l`esordio sotto l`aspetto mentale. La tensione di una finale Slam non è paragonabile a nulla, e averne vissute tre nel 2024 è stato fondamentale per gestire la Davis.
Lei e Bolelli avete vinto un grande match contro il doppio belga.
Il successo contro Gille e Vliegen è stato bellissimo, un`esplosione di emozioni. Io e Simone eravamo molto orgogliosi di poter portare il punto decisivo e siamo entrati in campo davvero carichi, aggressivi, con gli occhi giusti. Anche i belgi sono stati bravi, è stato un match di alto livello. Simone nel tie-break ha trovato due risposte pazzesche e io ho perso soltanto quattro punti in tutto il match sulla mia battuta. […] Il nostro gruppo è solido, compatto, a ognuno di noi piace tifare per gli altri. Soffrire insieme è bellissimo. Quando si fa un bel punto si guardano i compagni negli occhi in un clima sempre positivo. Siamo tutti grandi lottatori e questo aiuta: Arnaldi ha vinto una battaglia incredibile contro Monteiro, “Berretto” ha scavato dentro di sé per avere la meglio su Blocks, Cobolli è stato eccezionale. Una settimana indimenticabile. E ci sono tanti altri ragazzi di talento che si faranno trovare pronti in caso di convocazione. […]
La visita di Sinner vi ha fatto piacere?
Jannik è una persona positiva per il gruppo squadra e per tutto il movimento tennistico italiano. È genuino, umile, mi ha fatto molto piacere la sua presenza a Bologna; è un grande segnale di vicinanza. Seguire il match tra Berrettini e Van de Zandschulp a bordo campo, accanto a lui, è stato incredibile, i suoi spunti tecnico-tattici sono sempre interessanti. È il numero 1 e vede il gioco da numero 1. Alcuni momenti li ha letti in maniera incredibile, come quando ha suggerito a
Matteo di rispondere qualche passo più indietro per iniziare lo scambio con il dritto carico in top spin. È stata una delle chiavi del successo di “Berretto”.
Sara Errani dice di essere rimasta colpita che lei, a Wimbledon, sia rimasto per il doppio misto nonostante… la pioggia.
Non è stata un`esperienza semplice a Wimbledon. Avevo perso in doppio il mercoledì, il misto doveva iniziare il venerdì e abbiamo concluso il primo turno il martedì della settimana successiva… Lì per lì ho anche pensato che rimanere fosse una scelta sbagliata, invece a Londra io e Sara abbiamo cominciato a costruire le basi del successo agli US Open. Abbiamo stretto un legame forte, in campo e fuori. La vittoria a New York è stata bellissima.
Quale sarà la programmazione delle prossime settimane in vista delle ATP Finals?
Io e Simone dovremo affrontare un finale di stagione importante. Questa settimana mi ero iscritto a un Challenger in singolare ma ho rinunciato perché avevo bisogno di staccare la spina. Bologna è stata estenuante. Dall`Olimpiade in poi, inoltre, non mi ero mai fermato. Partiremo domenica per Pechino, poi disputeremo il “1000” di Shanghai, dove spero di giocare anche le qualificazioni in singolare. Mi sono poi ritagliato una settimana per giocare il Challenger di Olbia, non voglio abbandonare del tutto il singolare e vorrei confermare una classifica che mi permetta almeno di disputare le qualificazioni negli Slam. […]