Da Berlino, il nostro inviato
Come lo scorso anno, ma in maniera decisamente meno netta, è il Team World ad andare via dal sabato di Laver Cup in vantaggio. L’anno scorso fu un 10-2 senza appello che già bollò le aspettative per il giorno successivo. A Berlino i ragazzi di McEnroe (2-0 in doppio) vanno invece a riposo con un vantaggio di 8-4 con due match vinti su due in sessione serale, la prima di quest’anno senza un’equa divisione di vittorie tra i due team. Se era prevedibile (anche se con un punteggio forse meno severo) che un doppio mancino con tanto di Ben Shelton potesse battere Ruud e Tsitsipas, fa decisamente più scalpore la terza vittoria consecutiva di Taylor Fritz contro Alexander Zverev. Trionfo che rende il californiano il primo giocatore dalla nascita della manifestazione a battere 2 volte un top 5 dopo la vittoria contro Thiem, n.5, nel 2019. E con queste premesse la domenica, con tutti i match che valgono 3 punti, appare rosea per il Resto del Mondo.
T. Fritz (Team World) b. A. Zverev (Team Europe) 6-4 7-5
A fare la voce grossa nel primo parziale, pur non riuscendo a trovare inizialmente la via del break, è Taylor Fritz. Come nel doppio di ieri sera, ancora il Resto del Mondo prova a partire forte, con l’americano incisivo da fondo, bravo a sostenere il ritmo di Zverev. Il tedesco, pur non brillando particolarmente, tiene comunque alta la testa e riesce a tenere il servizio anche adottando soluzioni a rete che non sono propriamente il suo forte. Alla lunga la miglior tenuta di Fritz però emerge e, in un decimo game dove Sasha smarrisce totalmente la bussola, il n.7 al mondo si fa sotto e strappa il servizio per la prima, eppure decisiva volta andandosi a prendere il parziale. Pesa la diagonale di dritto, colpo affondato in rete sul set point, per il padrone di casa.
Nella seconda frazione il tedesco prova però subito a cambiare la musica, ottenendo il break nel terzo game giocando due punti magistrali sul 40-40, mostrando intraprendenza e buona manualità. Andando avanti Sasha ritrova lo smalto da fondo e tiene così lontano l’americano, che nonostante si procuri palle del contro-break non riesce ad arrivare in fondo, soffrendo un po’ di più in risposta. Ma ciononostante Fritz dimostra di essere in una delle proprie migliori versioni e si rifà sotto, ottenendo prima il contro-break con una bella mano dell’avversario per un maldestro smash sbagliato, poi tornando avanti con un paio di punti stellari. Il dritto del n.7 ATP stasera sta mandando davvero in crisi Zverev, che nonostante il pubblico apertamente schierato dalla sua parte riesce a rialzarsi solo a tratti. Soprattutto, sembra non avere praticamente mai il controllo della situazione, come dimostra il dodicesimo, e ultimo, gioco. Fritz ha infatti la massima serenità per aggredire in risposta, tenendo ritmi altissimi nello scambio e prendendosi anche dei rischi, come dimostra il dritto sul match point, atterrato a baciare mezza riga. Manifesto felice di un guerriero in calore.
A. Tabilo/B. Shelton (Team World) b. C. Ruud/S. Tsitsipas (Team Europe) (Danilo Gori)
Il Resto del Mondo vince il doppio con Shelton e Tabilo che cedono solo tre game a Ruud e Tsitsipas. Un’ora e undici minuti di show balistico dei giovanotti americani contro il binomio di casa, volenteroso ma un po’ raffazzonato. Il gruppo capitanato dai fratelli McEnroe si porta così sull’otto a quattro in classifica al termine della seconda giornata di gara.
La prima frazione dura ventotto minuti, durante i quali i mancini americani cedono solo due punti sul loro servizio, ricorrendo altrettante volte alla seconda battuta. Una pioggia di pallate cui non si può rispondere; Ruud e Tsitsipas sono invece poco oltre il 50% con il funzionamento della prima palla, con il norvegese che è il meno brillante nel mettere in gioco un servizio utile a facilitare i disimpegni a rete di Tsitsipas.
Ale & Ben salgono fino al 5-0 e mancano due palle-break che confezionerebbero il cappotto di fine settembre per i malcapitati del Vecchio mondo; Ruud serve nel game dell’onore prima che il duo di Borg chiuda il 6-1 definitivo.
Il secondo set si discosta poco da quanto appena descritto: il break in apertura per le casacche rosse d’oltreoceano viene presto consolidato fino al 3-2. Qui Tabilo smarrisce la batosta d’inizio gioco e comincia a soffrire in diagonale contro il dritto di Tsitsipas, ma gli europei mancano le due palle per il contro-break nel game più lottato e divertente dell’intero match. Tabilo riesce così a salvarsi e nel gioco successivo arriva il secondo break, che anticipa di pochi minuti la fine dell’incontro.