L’Italia pesca Cerundolo & c. (Alessandro Nizegorodcew, Corriere dello Sport)
A Malaga sarà Italia contro Argentina. La fase finale di Coppa Davis, in scena dal 19 al 24 novembre, vedrà gli azzurri di capitan Volandri sfidare la nazionale albiceleste guidata dall`ex numero 3 al mondo Guillermo Coria. L’incontro, valevole per i quarti di finale a eliminazione diretta, si disputerà tra il 19 e il 21 novembre (il programma dettagliato verrà pubblicato nei prossimi giorni). In caso di successo l`Italia se la vedrà con la vincente di Stati Uniti contro Australia, con Fritz e compagni che partono favoriti. Nella parte bassa del tabellone (oltre a Germania contro Canada) vi sarà la Spagna di Carlos Alcaraz, che potrebbe dunque affrontare l`Italia solamente in finale, opposta all`Olanda. L’Argentina è avversaria pericolosa, anche se la superficie (cemento indoor) favorisce certamente l`Italia: Sinner sul veloce al coperto è da sempre (anche prima della definitiva esplosione) una garanzia; Berrettini può far valere le sue armi (servizio e dritto) oltre alla fiducia accumulata. Musetti sa ormai adattarsi bene alla superficie e stessa cosa vale per tutti gli altri possibili convocati. L’Argentina ha chiuso il girone D, a Manchester, al secondo posto dietro al Canada, superando sia la Finlandia che i padroni di casa della Gran Bretagna grazie a grande grinta e pregevole tecnica. Capitan Coria ha potuto contare su tre buonissimi singolaristi quali Sebastian Baez, Francisco Cerundolo e Tomas Etcheverry, tutti tra i primi 35 del ranking; in Inghilterra erano presenti i due doppisti, Maximo Gonzalez, ex compagno di Simone Bolelli, e Andrea Molteni, vincitori di due incontri su tre. Non dovrebbe far parte della spedizione Horacio Zeballos, numero 1 al mondo nel doppio, a meno che non venga clamorosamente ricucito lo strappo con Coria. Ancora in polemica per la mancata partecipazione ai Giochi Olimpici, Zeballos ha così commentato il recente “no” all`Albiceleste: «Non sarebbe una buona idea trascorrere una settimana con qualcuno con cui non vado d`accordo». […] Le finali di Coppa Davis, come di consueto, inizieranno due giorni dopo l`ultimo atto delle Nitto ATP Finals, creando una serie di interrogativi non di poco conto. Sinner, Zverev, Alcaraz e Fritz arriveranno a Malaga, per l`ultimo evento di una faticosissima stagione (il torneo olimpico aggrava la situazione), con energie psicofisiche da verificare; senza considerare il rebus infortuni, sempre dietro l`angolo nelle ultime settimane dell`anno tennistico.
Italia, il primo ballo da regina è il tango (Gianluca Strocchi, Tuttosport)
Sarà l`Argentina il primo ostacolo dell`Italia nella Final 8 di Coppa Davis, in programma dal 19 al 24 novembre a Malaga. Questo l`esito del sorteggio effettuato ieri nella sede della Federazione Internazionale Tennis a Londra, che ha evitato il riproporsi immediato di quello che era stato l`atto conclusivo 2023, quando Jannik Sinner e compagni conquistarono l`agognata Insalatiera d`argento (a 47 anni dal primo trionfo) a spese dell`Australia. Sempre nella parte alta del tabellone i “canguri” di Lleyton Hewitt, secondi nel girone di Valencia dietro alla Spagna, dovranno vedersela con gli Stati Uniti (dominatori del Gruppo C), per un testa a testa fra le due nazioni che più hanno vinto questa competizione (28 volte gli “aussie” e 32 gli americani) da cui scaturirà l`avversaria in semifinale del team tricolore o quello sudamericano. Sul cemento del Palacio de Deportes José Maria Martin Carpena gli azzurri campioni in carica, reduci dalla vittoria del gruppo A a Bologna, inizieranno la loro difesa del titolo (nei prossimi giorni il calendario dei quarti, tra 19 e 22 novembre) affrontando la formazione guidata dal 42enne Guillenno Coria (finalista al Roland Garros 2004), capace di chiudere al 2° posto il gruppo D a Manchester regalando un dispiacere ai britannici padroni di casa. L’Albiceleste può contare su un solo top 30, Sebastian Baez (n.26), apparso meno a suo agio sul duro indoor rispetto a Francisco Cerundolo (31), che una settimana fa ha messo sotto Jack Draper, e Tomas Martin Etcheverry (34), in grado di battere Evans. In doppio l`Argentina vanta il n.1 del ranking di specialità, Horacio Zeballos, che però non ha un buon rapporto con Coria dopo l`esclusione dalla selezione olimpica e per la recente fase a gironi […]. L`Italia si è aggiudicata l`ultimo precedente nella fase a gironi 2022 (2-1 a Bologna con successi in singolare di Sinner e Berrettini) ed è in vantaggio 3-2 nei precedenti. La domanda che si fanno gli appassionati è quali saranno gli azzurri in campo? Dando per scontata la presenza del n.1 del mondo, Filippo Volandri dovrà ponderare le sue scelte, valutando a dovere lo stato di forma di Lorenzo Musetti dopo il fondamentale apporto di Berrettini e dell`esordiente Cobolli. «Abbiamo capito che quel che conta è come stanno i ragazzi una settimana prima – aveva sottolineato il capitano a Bologna -. Questa è la parte più complicata del lavoro che faccio perché devo dire a qualcuno che non sarà nella squadra, però è anche la parte che ci porta in fondo. Senza di essa non avremmo vinto la Davis l`anno scorso». […]
Riprendiamoci la Davis (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)
Un giro di tango per ricominciare a flirtare con la Coppa Davis. Sarà infatti l`Argentina la rivale dell`Italia nei quarti di finale di Malaga il 19 o il 21 novembre, il primo passo sulla via della riconferma del titolo, e la sorte ha certamente riservato una carezza agli azzurri campioni in carica: perché l`Australia, la seconda alternativa nell`urna e nostra rivale per il titolo un anno fa, avrebbe rappresentato un ostacolo decisamente più di sostanza. Certo, la storia dell`Insalatiera insegna da sempre che nessuna sfida può essere sottovalutata, l`Albiceleste del ct Coria è alla terza presenza alle Finali da quando esiste la nuova formula (2019), un bel segnale di continuità: mancherà il campione conclamato alla Del Potro, la terra rimane la superficie preferita di tutti i titolari, ma la squadra è molto compatta e si è qualificata battendo tra l`altro la Gran Bretagna a casa sua. Semmai, l`Italia dovrà evitare il rischio di pensare troppo già al turno successivo, dove la aspetteranno Stati Uniti o Australia per una semifinale stellare, o addirittura al possibile incrocio in finale con Alcaraz: ma la saggezza e il polso di capitan Volandri e il ritorno in gruppo da giocatore e non più solo da tifoso di Sinner, che morderebbe qualunque avversario anche solo a burraco, garantiscono che la difesa della Coppa vinta un anno fa non presenterà ombre in quanto a concentrazione e convinzione. Rispetto ai gironi di Bologna, dunque, potremo di nuovo calare sul tavolo l`asso del più forte giocatore del mondo, che in Davis è reduce da cinque vittorie di fila in singolare (più due in doppio) e ha perso una sola volta su dieci, con lo svedese Ymer nel 2022 quando il match non contava nulla (eravamo già qualificati). Semmai, da qui a novembre, i tornei che restano dovranno aiutare Volandri a trovare la quadra all`abbondanza di cui può godere intorno al numero uno: a Bologna non c`erano Musetti, che è il secondo giocatore italiano per classifica, e neppure Darderi, che è in grande ascesa, senza contare Sonego, uno degli eroi del trionfo 2023 e giocatore che si esalta quando veste la maglia della Nazionale. Saranno due mesi intensi per il ct, che dovrà scegliere il quintetto per Malaga (ha tempo fino a 48 ore prima delle Finali) da almeno otto potenziali titolari (con Bolelli e Vavassori in doppio): «Non so quando farò le convocazioni – ha detto il capitano dopo la qualificazione -. Pensarci adesso serve a poco, quello che abbiamo capito è che conta come stanno i ragazzi una settimana prima ed è quella la parte più delicata, perché dovrò dire a qualcuno che non farà parte della squadra». Ma l`unità d`intenti, il rispetto reciproco, l`armonia di un gruppo che è maturato insieme anno dopo anno, tutte qualità spesso estranee alle generazioni passate, renderanno ogni scelta funzionale all`unico obiettivo, quello di confermare il successo di 12 mesi fa, diventando così la prima squadra dal 2013, quando ci riuscì la Repubblica Ceca, a bissare il trionfo per due volte di fila. Il ct è consapevole di essere un uomo in missione insieme ai suoi ragazzi: «Io ho esordito in Nazionale perché cinque giocatori che mi precedevano si rifiutarono di giocare – ha ricordato Volandri – da capitano ho imparato quel che avrei dovuto e quel che non avrei dovuto e voluto fare. Abbiamo ragazzi e coach speciali, la differenza la fa la comunione d`intenti da parte nostra e da parte loro e dei loro allenatori: è questo il segreto del tennis italiano». […]
Nelle Finali di Davis l’Italia dia fiducia al doppio più esperto (Paolo Bertolucci, La Gazzetta dello Sport)
L’Argentina in Coppa Davis mi riporta alla mente l`estate del 1983, quando insieme ad Adriano Panatta chiudemmo di fatto la nostra carriera perdendo 5-0 a Roma contro Guillermo Vilas e Josè Luis Clerc. Non l`Argentina di oggi, insomma. L`Italia che si è qualificata per Malaga con qualche sofferenza, ma rispettando i pronostici della vigilia e sopperendo anche alle pesanti assenze di Sinner e Musetti, in Spagna dovrebbe e dovrà essere al completo per confermarsi in cima al mondo nel girone finale di Coppa Davis, dove un calendario compresso ma non impossibile da scalare ci metterà subito di fronte all`Argentina. Si tratta di una squadra sicuramente alla nostra portata, alla fine di una stagione esaltante per noi italiani, ma al tempo stesso terribilmente faticosa, in cui ci troviamo con gli occhi puntati addosso e con il peso del pronostico sulle spalle, a poche settimane dall`evento. […] Quello che preoccupa guardando la parte alta del tabellone sarà sicuramente la semifinale contro la vincente del quarto di finale più equilibrato, tra l`Australia di Hewitt e gli Stati Uniti di Bob Bryan. E’ questa la partita che ci dirà chi realmente siamo. Il 2-0 dopo i singolari è in ogni caso alla nostra portata, ma non è un risultato garantito: Sinner con De Minaur ad esempio dovrebbe portare il punto, ma il nostro numero 2 – che sia Musetti o Berrettini – dovrà giocare al meglio per poter superare un giocatore di livello come Popyrin, ricordando poi che il doppio Aussie Ebden/ Purcell incute timore. Lo stesso problema potremmo incontrarlo se ci trovassimo al cospetto degli Stati Uniti e se questi ultimi dovessero presentarsi al completo. Infatti la formazione composta da Fritz, Paul o Tiafoe e completata dal doppio Krajicek/Ram, forma un gruppo di giocatori di primissimo livello che può darci del filo da torcere. Come abbiamo visto anche a Bologna, il doppio finisce per contare il 33% sul risultato finale e rischia di essere molto spesso il punto decisivo. Noi possiamo offrire una coppia di sicuro valore come quella di Bolelli e Vavassori, attualmente al quarto posto della Race, o mischiare le carte con un doppio formato ad esempio da Sinner e Berrettini, ma in ogni caso le formazioni avversarie sono molto competitive e non facili
da superare. Manca ancora molto per completare le convocazioni ed è giusto che il capitano osservi da vicino lo stato di forma e le prestazioni dei papabili nei prossimi tornei, in particolare quelli a livello indoor come le Atp Finals di Torino, ma in linea di massima, in una competizione come questa, personalmente mi affiderei a tre singolaristi di provata consistenza e una coppia di doppio rodata dalle tante battaglie disputate in stagione. […]