Non è stato di certo un sabato banale, dopo il trionfale venerdì, questo 21 settembre di Taylor Fritz. L’americano, con un tennis brillante e costante nell’arco di tutto il match, ha infatti avuto la meglio sul padrone di casa Alexander Zverev, diventando così il primo giocatore nella storia della Laver Cup a vincere almeno due incontri contro un top 5 dopo l’affermazione contro Thiem a Ginevra nel 2019. Una vittoria speciale, terza di fila contro Sasha, che conferma l’ottimo momento di forma del n.7 al mondo.
“Ho giocato bene“, fa spallucce l’americano, “penso che all’Open lui non abbia giocato al meglio. Io sia lì che oggi ho giocato ottime partite. Non credo che ci sia un motivo specifico per le mie vittorie di fila se non il fatto che abbia giocato bene. Negli anni abbiamo sempre avuto incontri equilibrati, i giochi si combinano bene. Posso servire e resistere al servizio, perché è molto difficile fargli break Devi avere un buon servizio per restare in partita con lui, altrimenti ti sbatte fuori dal match. Il suo rovescio è incredibilmente buono, e credo che sia anche il mio lato più forte, quindi sento che forse posso neutralizzarlo e fare partita con lui da quel lato dove altri non sarebbero in grado di tenere. Ma la cosa più importante è che ho giocato bene“.
Giochi che si combinano bene e che portano a tanti scambi da fondo, con punti anche spettacolari, come visto stasera. E che ultimamente sembrano innalzare più spesso la bandiera a stelle e strisce: “Anche a me, come a Sasha, piace giocare da fondo campo. Molte volte in cui abbiamo giocato ci sono stati scambi lineari, piatti, semplicemente colpendo la palla, come a Wimbledon, e in quelle condizioni può andare bene. Ma quando giochiamo su un campo come questo, dove è molto lento e non puoi semplicemente fare punti tirando forte, ho la possibilità di mostrare ciò su cui sto lavorando da anni, chiudendo alcuni punti con palle corte, altri andando a rete. Riesco a usare un po’ di più certe parti del mio gioco quando gioco su un campo come questo dove non puoi semplicemente tirare forte“.
Ma oltre alle vittorie con Zverev a Wimbledon e allo US Open per l’americano è anche arrivata la prima finale Slam. Sì persa, ma con tanto da portare come insegnamento: “Sono felice di essere arrivato in finale. Il mio anno, mi mette in un’ottima posizione nella Race Ecco perché sono davvero felice di essere sceso in campo così oggi e di aver giocato una grande partita. Ma mi guarderò sempre indietro alla finale e rimarrò deluso; però non necessariamente deluso perché ho perso. Deluso perché penso che avrei potuto giocare molto meglio in alcuni momenti“.